Bonus 150 euro

Anche i titolari di un trattamento pensionistico rientrano nella platea a cui è rivolta la misura introdotta dal Decreto aiuti ter per contrastare l’aumento dei prezzi

Il Decreto aiuti ter ha introdotto una nuova indennità una tantum, sempre con l’obiettivo di contrastare l’aumento dei prezzi dovuto anche alla guerra russa in Ucraina. Si tratta di un bonus da 150 euro. Oltre che ai lavoratori e ai percettori di reddito di cittadinanza, la misura è rivolta ai pensionati.

L’indennità sarà riconosciuta :

Ai lavoratori dipendenti, con esclusione di quelli con rapporto di lavoro domestico,

  •  aventi  una retribuzione lorda per il mese di novembre 2022 non eccedente  l’importo di 1.538 euro,
  •  per il tramite dei datori di lavoro,
  • nella retribuzione erogata nella competenza  del mese di novembre 2022, in via automatica, 
  • previa dichiarazione del lavoratore  di non essere titolare di prestazioni pensionistiche o di averlo ricevuto da altro datore

L’indennità  è riconosciuta anche nei casi in cui il lavoratore sia  interessato da eventi con copertura di contribuzione figurativa integrale dall’INPS.(congedi ferie malattia)


decreto “Aiuti-ter”

In arrivo a novembre un nuovo bonus una tantum, del valore di 150 euro, per lavoratori e pensionati con reddito non superiore a 20.000 euro. Chiariamo quali sono i presupposti per beneficiare dell’indennità.

È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale (n. 223 del 23 settembre 2022) il DL 23 settembre 2022 n. 144 (decreto “Aiuti-ter”), rubricato “Ulteriori misure urgenti in materia di politica energetica nazionale, produttività delle imprese, politiche sociali e per la realizzazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza”.

DL 50/2022

Tra le misure più attese, dopo l’indennità di 200 euro prevista dal DL 50/2022 (Decreto Aiuti), il provvedimento assegna un’ulteriore indennità una tantum di 150 euro per il mese di novembre 2022 (artt. 18-19-20 del DL 144/2022) a sostegno di determinate categorie di contribuenti. Si tratta di un’indennità che non costituisce reddito ai fini fiscali né ai fini della corresponsione di prestazioni previdenziali ed assistenziali, non è cedibile, né sequestrabile, né pignorabile.

presupposti per poter beneficiare dell’indennità sono legati:

  • alla residenza in Italia,
  • alla titolarità di un reddito personale assoggettabile a IRPEF, al netto di contributi previdenziali e assistenziali, non superiore a 20.000 euro per l’anno 2021 che si presenta inferiore rispetto al precedente (invece di 35.000 euro, come previsto per l’indennità di luglio).

L’indennità verrà erogata d’ufficio dall’INPS o altro ente previdenziale a ciascun soggetto avente diritto una sola volta, anche nel caso in cui il soggetto percettore svolga attività lavorativa.

Requisiti Bonus 150

Sono gli istituti previdenziali a verificare il rispetto dei requisiti, riferendosi ai dati contenuti nel casellario centrale dei pensionati. L’ente previdenziale esegue la verifica in base ai dati presenti nel momento in cui deve decidere il versamento nel cedolino pensione, ossia entro novembre 2022.