RADIAZIONI IONIZZANTI

Principali impieghi delle radiazioni ionizzanti INAIL 2022

L’obiettivo del presente approfondimento è presentare una panoramica dei settori in cui le radiazioni ionizzanti di origine artificiale vengono correntemente e deliberatamente utilizzate. In questo contesto non saranno prese in considerazione le sorgenti naturali di radiazioni ionizzanti.

La presente trattazione non ha la pretesa di essere esaustiva, ma piuttosto di fornire utili informazioni che permettano di orientarsi in questo campo.

L’impiego diretto o indiretto riguarda un numero sempre crescente di settori, ed è in continua evoluzione, a dispetto della percezione comune che lo relega ad ambiti quali quello medico e della produzione di energia nucleare (attualmente non consentita nel nostro paese).

La capacità di vedere attraverso la materia opaca rispetto alle radiazioni ottiche e la semplicità con cui le molecole marcate (in cui uno o più atomi sono sostituti da radionuclidi) possono essere monitorate sono proficuamente utilizzate nelle più disparate applicazioni.

L’uso  spesso risulta assai più vantaggioso di altre tecnologie disponibili e in alcuni casi è divenuto difficilmente sostituibile o addirittura insostituibile: come esempi si possono citare i processi di sterilizzazione, i controlli di qualità di molti manufatti, la produzione di materiali ad alta ingegnerizzazione, la conservazione delle opere d’arte e i controlli di sicurezza.

Nella medicina contemporanea l’utilizzo è vastissimo; i benefici per i pazienti di tali applicazioni sono stati ampiamente dimostrati, ed è difficile immaginare un sistema sanitario senza le moderne tecniche diagnostiche o interventistiche guidate dall’imaging radiologico.

Pertanto, non è difficile comprendere perché le radiazioni ionizzanti usate per scopo medico costituiscano la maggiore fonte di esposizione dell’uomo alle radiazioni artificiali [WHO, 2016].

In medicina le radiazioni ionizzanti sono utilizzate sia per la diagnosi che per la terapia, eventualmente associate insieme con metodiche miste.

radiazioni

Le radiazioni ionizzanti sono le sole considerate cancerogene, perché la capacità di ionizzare la materia fa sì che possano interagire anche con i tessuti degli esseri viventi.
Fanno parte delle radiazioni ionizzanti i raggi X, quelli gamma, le particelle alfa e le particelle beta.