Bando Innovazione & Competitività  del PIT

La Provincia di Pescara sta erogando in questi giorni i primi contributi alle aziende che hanno fatto richiesta di fondi nell'ambito del bando “Innovazione & Competitività ” del PIT (Progetto integrato territoriale). Questa tranche – spiegano il presidente della Provincia, Guerino

Testa, e l'assessore al PIT, Andrea Faieta, riguardano 11 aziende, che hanno diritto a circa 200.000 euro ma complessivamente la graduatoria relativa a questo bando porterà  ad erogare contributi in conto capitale per un totale di 2.531.084,47, finanziando i progetti di investimento di 78 aziende, di cui 61 riguardano investimenti orientati alle innovazioni di processo e di prodotto e 17 sono relativi ad investimenti per promuovere l'eco-innovazione e il miglioramento della sicurezza dei luoghi di lavoro. Si stima che i contributi in questione attiveranno nuovi investimenti per 6 milioni 239mila euro, con un incremento occupazionale previsto (a regime) di circa 100 unità .

Gli investimenti in “innovazione” che vengono stimolati attraverso il bando Pit rappresentano “una priorità  strategica” e le risorse convogliate con questo strumento sul territorio pescarese sono “un'importante opportunità  per lo sviluppo economico e sociale” – dicono il presidente e l'assessore. Testa e Faieta esprimono “grande soddisfazione per il risultato conseguito” e fanno notare che quelle in via di erogazione sono “risorse indispensabili, soprattutto in un momento in cui i vincoli imposti dal rispetto del patto di stabilità  impediscono, spesso anche agli enti virtuosi, di essere tempestivi nei pagamenti”.

Al fine di sostenere il più possibile lo sviluppo e la competitività  del tessuto economico provinciale, la Provincia invita i beneficiari del regime di aiuto PIT a “realizzare gli investimenti programmati nel più breve tempo possibile, tenendo conto della tempistica indicata nei progetti di investimento a suo tempo presentati” per l'ammissione al finanziamento.

Da newsabruzzo.it

Bandi di concorso dell’Inail

Bandi di concorso dell'Inail, l'Istituto Nazionale per l'assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro. I concorsi sono finalizzati all'assunzione a tempo determinato di diplomati/e e laureati/e nella sede di Roma. Per partecipare c'è tempo entro e non oltre il 14 settembre prossimo. La durata dei contratti è variabile tra i 12 e i 18 mesi. Nel dettaglio:” ” ” ” ” 
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I CONCORSI

Questi i bandi di concorso:

•” Incarico per la gestione di banche dati in rete accessibili da sistemi palmari sul territorio, sviluppo di software per la raccolta e la gestione delle informazioni (1 posizione);
L' incarico è di 12 mesi, rinnovabile, e si rivolge a diplomati di scuola media superiore. Sede: Roma.

•” Incarico per lo sviluppo di strategie comunicative (1 posizione);
L'incarico è di 18 mesi e si rivolge a laureati in Scienze della Comunicazione (anche vecchio ordinamento). Si richiede esperienza nell'ambito del settore della sicurezza e salute dei lavoratori. Sede: Roma.

•” Incarico per la ricerca, con acquisizione ed elaborazione dati cinematici, cinetici ed elettromiografici e relativa analisi statistica (1 posizione);
L'incarico è di 18 mesi e si rivolge a laureati in Ingegneria Elettronica (vecchio ordinamento o specialistica) o in Ingegneria medica (magistrale o specialistica). Sede: Roma.

•” Incarichi per reperimento, elaborazione dei dati e analisi statistiche (2 posizioni);
L'incarico è di 18 mesi e si rivolge a due laureati in Scienze Statistiche (anche vecchio ordinamento). Sede: Roma.

•” Incarico di ricerca nell'ambito della fisica e misura della radiazioni ionizzanti (1 posizione);
L'incarico è di 12 mesi, rinnovabile, e si rivolge ad un diplomato perito industriale. Sede: Roma.

