Il metaverso sul luogo di lavoro
Il metaverso: come integrare in modo sicuro le nuove tecnologie di visualizzazione sul luogo di lavoro.
Un documento EU-OSHA di riflessione esamina le implicazioni della realtà virtuale (VR), della realtà aumentata (AR), della realtà estesa (XR) e del metaverso per la salute e sicurezza sul lavoro (SSL), prendendo in considerazione le opportunità, come la simulazione sicura di ambienti di lavoro pericolosi.
Il documento, adottato in diversi settori, dall’industria manifatturiera e dall’edilizia fino al settore dell’istruzione e dell’assistenza sanitaria, affronta anche le sfide poste da queste tecnologie.
Tra le problematiche si annoverano i rischi muscoloscheletrici o i problemi alla vista legati all’uso di visualizzatori fissati direttamente alla testa. Il documento tratta inoltre del disorientamento e dell’alterazione del senso del tempo e dello spazio, che possono causare incidenti e stress, nonché di ulteriori rischi psicosociali legati a nuove forme di interazioni fisiche e sociali.
I lavoratori traggono indubbiamente benefici dalla realtà virtuale, aumentata ed estesa e dalle tecnologie del metaverso; tuttavia, vi sono anche molteplici rischi associati.
Sulla base di analisi della letteratura e di interviste, il presente documento di discussione tenta di individuare con precisione gli impatti sulla SSL, in termini sia di opportunità sia di rischi. Tra gli altri fattori, il documento invoca un approccio globale che consideri l’ambiente professionale, gli effetti delle esposizioni combinate a lungo termine, la mancanza di standardizzazione e una progettazione inclusiva adatta alla diversità della forza lavoro.
Ciò contribuirà a garantire che da tali tecnologie traggano beneficio la produttività e la salute e sicurezza sul luogo di lavoro.
Una revisione dei concetti e delle terminologie relative a VR, AR, XR e metaverso rivela l’uso eterogeneo e incoerente di diversi termini per descrivere gli stessi tipi di hardware e applicazioni.
Ciò crea confusione per studiosi ed esperti che navigano nella letteratura pubblicata, poiché non è immediatamente evidente a quale tipo di tecnologia ci si riferisce in un dato contesto.
Ci sono stati recenti sforzi per standardizzare la terminologia. In questo articolo, la VR è definita come un’esperienza immersiva in uno spazio tridimensionale visivamente isolato, senza un’interazione significativa dell’utente con il mondo fisico al di fuori della simulazione.
D’altro canto, la AR è definita come un’esperienza che integra elementi virtuali nello spazio fisico dell’utente, con vari gradi di integrazione degli elementi virtuali nello spazio fisico.