BIOCIDI NATURALI

BIOCIDI NATURALI: POSSIBILE ALTERNATIVA PER LA SICUREZZA NEL SETTORE DEL RESTAURO E CONSERVAZIONE DEI BENI CULTURALI. INAIL 2022

PREMESSA

Le principali fasi del restauro di un manufatto (pulitura, consolidamento e protezione) prevedono l’uso di diversi agenti chimici pericolosi (solventi, detergenti, vernici, smalti, resine, enzimi, biocidi, adesivi, stucchi e additivi, composti protettivi, consolidanti e sequestranti). In particolare la continua e prolungata esposizione degli operatori ai biocidi di sintesi può causare danni all’organismo spesso acuiti dall’inadeguato utilizzo dei dispositivi di protezione. In risposta a questo problema, negli ultimi anni, è cresciuto l’interesse verso l’utilizzo di sostanze naturali a basso impatto ambientale (oli essenziali, idrolati ed estratti di piante officinali) per tutelare la sicurezza degli operatori del settore.

RISCHIO CHIMICO NELLE ATTIVITÀ DI CONSERVAZIONE E RESTAURO

Le attività di conservazione e restauro delle opere d’arte implicano una potenziale esposizione del lavoratore ad agenti chimici pericolosi e quindi ricadono nel d.lgs. 81/08 e s.m.i. Titolo IX (SOSTANZE PERICOLOSE – Capo I – protezione da agenti chimici), che prevede la valutazione del rischio chimico e la defi nizione dei requisiti minimi per la protezione dei lavoratori.

Nello specifico per definire il profi lo di rischio è necessaria l’analisi delle fasi di lavoro in cui è previsto l’uso di agenti chimici, tenere conto delle informazioni presenti nelle schede dati di sicurezza di ogni prodotto (es. caratteristiche chimicofi siche, eff etti sulla salute, conservazione), dei tempi di esposizione, dei quantitativi, delle modalità e delle concentrazioni di utilizzo. L’analisi deve essere integrata anche dalle caratteristiche dell’ambiente di lavoro nel quale si svolgono le attività (struttura, impianti, attrezzature). Di fatto, le attività di conservazione e restauro possono svolgersi in luoghi molto diversifi cati:
in ambienti opportunamente ventilati e condizioni microclimatiche stabili (studio, laboratorio, museo o simili);
in ambienti senza un idoneo sistema di ventilazione (sotterranei e seminterrati);
all’aperto (scavi archeologici e cantieri).

Biocidi naturali: possibile alternativa per la sicurezza nel settore del restauro e conservazione dei beni culturali
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