Investimenti sostenibili 4.0

Con il decreto direttoriale 29 agosto 2023 sono definiti i termini e le modalità di presentazione delle domande di ammissione alle agevolazioni. Investimenti sostenibili 4.0.

Agevolazioni per le piccole e medie imprese del Mezzogiorno

Dalle ore 10.00 del 20 settembre sarà possibile avviare la compilazione delle domande che potranno essere inviate a partire dalle ore 10.00 del 18 ottobre 2023.

Le domande devono essere presentate, esclusivamente per via telematica, attraverso la procedura informatica accessibile nell’apposita sezione “Investimenti sostenibili 4.0 – PN RIC 2021-2027” del sito web di Invitalia.

MISURA

La misura Investimenti sostenibili 4.0, in continuità con il precedente bando di cui al decreto del Ministro dello sviluppo economico 10 febbraio 2022, dà attuazione agli obiettivi di sviluppo perseguiti nell’ambito del Programma Nazionale “Ricerca, Innovazione e Competitività per la transizione verde e digitale” FESR 2021-2027.

In ragione dell’utilizzo delle risorse del predetto Programma nazionale, la misura sostiene il processo di transizione delle piccole e medie imprese delle Regioni meno sviluppate del Mezzogiorno (Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna) verso il paradigma del Piano Transizione 4.0, mediante l’incentivazione di investimenti imprenditoriali innovativi e sostenibili, che facciano ampio ricorso alle tecnologie digitali.

La misura prevede la concessione e l’erogazione di agevolazioni in favore di programmi di investimento proposti da piccole e medie imprese conformi ai vigenti principi di tutela ambientale e ad elevato contenuto tecnologico, coerente con il piano Transizione 4.0, con priorità per quelli in grado di offrire un particolare contributo agli obiettivi di sostenibilità definiti dall’Unione europea e per quelli destinati a favorire la transizione dell’impresa verso il paradigma dell’economia circolare ovvero a migliorare la sostenibilità energetica dell’impresa.

ATECO

– tutte le attività manifatturiere della sezione C (tranne i codici 24, 05, 30.1, 20.60.00, 52, 35);
– attività di servizi alle imprese (con i seguenti codici 37.00, 38.1, 38.3, 52, 56.29, 58.2, 61, 62, 63.1, 70, 71, 72, 73, 82.20, 82.92, 95.1, 96.01.1, )

Obiettivo – Finalità

Sostegno investimenti – Transizione ecologica

Forma agevolazione

Contributo/Fondo perduto

Costi ammessi

Impianti/Macchinari/Attrezzature

Spesa ammessa (min-max)

Da 750.000 €   a 5.000.000 €
GAZZETTA
Investimenti sostenibili 4.0
Investimenti sostenibili 4.0

678 milioni per investimenti 4.0

Il ministro dello sviluppo economico Giancarlo Giorgetti ha istituito un nuovo regime di aiuti per sostenere con 678 milioni di euro gli investimenti delle piccole e medie imprese italiane nella realizzazione di progetti innovativi legati a tecnologie 4.0, economia circolare e risparmio energetico.

E’ quanto prevede il decreto firmato dal titolare del Mise che disciplina i finanziamenti garantiti dal programma d’investimento europeo React-Eu e dai fondi di coesione.

Da ministro dello sviluppo economico è mio dovere tutelare le imprese italiane, individuando tutte le risorse e gli strumenti necessari per sostenere gli investimenti in progetti innovativi che mirano anche a ridurre l’impatto energetico sui processi produttivi. E’ questa un’altra importante linea d’azione da perseguire per fronteggiare, in un’ottica di medio e lungo periodo, il caro bollette“, dichiara Giorgetti. “La capacità del nostro sistema imprenditoriale di rimanere competitivo sui mercati – aggiunge il ministro – passa infatti dall’ammodernamento degli impianti attraverso l’utilizzo di nuove tecnologie che, oltre a incrementare la produttività e migliorare la sostenibilità ambientale, devono favorire sviluppo e occupazione“.

In particolare, i finanziamenti previsti dal nuovo regime di aiuti sono destinati per circa 250 milioni agli investimenti da realizzare nelle regioni del Centro – Nord (Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Toscana, Valle d’Aosta, Veneto, Umbria e Province Autonome di Bolzano e di Trento), mentre circa 428 milioni sono previsti per quelli nelle regioni del Mezzogiorno (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna). Di queste risorse, una quota pari al 25% è destinata ai progetti proposti dalle micro e piccole imprese.

