CANTIERI NAVALI – ANALISI DEGLI INFORTUNI

CANTIERI NAVALI – ANALISI DEGLI INFORTUNI E PIANO MIRATO DI PREVENZIONE

INAIL 2021

IL FENOMENO INFORTUNISTICO: INDUSTRIA E CANTIERI NAVALI


Gli infortuni sul lavoro per il ramo dell’Industria e servizi mostrano un andamento decrescente nel tempo:

integrando le informazioni della banca dati statistica online dell’Inail con le statistiche storiche pubblicate dallo stesso istituto, si osserva che tra il 1963 e il 2019 gli infortuni indennizzati si sono ridotti del 72% (con una contrazione media annua del 2,3%).

Gli Open data, riferiti alle denunce di infortunio, confermano che anche tra il 2019 ed il 2020 si è verificato un calo (14,4% in un anno), occorre tuttavia considerare la contrazione delle attività dovuta all’emergenza Covid-19.

Concentrando l’attenzione sugli ultimi anni della serie storica (2015 – 2019), il decremento risulta comunque molto affievolito, procedendo ad un ritmo annuo dello 0,7%.

Per un più corretto confronto temporale, è opportuno considerare l’indice di incidenza degli infortuni, che pone in relazione il numero degli eventi con quello degli addetti.

Tale indice mostra che, per tutta l’Industria e servizi, tra il 2014 ed il 2018 si scende da 22,6 a 19,6 infortuni per mille addetti (in questo caso si tratta di eventi definiti positivi, cioè effettivamente riconosciuti dall’Inail come infortuni sul lavoro).

Il settore della Cantieristica navale negli stessi anni passa da 31,4 a 29,7 infortuni per mille addetti.

Nei cantieri navali, quindi, il rischio infortunistico è più alto rispetto a quello riscontrato per tutta l’Industria e servizi, inoltre anche la gravità media degli eventi è leggermente più alta.

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