La Commissione europea approva il QSN 2007/2013

La Commissione europea approva il QSN 2007/2013

Approvato in via definitiva dalla Commissione europea il Quadro Strategico Nazionale (QSN) 2007-2013 dell'Italia. L'approvazione del quadro consentir' il varo dei programmi nazionali e regionali finanziati con le risorse comunitarie, e di definire i progetti che saranno finanziati con le sole risorse nazionali. Complessivamente tra finanziamenti comunitari, cofinanziamenti italiani e risorse del Fondo aree sottoutilizzate – si tratta di 123 miliardi di euro nel settennio 2007-2013, 100 dei quali destinati alle regioni del Mezzogiorno.” 
L'articolazione complessiva della strategia per il 2007-2013 prevede le seguenti priorità:
Priorità allocazione programmatica delle risorse della politica regionale nazionale e comunitaria (valori percentuali al netto della riserva)
Miglioramento e valorizzazione delle risorse umane 9
Promozione, valorizzazione e diffusione della ricerca e dell'innovazione per la competitività 14
Energia e ambiente: uso sostenibile ed efficiente delle risorse per lo sviluppo 15,8
Inclusione sociale e servizi per la qualità della vita e l'attrattività territoriale 8,8
Valorizzazione delle risorse naturali e culturali per l'attrattività per lo sviluppo 9
Reti e collegamenti per la mobilità 17
Competitività dei sistemi produttivi e occupazione 16
Competitività e attrattività delle città e dei sistemi urbani 7,2
Apertura internazionale e attrazione di investimenti, consumi e risorse 1,2
Governance, capacità istituzionali e mercati concorrenziali ed efficaci 2
Il documento riguarda i parapetti provvisori, le reti di protezione e i sistemi combinati, e ha lo scopo di fornire una metodologia per la valutazione del rischio di caduta dall'alto e/o di urto contro il sistema di protezione dei bordi, nel corso di lavo

Pubblicità di prodotti pericolosi per la salute e la sicurezza

E' considerata ingannevole la pubblicità che, riguardando prodotti suscettibili di porre in pericolo la salute e la sicurezza dei soggetti che essa raggiunge, omette di darne notizia in modo da indurre tali soggetti a trascurare le normali regole di prudenza e vigilanza. (Art. 6, D.Lgs. 2 Agosto 2007, n. 145, Attuazione dell'articolo 14 della direttiva 2005/29/CE che modifica la direttiva 84/450/CEE sulla pubblicità ingannevole)

Antincendio


Depositi GPL: i vigili del fuoco forniscono nuovi indirizzi applicativi in attuazione del DPR 214/2006

Lettera Circolare 4 ottobre 2007, Prot n. P1169/4106 sott 40/A Depositi Gpl in serbatoi fissi di capacità complessiva non superiore a 5 metri cubi- Attuazione del DPR 12 aprile 2006, n. 214. – Indirizzi applicativi

Trascorso un anno dall’entrata in vigore del DPR 12 aprile 2006, n. 214 di emanazione del Regolamento recante semplificazione delle procedure di prevenzione di incendi relative ai depositi di g.p.l. in serbatoi fissi di capacità complessiva non superiore a 5 metri cubi, il Dipartimento dei Vigili del fuoco fornisce indirizzi applicativi circa la sua attuazione.

Con la lettera Circolare 4 ottobre 2007, Prot n. P1169/4106 sott 40/A Depositi Gpl in serbatoi fissi di capacità complessiva non superiore a 5 metri cubi- Attuazione del DPR 12 aprile 2006, n. 214. – Indirizzi applicativi, la Direzione centrale per la Prevenzione e la Sicurezza tecnica approfondisce tre aspetti:
Semplificazione: per garantire l’effettivo snellimento dell’iter amministrativo per il rilascio del certificato di prevenzione incendi, in relazione anche all’elevata standardizzazione delle installazioni, è prevista una procedura semplificata che si sostanzia nell’eliminazione della fase procedimentale del parere di conformità sul progetto e nell’adozione della sola procedura di richiesta del certificato di prevenzione incendi. In questo senso, poiché l’art. 2 del DPR 214/06 non contempla tra la documentazione da allegare all’istanza di sopralluogo la relazione tecnica, attestando la stessa principalmente al momento dell’esame del progetto, la Lettera circolare ricorda la necessità che il suddetto documento non venga richiesto al titolare dell’attività.

Presentazione della planimetria del deposito: deve consentire ed individuare in maniera univoca tutti gli elementi al contorno connessi con la corretta installazione del deposito sia per il rilascio e il rinnovo del certificato di prevenzione incendi che per eventuali visite ispettive; la lettera circolare considera la scala 1:100 adatta al raggiungimento di tale scopo.