L’importo massimo agevolabile per ogni investimento innovativo non potrà essere superiore a 3 milioni di euro e dovrà favorire la trasformazione digitale dell’attività manifatturiera delle Pmi attraverso l’utilizzo di tecnologie abilitanti individuate dal piano Transizione 4.0. Una particolare attenzione verrà rivolta ai progetti che puntano a favorire l’ economia circolare, la sostenibilità ambientale e il risparmio energetico.

Le imprese che richiederanno l’agevolazione non dovranno però aver effettuato, nei due anni precedenti la presentazione della domanda, una delocalizzazione verso uno stabilimento situato in un’altra parte dello Spazio Economico Europeo (SEE) che realizzi prodotti o servizi oggetto dell’investimento, impegnandosi a non farlo anche fino ai 2 anni successivi al completamento dell’investimento stesso.

Le agevolazioni verranno concesse utilizzando le possibilità offerte dal Temporary framework comunitario.

Il decreto è stato inviato alla Corte dei Conti per la registrazione. Le PMI interessate potranno presentare domanda nei termini e nelle modalità che verranno definite con un successivo provvedimento ministeriale.

Risorse da React-Eu e fondi coesione

fonte https://www.mise.gov.it/

Bando Punto Impresa Digitale

Camera Commercio Salerno

B2C E B2B PER LE PMI SALERNITANE DEL TURISMO E DI ALTRI SETTORI. (Approvato con Deliberazione Giunta camerale n° 30 del 1/6/2021.

La Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura è impegnata nello svolgimento di programmi strategici valutati di interesse nazionale dal Ministero dello Sviluppo economico, tra i quali il progetto “Punto Impresa Digitale” (PID), al fine di promuovere la diffusione della cultura e della pratica digitale nelle micro, piccole e medie imprese di tutti i settori economici attraverso:

– la diffusione della “cultura digitale” tra le MPMI della circoscrizione territoriale camerale;
– l’innalzamento della consapevolezza delle imprese sulle soluzioni possibili offerte dal digitale e sui loro benefici;
– il sostegno economico alle iniziative di digitalizzazione in ottica Impresa 4.0 implementate dalle aziende del territorio in parallelo con i servizi offerti dai costituendi PID.

Attivazione di sistemi di eCommerce verso i consumatori finali (B2C) e verso altre imprese (B2B), attraverso la loro adesione a marketplace italiani, europei ed internazionali, per superare lo scoglio delle limitate dimensioni delle singole attività commerciali e senza la necessità di investimenti elevati.

Per il conseguimento delle finalità descritte, la Camera di Commercio di Salerno, con il presente Bando prevede l’erogazione di contributi a fondo perduto per favorire:

– l’attivazione di uno spazio/negozio virtuale online attraverso l’adesione a piattaforme telematiche, già esistenti e consolidate, sia a livello nazionale sia internazionale che offrano ai propri utenti la possibilità di vendere prodotti o servizi on line, in qualsiasi momento, da qualunque postazione Internet e con diverse modalità, incluse le vendite a prezzo fisso e a prezzo dinamico, comunemente definite come «aste online»;
– il miglioramento della visibilità digitale delle imprese attraverso la pianificazione e l’implementazione di campagne di digital marketing sui principali motori di ricerca e piattaforme social;
– l’implementazione delle vetrine virtuali (schede prodotto, inclusa etichettatura per esportazione, copy writer, servizi fotografici e video) e la promozione dei prodotti (digital marketing, campagne pubblicitarie).

Le risorse complessivamente stanziate dalla Camera di commercio a disposizione dei soggetti beneficiari ammontano a euro 200.000,00 a valere sulle risorse progetti ex 20% per € 100.000,00 Formazione Lavoro e per € 100.000,00 Turismo.

SPESE AMMISSIBILI:
MISURA A – E COMMERCE
MISURA B – DIGITAL MARKETING

A pena di esclusione, le richieste di voucher devono essere trasmesse esclusivamente in modalità telematica, con firma digitale, attraverso lo sportello on line “Contributi alle imprese”, all’interno del sistema Webtelemaco di Infocamere – Servizi e-gov, dalle ore 8:00 del 23 giugno 2021 fino alle ore 8:00 del 23 luglio 2021. Saranno automaticamente escluse le domande inviate prima e dopo tali termini. Non saranno considerate ammissibili altre modalità di trasmissione delle domande di ammissione al voucher.

