nuovo Piano della formazione per la sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro
Il Piano, approvato anche dal Comitato regionale di coordinamento sulla sicurezza sul lavoro, l'organo che garantisce la programmazione coordinata a livello regionale degli interventi, mette a disposizione quasi 3 milioni di euro tra risorse nazionali e regionali.
Con questo secondo Piano la Regione intende procedere in continuità con il Piano straordinario della formazione per la sicurezza 2009, sia per quanto riguarda gli obiettivi da perseguire che le modalità di progettazione degli interventi formativi apportando i necessari elementi di miglioramento emersi dal confronto su quanto realizzato.
La formazione dovrà riguardare i diversi aspetti che concorrono a sensibilizzare lavoratori e datori di lavoro rispetto al tema della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, inteso in una accezione ampia che ricomprenda anche la promozione del benessere psico-fisico dei lavoratori e il miglioramento della qualità della vita lavorativa, in particolare nelle situazioni organizzative complesse.
“a sicurezza è un risultato di consapevolezza – ha detto l'assessore regionale alla Formazione e al Lavoro Patrizio Bianchi – dobbiamo dare ai lavoratori tutti gli strumenti necessari per comprendere in quali ambiti del processo produttivo si possono generare i rischi e metterli così in condizione di prevenirli”.
Le risorse a disposizione finanzieranno per il 70% gli interventi formativi da attuarsi a livello provinciale tramite appositi bandi emanati dalle Province, mentre il restante 30% finanzierà , attraverso un bando della Regione, gli interventi che per specializzazione e bacino d'utenza e carattere sperimentale, possono essere adeguatamente svolti a livello regionale.
La progettazione di interventi formativi dovrà favorire la contestualizzazione delle conoscenze e delle competenze, anche per le realtà organizzative complesse e per i diversi ruoli svolti dai lavoratori all'interno dello stesso contesto produttivo, in cui si generano rischi interferenziali.
L'Emilia-Romagna è l'unica Regione in Italia che in attesa di una normativa nazionale in materia ha creato un proprio standard per la formazione sulla sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro. L'esperienza maturata negli anni passati ha evidenziato che questo tipo di formazione è in grado di attivare processi di apprendimento se vengono resi riconoscibili i rischi legati al lavoro e all'utilizzo di specifiche attrezzature, e se si coinvolgono i partecipanti nella riflessione sui propri comportamenti, favorendo lo scambio di esperienze e la riflessione all'interno del gruppo di apprendimento.
Il Piano 2011 prevede che gli interventi formativi dedichino particolare attenzione alla formazione degli stranieri, dei giovani, degli imprenditori delle piccole e medie imprese, dei lavoratori autonomi e dei soggetti più vulnerabili e maggiormente esposti a rischi.