Sopralluogo per il rilascio del certificato di prevenzione incendi: in caso di carenze occorre indicare i correttivi da attuare finalizzati all’adeguamento alla vigente normativa di prevenzione incendi, in un'unica soluzione, al fine di favorire una più rapida definizione della pratica.

Circolare del 3 ottobre 2007 (GURS 6 ottobre 2007, n. 48)

Lavori pubblici all'insegna della legalità e trasparenza in Sicilia

Circolare del 3 ottobre 2007 (GURS 6 ottobre 2007, n. 48)

La circolare ha come obiettivo l'individuazione delle soluzioni atte a produrre un iter corretto di aggiudicazione delle gare pubbliche come nel caso in cui è possiblie ripetere immediatamente la procedura qualore non sia stato possibile pervenire all'individuazione dell'offerta a cui aggiudicare la gara.
Per quanto concerne il durc (documento unico per la regolarità contributiva) la finalità del è quella di rapportare la validità del predetto documento in ambito regionale – stabilita in quattro mesi dal comma 12 bis dell'art. 19 della legge 11 febbraio 1994, n. 109, nel testo coordinato con le norme regionali – a quella della corrispondente norma nazionale ove la predetta validità è determinata in tre mesi. Resta ferma la validità temporale del documento unico di regolarità contributiva rilasciato anteriormente all'entrata in vigore della legge 21 agosto 2007, n. 20.

Decentramento del catasto ai Comuni

Decentramento del catasto ai Comuni

D.P.C.M. 14 giugno 2007

(G.U. 05.07.2007, n. 154)

' stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 5 luglio scorso il D.P.C.M. 14 giugno 2007 Decentramento delle funzioni catastali ai comuni, ai sensi dell'art. 1, c. 197, della L. 27 dicembre 2006, n. 296' che fissa il passaggio del catasto ai Comuni dal prossimo primo novembre. A partire da questa data, i Comuni potranno gestire, totalmente o in parte, le funzioni catastali. Il provvedimento riforma una tradizionale prerogativa dello Stato, con ricadute sia ai fini delle politiche urbanistiche sia di quelle fiscali. Il D.P.C.M. regola il decentramento e prevede la fine della sperimentazione iniziata nel 2000. I Comuni avranno 90 giorni per decidere se partire il primo novembre di questàanno o aspettare il primo novembre del 2009. Anche con il decentramento le regole sono e restano nazionali, previste dalla legge, mentre ai Comuni andr' la gestione delle pratiche catastali. prevista anche la possibilità di far gestire i poteri del Comune, in materia di catasto, attraverso l'Agenzia del Territorio.
Il documento riguarda i parapetti provvisori, le reti di protezione e i sistemi combinati, e ha lo scopo di fornire una metodologia per la valutazione del rischio di caduta dall'alto e/o di urto contro il sistema di protezione dei bordi, nel corso di lavo

Rendimento energetico nell’edilizia

Rendimento energetico nell'edilizia

LR 28 maggio 2007, n. 13
BUR Piemonte 31 maggio 2007, n. 22
La Regione Piemonte, in attuazione della direttiva 2002/91/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 16 dicembre 2002, relativa al rendimento energetico nell'edilizia e nel rispetto dei principi fondamentali di cui al decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 192 (Attuazione della direttiva 2002/91/CE relativa al rendimento energetico nell'edilizia), modificato dal decreto legislativo 29 dicembre 2006, n. 311, ha pubblicato la LR 28 maggio 2007, n. 13 che promuove il miglioramento delle prestazioni energetiche degli edifici esistenti e di nuova costruzione, tenendo anche conto delle condizioni climatiche locali, al fine di favorire lo sviluppo, la valorizzazione e l'integrazione delle fonti rinnovabili e la diversificazione energetica, dando la preferenza alle tecnologie a minore impatto ambientale. In particolare la LR 28 maggio 2007, n. 13 disciplina:
a) la metodologia per il calcolo delle prestazioni energetiche integrate degli edifici;
b) l'applicazione di requisiti minimi e di prescrizioni specifiche in materia di prestazione energetica degli edifici di nuova costruzione;
c) l'applicazione di requisiti minimi e di prescrizioni specifiche in materia di prestazione energetica degli edifici esistenti sottoposti a ristrutturazione;
d) i criteri e le caratteristiche della certificazione energetica degli edifici;
e) le ispezioni periodiche degli impianti termici e dei sistemi di condizionamento d'aria;
f) i requisiti professionali e i criteri di accreditamento dei soggetti abilitati al rilascio dell'attestato di certificazione energetica degli edifici e allo svolgimento delle ispezioni degli impianti termici e dei sistemi di condizionamento d'aria;
g) la promozione dell'uso razionale dell'energia anche attraverso l'informazione e la sensibilizzazione degli utenti finali, la formazione e l'aggiornamento degli operatori del settore; h) forme di incentivazioni economiche per i cittadini.
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