D lgs 81 aggiornato a Gennaio 2022

REV. GENNAIO 2022

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AGGIORNAMENTI VERSIONE “GENNAIO 2022”
Novità in questa versione:
▪ Inserita nota e piè pagina all’art. 5, secondo quanto previsto dall’art. 2, comma 1, lett. n), del DPR 28 marzo 2013, n. 44;
▪ Inserita la lettera circolare INL del 11/08/2020 prot. 1753 ad oggetto: Chiarimenti in merito alla fornitura e posa in opera di calcestruzzo preconfezionato;
▪ Inserita la circolare INAIL n. 44.2020 del 11.12.2020 sulla Sorveglianza sanitaria dei lavoratori maggiormente a rischio in caso di contagio da virus SARS-CoV-2;
▪ Inserito il collegamento esterno alla nota MLPS prot. 18860 del 04.12.2020, riguardante l’aggiornamento delle tariffe per l’attività di verifica periodica delle attrezzature di lavoro di cui all’allegato VII e dell’art. 71, comma 11;
▪ Modifiche agli allegati XLVII e XLVIII ad opera dalla legge 18/12/2020, n. 176, convertita, con modificazioni, dal decreto-legge 28/10/2020, n. 137, recante ulteriori misure urgenti in materia di tutela della salute, sostegno ai lavoratori e alle imprese, giustizia e sicurezza, connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19
▪ Inserita la nota INL del 21.12.2020 prot. 11484, sul lavoro intermittente e i profili sanzionatori;
▪ Inserita la lettera circolare del 08/01/2021 prot. 4905, riguardante indicazioni emergenziali per il contenimento del contagio da SARS-CoV-2 nelle operazioni di primo soccorso e per la formazione in sicurezza dei soccorritori – Integrazione;
▪ Inserita la lettera circolare del Ministero della Salute prot. 1330 del 14/01/2021, sulla sospensione dei termini relativi agli adempimenti previsti dell’art. 40 del D.lgs. 81/2008;
▪ Sostituito il Decreto Direttoriale n. 58 del 18 settembre 2019 con il Decreto Direttoriale n. 02 del 20 gennaio 2021 – Nono elenco dei soggetti abilitati e dei formatori per l’effettuazione dei lavori sotto tensione (LINK ESTERNO); …

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Fernando Di Fiore

Gianfranco Amato

Bando Isi 2021, 274 milioni di euro

274 milioni di euro di incentivi per la sicurezza nei luoghi di lavoro

La nuova edizione dell’iniziativa, che porta oltre quota 2,7 miliardi l’importo complessivo stanziato dal 2010, è stata presentata presso la direzione generale di Roma con una conferenza stampa alla quale ha preso parte, insieme ai vertici dell’Istituto, anche il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali.

I cinque assi di finanziamento. Al primo asse (Isi Generalista) sono destinati 112,2 milioni di euro, suddivisi in 107,2 milioni per progetti di investimento (asse 1.1) e cinque milioni per progetti di adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale (asse 1.2). Il secondo (Isi Tematica) prevede 40 milioni di euro per sostenere la realizzazione di progetti per la riduzione del rischio da movimentazione manuale dei carichi. Lo stanziamento del terzo asse (Isi Amianto) è di 74 milioni di euro, per progetti di bonifica da materiali contenenti amianto, mentre il quarto (Isi Micro e Piccole Imprese) mette a disposizione 10 milioni di euro per progetti per micro e piccole imprese operanti nel settore della raccolta, trattamento e smaltimento dei rifiuti e del recupero e preparazione per il riciclaggio dei materiali (codice Ateco E38) e in quello del risanamento e altri servizi di gestione dei rifiuti (codice Ateco E39). L’importo del quinto e ultimo asse (Isi Agricoltura) è invece di 37,5 milioni di euro, 20 dei quali finanziati dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, per progetti per le micro e piccole imprese operanti nel settore della produzione primaria dei prodotti agricoli, suddivisi in 27,5 milioni per la generalità delle imprese agricole (asse 5.1) e 10 milioni per i giovani agricoltori (under 40), organizzati anche in forma societaria (asse 5.2).

Introdotte tre nuove tipologie di progetti di investimento.

