EN 13819 parte 2 ed EN ISO 11393

Di qualsiasi lavoro ci si occupi l’importante è svolgerlo in sicurezza.

La normazione sempre accanto ai lavoratori grazie alla commissione Sicurezza propone nuovi documenti a tema. Nello specifico sono recenti i recepimenti delle EN 13819 parte 2 ed EN ISO 11393 parti 5 e 6. Vediamoli qui di seguito.

Il primo documento la UNI EN 13819 parte 2 specifica i metodi di prova acustici per i protettori dell’udito. Lo scopo di tali prove è di consentire la valutazione delle prestazioni del protettore dell’udito come specificato nella norma di prodotto pertinente.

Per attuare le prove è necessario predisporre un dispositivo ATF le cui dimensioni sono simili a quelle di una testa media di un essere umano adulto e che è utilizzato per la misura della perdita di inserzione delle cuffie.

All’interno della norma sono citati i seguenti riferimenti normativi:

EN ISO 4869-1 Acoustics – Hearing protectors – Part 1: Subjective method for the measurement of sound attenuation;
EN ISO 4869-2 Acoustics – Hearing protectors – Part 2: Estimation of effective A-weighted sound pressure levels when hearing protectors are worn;
EN ISO 4869-3 Acoustics – Hearing protectors – Part 3: Measurement of insertion loss of ear-muff type protectors using an acoustic test fixture.
Il secondo documento la UNI EN ISO 11393 parte 5 specifica i requisiti e i metodi di prova per valutare la resistenza al taglio provocato da seghe a catena portatili e altre proprietà. Comprende, inoltre, un requisito relativo alla resistenza delle cinghie delle ghette passanti sotto il piede. Si applica a ghette utilizzate unitamente alle calzature di sicurezza con punta in acciaio conformi alla ISO 20345, progetto “C” o “D”. Queste ghette sono progettate per l’uso e il collaudo esclusivo combinato con un modello specifico di calzature di sicurezza.

Il documento costituisce parte integrante di una serie incentrata sui dispositivi di protezione individuale (DPI) progettati per proteggere contro i rischi derivanti dall’uso di motoseghe portatili principalmente costruite per il taglio del legno. Nessun DPI può garantire una protezione totale dal taglio causato da una motosega portatile. Ciò nonostante, l’esperienza ha dimostrato che è possibile progettare dei DPI in grado di offrire un certo grado di protezione.

Per garantire una protezione ottimale, è possibile applicare una serie di principi funzionali.

Tra cui:

scivolamento catena: al contatto, la catena non taglia il materiale;
intasamento: le fibre vengono trasportate dalla catena nella ruota motrice bloccando il movimento della catena;
rottura della catena: le fibre sono dotate di un’elevata resistenza al taglio e assorbono energia rotativa, riducendo, così, la velocità della catena.
Spesso sono applicati più principi simultaneamente.

Il terzo e ultimo documento la UNI EN ISO 11393 parte 6 specifica i requisiti prestazionali, i metodi di prova, i requisiti di progettazione, le informazioni per l’identificazione e la marcatura dei protettori per la parte superiore del corpo che offrono protezione dal taglio di seghe a catena portatili.

La norma, specifica le procedure relative alla campionatura e al pretrattamento dei protettori della parte superiore del corpo, la misurazione del rivestimento protettivo, l’apparecchiatura e i metodi di prova per valutare la resistenza al taglio e la prova pratica di impiego per valutare le proprietà ergonomiche. Tutte le parti del corpo superiore sono soggette a rischio quando si utilizza una motosega. Purtroppo, gli incidenti sono causati da una serie di motivazioni complesse, ma un fattore comune è l’uso errato della motosega. L’importanza di una formazione adeguata e di un uso corretto della motosega nella prevenzione degli incidenti non può essere sottovalutata. Nel documento, sono contenute le specifiche per il rivestimento protettivo e le prestazioni dei protettori superiori.

Spesso, nella progettazione degli indumenti protettivi sono applicati diversi principi. I protettori superiori conformi alla norma sono destinati all’uso in lavori a terra e nei casi in cui la valutazione di rischio mostri la presenza di un rischio di taglio significativo causato dalla catena in movimento sulla parte superiore del corpo, come nel caso di lavoro su un elevatore o di chirurgia degli alberi.

L’appendice A della norma tratta una guida sull’uso delle seghe a catena e la selezione degli appropriati protettori per la parte superiore del corpo.

fonte: www.uni.com