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Bando Voucher digitali I4.0 2021

Rivolto alle micro, piccole e medie imprese operanti nelle province di Arezzo o di Siena

Destinatarie dell’edizione 2021 del bando Voucher digitali I4.0  –  che si articola in due specifici avvisi:  Bando Arezzo e Bando Siena – sono le MPMI aventi sede legale nelle province di Arezzo o di Siena.

L’intervento prevede la concessione di voucher, contributi a fondo perduto, che cofinanzieranno progetti di digitalizzazione attivati dalle piccole e medie imprese delle province di Arezzo e Siena per servizi o soluzioni focalizzati sulle nuove competenze e tecnologie digitali e per interventi di digitalizzazione ed automazione.

Gli ambiti interessati sono vari: si va dalle soluzioni tecnologiche per la manifattura avanzata alla cybersicurezza e business continuity, dai sistemi di e-commerce alle tecnologie per l’in-store customer experience oltre ovviamente alle dotazioni tecnologiche per la realizzazione del telelavoro e dello smart working.

Saranno inoltre finanziati soluzioni tecnologiche finalizzate alla transazione ecologica. I voucher avranno un contributo massimo di euro 3.500,00 e dovranno comunque contare un investimento minimo di Euro 1.430,00 (per riconoscere un contributo di almeno 1.000,00 Euro ad impresa). L’entità massima dell’agevolazione non potrà superare il 70% delle spese ammissibili.

Alle imprese in possesso del rating di legalità  verrà riconosciuta una premialità  di 250 euro .

Il bando è pubblicato da  lunedì 10 maggio e le domande possono essere presentate da lunedì 17 maggio fino al 30 giugno 2021. Il termine potrà essere anticipato in caso di esaurimento delle risorse

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Cos’è Formazione 4.0 e quali vantaggi offre

Formazione 4.0 (link a https://www.networkgtc.it/wp-content/uploads/2019/02/Scheda-Bando-Formazione-4.0pdf.pdf) , nell’ambito del nuovo Piano Nazionale Transizione 4.0 (link a https://www.mise.gov.it/index.php/it/transizione40) , si pone l’obiettivo di incoraggiare le imprese nella formazione del personale dipendente in merito alle tecnologie rivelanti, volte cioè alla trasformazione digitale e tecnologica delle aziende.

La misura offre numerosi benefici per le imprese, vediamo quali.

Formazione 4.0 e credito d’imposta

Le aziende che aderiscono a formazione 4.0 ottengono un credito d’imposta in percentuale rispetto alle spese relative al personale dipendente impegnato nelle attività di formazione ammissibili. In particolare, è riconosciuto:

  • alle piccole imprese: il 50% delle spese ammissibili e nel limite massimo annuale di €. 300.000
  • alle medie imprese: il 40% delle spese ammissibili nel limite massimo annuale di €. 250.000
  • alle grandi imprese: il 30% delle spese ammissibili nel limite massimo annuale di €. 250.000

Nel caso i destinatari della formazione siano dipendenti svantaggiati o molto svantaggiati, il credito d’imposta è aumentato fino al 60%.

Possono essere ammesse al credito d’imposta anche le spese che riguardano il personale occupato in uno degli ambiti aziendali come da allegato A della legge n.205 del 2017 e che rivesta il ruolo di docente o tutor nelle attività di formazione, fino al 30% della retribuzione complessiva annua del dipendente.

Il credito d’imposta può essere utilizzato in compensazione a partire dal periodo d’imposta successivo a quello delle spese sostenute.

I benefici vengono erogati a due condizioni:

  • che l’impresa rispetti le normative sulla sicurezza nei luoghi di lavoro
  • che l’impresa adempia correttamente agli obblighi di versamento dei contributi previdenziali e assistenziali diretti ai dipendenti

A chi si rivolge Formazione 4.0

Le aziende residenti in Italia indipendentemente dalla natura giuridica, dal settore economico di appartenenza, dalla dimensione, dal regime contabile e dal sistema di determinazione del reddito ai fini fiscali.

Non possono accedere a Formazione 4.0:

  • le imprese in stato di liquidazione volontaria, fallimento, liquidazione coatta amministrativa, concordato preventivo senza continuità aziendale, altra procedura concorsuale
  • le imprese destinatarie di sanzioni interdittive ai sensi dell’articolo 9, comma 2, del decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231

Come accedere

Le imprese devono comunicare la volontà di accedere alle agevolazioni al Ministero dello Sviluppo Economico attraverso un modello, stabilito da apposito decreto insieme a contenuto e termini di invio.

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