L’edizione 2021 del Rapporto propone nuovi contenuti e approfondimenti a corredo dei risultati derivanti dalle dichiarazioni degli impianti di trattamento dei RAEE

Gestione RAEE 2021. Rapporto impianti

L’edizione 2021 del Rapporto propone nuovi contenuti e approfondimenti a corredo dei risultati derivanti dalle dichiarazioni degli impianti di trattamento dei RAEE.

Il Decreto

Il Decreto Legislativo 49/2014, la normativa che recepisce in Italia la Direttiva Europea 2012/19/UE, definisce agli articoli 33 e 34 l’obbligo per gli impianti di trattamento di iscriversi all’apposito registro messo a disposizione dal Centro di Coordinamento (CdC RAEE) e di comunicare allo stesso, entro il 30 aprile di ogni anno, i volumi di RAEE gestiti nel corso dell’anno precedente.

Tale obbligo riguarda anche gli impianti che svolgono le sole attività di movimentazione e stoccaggio dei rifiuti elettronici.

Come definito dal decreto, i dati raccolti possono essere utilizzati dagli organismi competenti al fine della trasmissione delle informazioni ufficiali dagli Stati membri all’Unione Europea.

DATI RAEE

I dati indicati in questo documento sono stati elaborati a partire dalle dichiarazioni disponibili al 30 giugno 2022.

Nel 2021 sono state gestite 510.3671 tonnellate di RAEE, il 6,59% in più rispetto ai volumi dichiarati dagli impianti nel 2020.

Per il 76,88%, che corrisponde ad un quantitativo di 392.347 tonnellate, si tratta di RAEE provenienti dai nuclei domestici; il restante 23,12%, pari a 118.020 tonnellate è riconducibile a RAEE di origine differente da quelli provenienti dai nuclei domestici (professionali).

Nel corso dell’ultimo triennio i quantitativi di origine domestica derivanti dalle dichiarazioni annuali effettuate dagli impianti registrati sul portale del CdC RAEE rispecchiano l’andamento, in crescita, della raccolta effettuata dai cittadini e rendicontata dai Sistemi Collettivi al CdC RAEE: da una analisi dei dati provenienti da queste due fonti, emerge come solo quantitativi residuali, inclusi tra l’1 e il 3%, provengano da canali di raccolta diversi da quelli gestiti all’interno del sistema coordinato dal CdC RAEE.

È opportuno però indicare anche che non tutti gli impianti registrati sul portale hanno effettivamente compilato la dichiarazione, nonostante le diverse attività di sensibilizzazione del Centro di Coordinamento che nei giorni precedenti la scadenza, con il supporto del proprio call center, ha provveduto a contattare telefonicamente quasi 650 soggetti registrati che non avevano ancora effettuato l’inserimento dei propri dati.

Registrazione al portale

Inoltre, è necessario considerare come non ci siano evidenze che tutti i soggetti che gestiscono rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche, siano effettivamente registrati al portale, seppur si tratti di un’attività obbligatoria, facile da realizzare e gratuita: è ipotizzabile che un certo numero di impianti non siano mappati nell’elenco messo a disposizione dal CdC RAEE, di conseguenza non è possibile quantificare il contributo degli stessi alla gestione dei RAEE provenienti dai nuclei domestici.

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