Rispetto ai bandi Isi precedenti, una delle novità principali è rappresentata dall’introduzione di tre nuove tipologie di progetti di investimento finanziabili con l’asse 1.1, che riguardano la riduzione del rischio incendio, mediante l’adozione di sistemi di prevenzione e/o protezione, la riduzione del rischio infortunistico, attraverso l’acquisto e l’installazione di dispositivi di protezione per il rilevamento automatico delle persone e di barriere per protezione da macchine fisse e semoventi, e la riduzione del rischio radon, grazie alla realizzazione di opere edili e di sistemi di ventilazione per piani terra, seminterrati e interrati nei quali sia presente questo gas.

L’accesso ai fondi per la bonifica dell’amianto esteso alle micro e piccole imprese agricole.

Altre novità riguardano il consistente incremento dei fondi destinati all’adozione dei Mog (asse 1.2), l’introduzione di due nuove tipologie di intervento per la riduzione del rischio da movimentazione manuale di carichi (asse 2), mediante interventi di automazione e nelle attività di pulizia delle spiagge, e l’aumento dei fondi destinati alla bonifica dell’amianto (asse 3), ai quali potranno accedere per la prima volta anche le micro e piccole imprese agricole.

Con il cambiamento delle tipologie di aziende destinatarie dei fondi stanziati per il quarto asse, che nella nuova edizione del bando Isi comprendono le micro e piccole imprese che si occupano di raccolta, trattamento e smaltimento dei rifiuti, del recupero e della preparazione per il riciclaggio dei materiali e di risanamento e altri servizi di gestione dei rifiuti, anche l’elenco degli interventi ammissibili è stato adeguato alle specificità dei rischi professionali presenti in questi settori di attività, fermi restando i parametri generali già adottati a partire dal bando 2016 per questo asse di finanziamento.

Confermato l’applicativo per la compilazione online della perizia asseverata.

In linea con i correttivi apportati negli ultimi anni per aumentare la partecipazione delle aziende, rendere più celere l’erogazione dei finanziamenti e ottimizzare l’utilizzo dei fondi, il nuovo bando prosegue inoltre sulla strada della semplificazione dell’iter tecnico-amministrativo per la concessione e la successiva erogazione del finanziamento. Dopo la sperimentazione avviata con l’avviso Isi Agricoltura 2019-2020, è stata confermata, in particolare, la disponibilità dell’applicativo di compilazione online del modulo di perizia asseverata, specializzato per tipologia di intervento.

Il contributo a fondo perduto può coprire fino al 65% delle spese sostenute.

Per ogni progetto ammesso al finanziamento, il contributo Inail erogato in conto capitale può coprire fino al 65% delle spese sostenute fino a un massimo di 130mila euro, sulla base dei parametri e degli importi minimi e massimi specificati dal bando per ciascun asse di intervento. La platea dei destinatari degli incentivi comprende le imprese, anche individuali, iscritte alla Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura. L’accesso ai fondi del secondo asse, dedicato ai progetti per la riduzione del rischio da movimentazione dei carichi, è consentito inoltre anche agli enti del terzo settore.

Dal prossimo 26 febbraio 2022 saranno pubblicate le date delle diverse fasi della procedura.

La presentazione delle domande di accesso ai finanziamenti avverrà, come per i bandi precedenti, attraverso una procedura informatica articolata in diverse fasi, le cui date di apertura e chiusura saranno pubblicate dal 26 febbraio 2022 nella sezione del portale dell’Istituto dedicata al nuovo bando Isi. Per informazioni e assistenza è possibile rivolgersi al contact center Inail al numero 06.6001 o utilizzare i servizi online dedicati.

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Mappe di rischio

L’attenzione nell’anno 2021 si è focalizzata sulle patologie muscoloscheletriche del rachide che, attraverso la lettura integrata di informazioni sulle denunce, sui rischi e danni conseguenti ha portato ad elaborare mappe di danno e di rischio in specifici settori lavorativi, in territori localizzati, evidenziando fenomeni meritevoli di attenzione e per i quali si sono prospettate azioni di miglioramento in ambito preventivo e di tutela indennitaria del lavoratore.

INAIL 2021

I FACT SHEET DELLA SOVRINTENDENZA SANITARIA
Fogli scientifici di medicina legale, medicina del lavoro, cure e riabilitazione, protesi e reinserimento

Nell’ultimo decennio, il tessuto produttivo del nostro paese ha subito, soprattutto in ragione della prolungata crisi economica, una metamorfosi radicale.

È aumentato il lavoro dipendente, con incidenza relativa elevata dei rapporti di lavoro a tempo determinato e degli impieghi a tempo parziale; si sono ampiamente diffuse tipologie di contratto flessibile; l’età e l’istruzione media degli occupati è cresciuta; è aumentata l’occupazione femminile e di cittadini stranieri; si è amplificata la già notevole frammentazione del panorama datoriale in imprese medio-piccole (PMI).

