Differenza di sesso e di genere nell’esposizione ad agenti chimici
Il ruolo della differenza di sesso e di genere nell’esposizione ad agenti chimici sensibilizzanti cutanei. INAIL 2025. L’esposizione ad agenti chimici sensibilizzanti per la cute rappresenta una delle condizioni più comuni rilevabili in numerosi cicli produttivi. Più di mille sostanze possiedono una classificazione armonizzata in Europa come sensibilizzante cutaneo.
La differenza di genere nella registrazione degli effetti dovuta ad esposizione a queste sostanze sta emergendo in modo sempre più netto negli ultimi anni. Indagini sperimentali hanno evidenziato diverse caratteristiche della pelle maschile e femminile, ma anche attività più frequentemente condotte dal genere femminile, come il “lavoro umido”, sia in ambienti di vita che di lavoro, che possono portare ad una maggiore fragilità cutanea femminile con la registrazione di effetti più frequenti e di maggiore severità rispetto alla popolazione maschile.
Nel 2020 il Comitato per l’analisi socio-economica (Seac) e il Comitato per la valutazione del Rischi (Rac) dell’Unione europea si sono espressi positivamente rispetto alla proposta di Francia e Svezia di inserire una nuova restrizione nel reg. (CE) 1907/2006 (REACH) che andasse a ridurre sensibilmente la presenza di agenti chimici sensibilizzanti cutanei in prodotti tessili o del cuoio. Infatti, come indicato dall’Agenzia europea delle sostanze chimiche (Echa), è stato stimato che circa 180.000 persone ogni anno in Europa si sensibilizzino attraverso il contatto con agenti chimici sensibilizzanti.
La restrizione, ancora in discussione a livello europeo, dovrebbe comprendere tutti i composti già classificati all’interno del CLP come sensibilizzanti cutanei, ma anche quelli che dovessero acquisire tale classificazione negli anni a venire. Attualmente sono centinaia le sostanze che possiedono questa classificazione in Europa.
