Attivazione di un piano mirato di prevenzione sulle misure anti-contagio

Macellazione misure anti-contagio

Attivazione di un piano mirato di prevenzione sulle misure anti-contagio e sulla gestione dei focolai di infezione da COVID-19 negli impianti di macellazione e sezionamento: nota metodologica ad interim – Versione dell’8 aprile 2021

Istituto Superiore di Sanità Umberto AGRIMI, Luigi BERTINATO, Gianfranco BRAMBILLA, Giada MINELLI, Gaetano SETTIMO, e Silvio BRUSAFERRO
INAIL (Istituto Nazionale Assicurazione Infortuni sul Lavoro) Adelina BRUSCO, Silvia D’AMARIO (Consulenza Statistico Attuariale)
Fabio BOCCUNI, Bruna Maria RONDINONE, Paola TOMAO, Nicoletta VONESCH, e Sergio IAVICOLI (Dipartimento di Medicina, Epidemiologia, Igiene del Lavoro e Ambientale) ASL Bari – Dipartimento di Prevenzione
Giorgio DI LEONE, Sara DE NITTO, Flavio NAPOLANO, Letizia RIZZO, e Domenico LAGRAVINESE Gruppo Tecnico Interregionale Salute e Sicurezza Luoghi di Lavoro
Nicoletta CORNAGGIA (Regione Lombardia, DG Welfare, UO Prevenzione, Struttura Ambienti di vita e di lavoro);
Simona SAVI (ATS della Città Metropolitana di Milano) Coordinamento Interregionale Area Prevenzione e Sanità Pubblica della Commissione Salute Francesca RUSSO (Regione del Veneto, Direzione Prevenzione, Sicurezza Alimentare, Veterinaria)

Durante le varie fasi pandemiche di COVID-19, le attività legate alla produzione, commercializzazione e vendita dei beni alimentari e in particolare degli alimenti di origine animale non si sono mai fermate, a differenza di quelle di altri settori ritenuti non essenziali.

Questo per la necessità di garantire l’accesso alla risorsa alimentare alla popolazione e per l’indifferibilità nella macellazione degli animali provenienti da allevamenti con particolare riguardo alle filiere da allevamenti intensivi.

Questo ha determinato che in varie parti del mondo si siano registrati “cluster” di contagio in sede di impianti di macellazione e sezionamento delle carni, che sono risultati essere più eclatanti in contesti di forte occupazione (da 5.000 a 15.000 lavoratori) e di rotazione del personale su più turni e più impianti, anche ricorrendo a contratti per manodopera stagionale proveniente da stati/regioni differenti dalla sede dell’attività.

Identificazione della modalità attuativa sul territorio: il Piano Mirato di Prevenzione nell’ambito dei Dipartimenti di Prevenzione.

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Il Rapporto illustra l’attivazione di un Piano Mirato di Prevenzione (PMP) sulle misure anti-contagio per le attività comprese sotto il codice ATECO 10.1 come gli impianti di macellazione e sezionamento ad elevata capacità che sono stati scenario di importanti focolai COVID-19.

Il PMP intende sensibilizzare i datori di lavoro al rispetto e alla corretta applicazione delle misure anti-contagio, registrare in maniera standardizzata e confrontabile i dati relativi, approfondire le conoscenze sulle condizioni di rischio certe (sovraffollamento) o sospette (bassa temperatura, elevata umidità) per la diffusione del contagio, analizzare i fattori ambientali, gestionali e strutturali relativi ai focolai insorti all’interno degli stabilimenti.

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