In questo quadro generale, il fenomeno degli infortuni e delle malattie professionali continua a rappresentare un grave onere per i costi sociali enormi, sia in termini di perdita di salute e di vite umane, che in termini economici.

Prevenire l’esposizione ai fattori di rischio che contribuiscono ai Disturbi Muscoloscheletrici lavoro correlati appare dunque cruciale per la sostenibilità del lavoro, soprattutto nel contesto dell’invecchiamento della forza lavoro e dell’obiettivo politico di aumentare i tassi di occupazione tra le fasce d’età più anziane.

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Per contribuire a rendere concreti tali obiettivi, la Sovrintendenza Sanitaria Centrale dell’Inail ha elaborato un progetto di lavoro denominato Mappe di rischio, che ha avuto inizio nel 2021, seguendo la vocazione storica dell’Istituto, volta alla tutela del lavoratore attraverso lo studio del rapporto causale o concausale tra rischio e danno.

Mappare il rischio è la condizione imprescindibile per garantire da un lato la prevenzione e dall’altro la migliore tutela indennitaria del lavoratore, in una dimensione integrata di assoluta reciprocità dei due momenti.

Modulo richiesta intervento ispettivo

Disponibili il modulo da utilizzare per le richieste di intervento ispettivo (INL 31 – Modulo richiesta intervento ispettivo). INL 2021

Regolarizzazione rapporto di lavoro “in nero” (indicare periodo, luogo di lavoro, soggetto che esercitava il potere direttivo/di controllo sul lavoro, modalità e misura della retribuzione, eventuali testimoni)

Regolarizzazione rapporto non “in nero” ma svolto con modalità diverse da quelle indicate nel contratto (indicare periodo, luogo di lavoro, soggetto che esercitava il potere direttivo/ di controllo sul lavoro, elementi in base ai quali il rapporto deve essere considerato subordinato, modalità e misura della retribuzione, eventuali testimoni)

Spettanze economiche relative

Altre irregolarità quali orari e tempi di lavoro, pause e riposi, videosorveglianza, etc.

Il denunciante prende atto che:
– Per le prestazioni a carattere assistenziale quali assegni nucleo familiare, trattamento economico astensione/congedo di maternità, trattamento di malattia, qualora non emergano fattispecie di carattere strettamente sanzionatorio, la presente sarà trasmessa all’INPS ovvero la S.V. sarà invitata a rivolgersi alla sede dell’Istituto previdenziale territorialmente competente.

– Ai sensi del D.Lgs. 23/04/2004, n. 124 “nelle ipotesi di richieste di intervento ispettivo all’Ispettorato territoriale del lavoro dalle quali emergano elementi per una soluzione conciliativa della controversia, l’Ispettorato del lavoro territorialmente competente può, mediante un proprio funzionario, anche con qualifica ispettiva, avviare il tentativo di conciliazione sulle questioni segnalate”.

– Per le richieste di intervento per le quali può maturare la prescrizione dei crediti di lavoro e dei contributi previdenziali il denunciante, onde salvaguardare l’integrità dei propri diritti, deve attivarsi inviando al datore di lavoro con raccomandata a/r un atto formale di messa in mora, da produrre in seguito a questo ufficio al fine dell’eventuale adozione del provvedimento di diffida accertativa, e presentare denuncia di omissione contributiva presso la competente sede Inps al fine di interrompere i termini prescrizionali previsti per le contribuzioni di previdenza ed assistenza sociale obbligatoria.

Il denunciante, in relazione a quanto sopra esposto è consapevole delle conseguenze civili e penali previste per coloro che rendono false dichiarazioni ad un pubblico ufficiale nell’esercizio delle proprie funzioni (art.23,legge 218/52, art.82 T.U.797/55 e art.496 c.p).

Il denunciante si impegna a comunicare le eventuali variazioni degli indirizzi sopra comunicati, ed esonera questo Ispettorato da ogni responsabilità circa eventuali disguidi o ritardi postali ovvero per il caso di dispersione di comunicazioni causati da inesatte trascrizioni dei dati anagrafici o del cambiamento dell’indirizzo medesimo.

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CAVE A CIELO APERTO

INAIL 2021 Innovazione tecnologica e prospettive future

La produzione e gli infortuni nonché la gestione della sicurezza nelle due grandi famiglie estrattive, pietre ornamentali e inerti.

