Relazione ANAC 2024 Appalti, trasparenza e sicurezza

Il Presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione (Anac), Giuseppe Busìa, ha presentato il 20 maggio alla Camera dei Deputati la relazione annuale sull’attività svolta nel 2024, sollevando forti preoccupazioni sulla gestione degli appalti pubblici, sull’eccesso di affidamenti diretti e sulla sicurezza nei luoghi di lavoro.

LA PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE

Conflitto di interessi, inconferibilità, pantouflage: l’esigenza di una riforma armonica
Le amministrazioni devono essere e mostrarsi imparziali. A richiederlo è la nostra Costituzione, prima ancora che la normativa anticorruzione. Eppure continuano a presentarsi di fronte a noi troppi casi di conflitti di interesse, piccoli e grandi, ma tutti capaci di minare la credibilità delle istituzioni.

A fronte della nostra sollecita evidenziazione dei vuoti di tutela che avrebbe lasciato l’abrogazione del reato di abuso d’ufficio, si era fra l’altro risposto che si sarebbe provveduto a compensare l’eliminazione della sanzione penale con un rafforzamento delle tutele amministrative.

Sicurezza sul lavoro: boom di violazioni nei subappalti

Il tema della sicurezza è stato uno dei punti più critici della relazione, come purtroppo evidente dalla cronaca di tutti i giorni .

Nel 2024 il Casellario Anac ha registrato 1.448 annotazioni per violazioni delle norme su salute e sicurezza, con un incremento del 43% rispetto al 2023. I rischi maggiori provengono dai subappalti a cascata, spesso difficilmente monitorabili.

L’assenza di una disciplina organica sul lobbying

Una grave carenza, più volte evidenziata dalle organizzazioni internazionali, è l’assenza di una disciplina organica sulle lobby, più urgente oggi, dopo la limitazione della fattispecie di traffico di influenze illecite e in un’epoca in cui gli strumenti per esercitare pressioni diventano viepiù pervasivi.

Occorre per questo introdurre una regolamentazione che, rifuggendo da impostazioni inutilmente criminalizzatrici, oltre a definire limiti chiari e divieti su eventuali benefici ottenuti – contropartita, diretta o indiretta, rispetto alle scelte pubbliche –, garantisca la piena trasparenza dell’attività dei portatori di interesse, creando canali digitali aperti, attraverso i quali anche le lobby meno strutturate possano far pervenire le loro proposte. Spetterà poi, naturalmente, al decisore pubblico scegliere tra le diverse opzioni, assumendosene però la responsabilità in modo trasparente davanti ai cittadini.

 

Relazione ANAC 2024 Appalti, trasparenza e sicurezza. Presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione (Anac), Giuseppe Busìa. Scarica.
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