SITI CONTAMINATI DA AMIANTO: LA SICUREZZA MISURE A TUTELA DEI LAVORATORI E AMBIENTI DA VIVERE

SITI CONTAMINATI DA AMIANTO

SITI CONTAMINATI DA AMIANTO: LA SICUREZZA MISURE A TUTELA DEI LAVORATORI E AMBIENTI DA VIVERE.

Documento INAIL (Inglese) 2023

L’Italia, in passato, è stata tra i maggiori produttori mondiali di asbesto e di materiali contenenti amianto (ACM). Dal dopoguerra in Italia sono state estratte circa 3.800.000 tonnellate di amianto grezzo.

L’amianto veniva lavorato in diversi stabilimenti industriali, sparsi in tutta la penisola, per produrre molteplici tipologie di manufatti. Nel 1992 l’Italia ha vietato l’estrazione e l’utilizzo del minerale, ma sono ancora numerosi i siti nel territorio nazionale con presenza di ACMs, ancora da bonificare.

SITI CONTAMINATI DA AMIANTO

Studi scientifici dimostrano che circa il 3% del territorio nazionale è altamente contaminato da sostanze pericolose per l’uomo e per l’ambiente. Sono stati individuati più siti, in relazione ai diversi contaminanti e all’entità dell’inquinamento.

Ad oggi, il Ministero dell’Ambiente ha individuato 42 Siti Superfondo (SS) da bonificare, distribuiti in modo eterogeneo su tutto il territorio nazionale. Tra questi, 11 sono prevalentemente contaminati da amianto e l’inquinamento è diffuso in gran parte dell’area, mentre in altri 5 è presente una contaminazione secondaria da amianto che è presente, tra gli altri contaminanti, in una porzione limitata ma significativa della la zona.

Sono stati inoltre individuati oltre 12.000 Siti da bonificare di Interesse Regionale (Ris) e altri di competenza Comunale (Cis). Ai sensi della Legge 101/03 e del suo Decreto attuativo del 18/03/01, è stata creata un’ulteriore banca dati specificatamente dedicata all’amianto. Questa è costantemente aggiornata e ad oggi ha registrato oltre 107.000 siti con presenza di amianto o ACMs ancora da bonificare, che però potrebbero aumentare nel prossimo futuro.

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IL CONTRIBUTO DELL’INAIL A SOSTEGNO DEGLI ENTI PUBBLICI

L’attività di ricerca dell’Inail ha dedicato grande attenzione al complesso tema, procedendo all’individuazione di siti contaminati da tale sostanza, sia in ambienti antropizzati che naturali, nonché all’individuazione di misure per la contenimento del rischio, tutela dei lavoratori e salvaguardia delle comunità residenti.

Il lavoro svolto fino ad oggi dal Dipartimento per le Innovazioni Tecnologiche e la Sicurezza degli Impianti, dei Prodotti e degli Insediamenti Umani (Ditspia) sui siti contaminati da amianto, svolto in collaborazione con Università, Centri di Ricerca ed Enti Pubblici, ha portato allo sviluppo di numerosi riferimenti tecnici.

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