Pubblicazione realizzata da Inail Dipartimento innovazioni tecnologiche e sicurezza degli impianti, prodotti e insediamenti antropici

Gli infortuni nel settore estrattivo delle cave a cielo aperto risultano essere ancora oggi elevati specialmente in alcune zone a vocazione estrattiva, rappresentando un importante problema per gli elevati costi umani, sociali ed economici.

La tutela dei lavoratori, obiettivo primario nella mission dell’Istituto, ha come presupposto fondamentale la comprensione delle dinamiche causali degli infortuni e l’adozione di adeguate misure di tutela dei lavoratori.

L’analisi dei dati occupazionali raccolti dall’Inail e dall’Istat, ente nazionale di rilevazione statistica, relativi all’estrazione di materiale dalle cave Italiane ha messo in evidenza la rilevanza che l’Italia ha da sempre nella produzione e nell’esportazione di pietra.

I due settori trainanti che estraggono lapidei e inerti, producono ed esportano ingenti quantità di pietra rappresentando così una fiorente risorsa per il Paese.

Tuttavia, la rilevazione degli infortuni prodotta dall’Inail attraverso le denunce, ha messo in luce aspetti significativi per la comprensione delle cause infortunistiche.

Informazioni che integrate con l’esame dei processi e dei rischi per la sicurezza insiti nelle varie fasi estrattive, ha offerto per la prima volta, un esame completo del settore.

Nel contesto attuale emerge sempre più frequentemente come la condivisione delle informazioni produca una sinergia funzionale alla prevenzione degli infortuni, rappresentando altresì uno strumento potenzialmente in grado di prevenire il reiterarsi di situazioni pericolose, causa di incidente.

La ricerca scientifica può svolgere un’attività proficua per la prevenzione dei rischi attraverso l’identificazione dei fattori di rischio occupazionali, la descrizione delle dinamiche infortunistiche e la definizione di strumenti organizzativi e formativi. La ricerca interviene anche nell’individuazione di nuove tecnologie, incentivate dai recenti provvedimenti del Legislatore e delle Istituzioni preposte, strumentali alla prevenzione degli infortuni e alla modernizzazione dei prodotti e dei processi.

Nell’ambito del Piano della attività di ricerca istituzionale dell’Inail per il triennio 2019 – 2021 è stato condotto un progetto di ricerca relativo all’analisi della sicurezza nel settore estrattivo in cave a cielo aperto, con la costituzione di un gruppo di lavoro Anepla,

Assomarmomacchine, Istat e Inail, finalizzato alla condivisione e all’integrazione della conoscenza relativa ai tre assi dello studio: le statistiche occupazionali, la gestione dei rischi, l’innovazione tecnologica e le prospettive future. La presente monografia illustra i principali risultati di questa ricerca.

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Sicurezza, impianti tecnologici e di servizio

Pubblicazione realizzata da Inail Dipartimento innovazioni tecnologiche e sicurezza degli impianti, prodotti e insediamenti antropic

La progettazione della sicurezza antincendio nelle attività soggette alle visite ed ai controlli dei Vigili del Fuoco e, in generale, nei luoghi di lavoro, al fine di ridurre l’insorgenza di un incendio e di limitarne le conseguenze, è sancita dal d.p.r. 1 agosto 2011 n. 151 per le attività soggette, mentre nei luoghi di lavoro è prescritta dall’art. 17 del d.lgs. 9 aprile 2008, n. 81 e s.m.i. (Testo unico per la sicurezza).

Le suddette misure, che si basano sulla preliminare valutazione del rischio incendio, possono essere individuate a partire da un approccio progettuale di tipo prescrittivo o di tipo prestazionale.

Si ribadisce che tali obblighi valgono anche in attività che non sono luoghi di lavoro in virtù del d.lgs. 139 dell’8 marzo 2006 e s.m.i..

La progettazione antincendio, nel rispetto della normativa vigente in materia, può essere effettuata elaborando soluzioni tecniche flessibili e aderenti alle specifiche caratteristiche ed esigenze delle attività soggette al controllo di prevenzione incendi (metodo prestazionale).

In questo contesto si inserisce il Codice di prevenzione incendi (Co.P.I.) il quale, senza effettuare uno strappo rispetto al passato, si propone come promotore del cambiamento, privilegiando l’approccio prestazionale, in grado di garantire standard di sicurezza antincendio elevati mediante un insieme di soluzioni progettuali, sia conformi che alternative.

In sostanza, il Codice rappresenta uno strumento finalizzato all’ottenimento degli obiettivi di sicurezza antincendio, caratterizzato da un linguaggio allineato con gli standard internazionali.

