Green Pass europeo 2021

Green Pass europeo

Green Pass europeo, firmato regolamento: al via dal 1 luglio, come funziona

Arriva la firma finale delle istituzioni Ue sul regolamento che istituisce il certificato digitale Covid Ue, noto anche come digital green pass, per facilitare gli spostamenti all’interno dell’Unione e contribuire alla ripresa economica. Il primo ministro portoghese, Antonio Costa, in rappresentanza degli Stati membri, la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, e il presidente del Parlamento europeo, David Sassoli, hanno siglato il testo finale questa mattina al Parlamento europeo. L’entrata in vigore dei certificati è prevista per il primo luglio.

Il certificato aiuterà i viaggiatori all’interno dell’Ue che lo detengono ad evitare di essere sottoposti a test e/o quarantene quando viaggiano all’interno dell’Unione, contribuendo così al graduale ripristino della libertà di circolazione in Europa, di fatto coartata dalle restrizioni introdotte dagli Stati per ragioni di salute pubblica.

Dal primo luglio, quando entrerà in vigore il regolamento, il Pass sarà un diritto per tutti i cittadini Ue che abbiano i requisiti: vale per chi è stato vaccinato, per chi è guarito dalla Covid-19 e per chi si sottopone a un test e risulta negativo.

Il certificato sarà rilasciato dalle autorità nazionali gratuitamente, in formato digitale o cartaceo e riporterà un codice Qr che consentirà di verificarne l’autenticità in tutta Europa: per i certificati già emessi da Stati o regioni, è previsto un periodo di 6 settimane perché possano essere resi compatibili con il modello Ue (i Paesi membri avevano chiesto mesi di tempo, il Parlamento ha spinto per abbreviare questo periodo).

Il Gateway, la piattaforma informatica Ue che rende possibile il Pass e che fornisce le chiavi digitali che consentono la validità transfrontaliera, è operativo da inizio mese e alcuni Paesi hanno già iniziato a rilasciare certificati: finora ne sono stati emessi oltre un milione. Se ottenere il Pass sarà un diritto, il suo utilizzo potrà però variare in qualche misura da Stato a Stato.

Il green pass “è un simbolo di un’Europa aperta e digitale” ha detto la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen alla cerimonia per la firma del regolamento del certificato digitale. “In questo giorno, 36 anni fa, veniva firmato l’accordo di Schengen. Cinque Stati membri all’epoca decisero di aprire reciprocamente le proprie frontiere. Oggi il Certificato europeo digitale Covid ci rassicura su questo spirito di un’Europa aperta, senza barriere, che si sta lentamente ma inesorabilmente aprendo dopo un momento molto difficile: la pandemia”.

Con queste avvertenze, ecco i dettagli.

VACCINATI

Il Pass sarà valido a partire da quattordici giorni dopo l’ultima dose di vaccino anti-Covid. A partire da quel giorno, le persone pienamente vaccinate, cioè con due dosi per AstraZeneca, Pfizer/BioNTech e Moderna e con una dose per Janssen (J&J), che detengono il certificato, dovrebbero essere esentate, in viaggio, da test e quarantene. Lo stesso deve valere per le persone che sono guarite e che hanno ricevuto una sola dose di vaccino, considerata sufficiente per essere protetti dalla malattia.

GUARITI

Le persone guarite dalla Covid-19 dovrebbero essere esentate da test e/o quarantene nei 180 giorni successivi al test Pcr positivo, che attesta l’avvenuta infezione (la validità del certificato è a partire dall’undicesimo giorno dopo il test, una volta terminato il periodo di contagiosità).

TEST

Per chi non è vaccinato né guarito, allora resta il test, che il pass certifica e che viene così riconosciuto anche all’estero, a differenza di quanto accade oggi. Per i test viene proposto un periodo di validità standard (oggi ogni Paese stabilisce la validità autonomamente): per i test Pcr o molecolari la validità è di 72 ore, mentre per quelli rapidi antigenici è di 48 ore. Quelli rapidi, considerati sempre più affidabili, vengono raccomandati, ma gli Stati sono liberi di scegliere se accettarli o no ai fini del Pass.

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