La strategia antincendio in esso rappresentata, in dipendenza dei livelli di prestazione scelti, garantisce i prefissati obiettivi di sicurezza, mediante diverse soluzioni progettuali, grazie alla compresenza ed all’apporto delle varie misure antincendio

Si segnala che il d.m. 12 aprile 2019, modificando il d.m. 3 agosto 2015, prevede l’eliminazione del cosiddetto “doppio binario” per la progettazione antincendio delle attività soggette al controllo da parte dei VV.F.; in particolare sono stati introdotti due elementi:

• l’ampliamento del campo di applicazione del Codice (sono state inserite alcune nuove attività dell’allegato I al d.p.r. 1 agosto 2011 n. 151);
• l’obbligatorietà dell’utilizzo del Codice per la progettazione delle attività non normate, in luogo dei “criteri tecnici di prevenzione incendi”.

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Scuola Dossier

Il volume contiene una sintesi dettagliata di tutte le attività svolte dall’Inail durante l’anno scolastico 2020-2021, a livello territoriale e centrale, per promuovere la diffusione della cultura della salute e sicurezza. INAIL 2021

Si è da poco avviato l’anno scolastico 2021-2022, che di fatto rappresenta il terzo anno scolastico in tempi di Covid-19. L’hashtag #IoTornoaScuola promosso dal Ministero dell’Istruzione evoca in modo chiaro il desiderio di un ritorno alla normalità per gli alunni e gli studenti italiani, ma anche per i docenti e il personale scolastico, dopo mesi di difficoltà, incertezza e grande impegno da parte di tutti.

A causa della pandemia, i bambini e gli adolescenti sono stati costretti ad accettare molte limitazioni e hanno dovuto rinunciare, per lunghi periodi, agli spazi educativi, scolastici e ludici a cui erano abituati. Tutto ciò ha determinato conseguenze non solo a livello fisico, ma anche nella dimensione psicologica, emotiva e in quella legata agli apprendimenti. Gli alunni delle scuole primarie, in particolare, sono stati esposti nei periodi di lockdown e di didattica a distanza (Dad) a minori occasioni di socializzazione, indispensabili per l’acquisizione di maggiore autonomia e di nuove competenze. I ragazzi degli istituti secondari di primo grado hanno avuto meno occasioni per sperimentarsi nelle situazioni di vita legate ai cambiamenti fisici e psicologici tipici di questa fascia di età e importanti per rafforzare le abilità di organizzazione e pianificazione.

Per gli adolescenti degli istituti superiori di secondo grado, le misure restrittive dovute al contenimento della diffusione del Covid-19 hanno limitato i naturali bisogni di esplorazione, ricerca di autonomia e di nuove esperienze e soprattutto di ricerca della propria identità attraverso la costruzione di relazioni significative e la proiezione verso una progettualità futura.

La Dad ha spesso comportato un minor coinvolgimento nella didattica e nell’interazione del gruppo in classe.

La mancanza della strumentazione adatta, unita alle difficoltà di connessione, hanno reso più critici la partecipazione alle attività scolastiche e i livelli di attenzione, portando, inevitabilmente, a un maggiore utilizzo di piattaforme online e delle forme di socializzazione virtuali. E per quanto queste soluzioni digitali abbiano offerto tante opportunità per continuare a rimanere in contatto, hanno anche aumentato l’esposizione dei ragazzi ai rischi di un uso non corretto del web.

Ora è tempo di ricominciare con un nuovo atteggiamento che sappia accogliere quanto i nostri ragazzi hanno vissuto e di affrontare le nuove sfide con consapevolezza e progettualità.

Questi anni, infatti, hanno dato una maggiore conferma di quanto la scuola non sia soltanto un luogo di didattica ma rivesta una funzione educativa e di socializzazione indispensabile per la crescita dei giovani e per la costruzione della loro identità.

L’Inail ha guardato con attenzione a questa fase delicata e ha continuato a sostenere con le sue iniziative la promozione dei valori della cultura e della sicurezza anche e soprattutto in tempo di pandemia.

Anche a tal fine, l’Istituto, con le sue attività di prevenzione e promozione della salute e del benessere, viaggia in linea di continuità e coerenza con quanto disposto dall’Organizzazione mondiale della sanità, che promuove lo sviluppo delle life skills come nucleo di competenze sociali e relazionali che consentono ai ragazzi di rispondere in modo efficace alle esigenze della vita quotidiana, rapportandosi con fiducia a sé stessi, agli altri e alla comunità.

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