•” Incarico per le procedure per la taratura e controllo degli strumenti di misura dei parametri microclimatici mediante software di gestione (1 posizione);
L'incarico è di 12 mesi, rinnovabile, e si rivolge ad un diplomato perito informatico. Sede: Roma.

•” Incarico per lo sviluppo e l'ottimizzazione di sistemi di controllo attivo del rumore e delle vibrazioni negli ambienti di lavoro (1 posizione);” 
L'incarico è di 12 mesi e si rivolge ad un diplomato. Sede: Roma.

•” Incarico per la valutazione della sicurezza di impiego di dispositivi di protezione delle vie respiratorie in condizioni di utilizzo simulate (1 posizione);
L'incarico è di 12 mesi, rinnovabile, e si rivolge a laureati in Fisica (anche vecchio ordinamento). Sede: Roma.” ” ” ” ” 

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LE DOMANDE DI PARTECIPAZIONE

Per partecipare ai concorsi è necessario presentare la domanda all' “Inail ex Ispesl – Istituto Superiore per la Prevenzione e la Sicurezza sul Lavoro – unità  funzionale Ia-A.P. – Via Urbana 167 – 00184 Roma” (raccomandata A/R o a mano).” 

ULTERIORI INFORMAZIONI
Per scaricare i bandi integrali e per ulteriori informazioni è possibile consultare il link http://www.ispesl.it/sel_it.asp



Bando per la concessione delle borse di studio Safety Manager

Gli incidenti sul lavoro che continuano a verificarsi nella Regione Toscana e in tutto il Paese impongono uno sforzo ulteriore del sistema formativo per definire metodologie e percorsi didattici sempre più adeguati ad affrontare questa vera e propria emergenza sociale.
Il Consiglio Regionale ha affrontato queste problematiche e ha proposto alle Facoltà  di Ingegneria toscane, alle parti sociali, all'INAIL, alle strutture della Regione Toscana di promuovere un progetto innovativo per aggredire il problema della sicurezza.
Le università  toscane, in particolare nelle Facoltà  di Ingegneria, hanno da anni cercato di rispondere a queste esigenze con importanti innovazioni, integrando la formazione per la sicurezza nelle proprie lauree e proponendo corsi di perfezionamento.” 
A partire da queste esperienze già  consolidate, le Facoltà  di Ingegneria toscane, le parti sociali, l'INAIL, la Regione Toscana hanno sottoscritto una convenzione e predisposto il progetto SAFETY MANAGER (SM), che ha come scopo di formare una figura professionale coerente con la legislazione vigente da un lato e, dall'altro, di mettere rapidamente e gratuitamente a disposizione del sistema produttivo una gruppo di 30 ingegneri l'anno particolarmente qualificati, per tre anni.


Obiettivi formativi del progetto

L'obiettivo principale del progetto è la formazione, a partire da alcuni curricula universitari di lauree in Ingegneria di primo livello o quinquennali, di un SAFETY MANAGER, inizialmente per il settore dei cantieri temporanei e mobili, in campo civile, infrastrutturale e industriale.
Il SM, avrà  le competenze necessarie a gestire gli aspetti della sicurezza in cantiere (dopo aver maturato sul campo una adeguata esperienza) o a organizzare il servizio di prevenzione e protezione aziendale, in staff con il datore di lavoro.
Il percorso formativo, dando per acquisite le conoscenze di base contenute nei corsi curriculari seguiti dagli studenti, mediante formazione d'aula per ulteriori 200 ore circa e con un impegno sul campo in due tirocini, consentirà  ai soggetti formati di ottenere le qualifiche di “Coordinatore per la progettazione e per l'esecuzione dei lavori” nei cantieri temporanei e mobili (ex Titolo IV D. Lgs. 81/2008, già  D.Lgs. 494/1996) e di “Responsabile del servizio di prevenzione e protezione (RSPP)” (ex Art. 32 del D.Lgs. 81/2008, già  D.Lgs. 195/2003, settore Ateco 3).
Il conseguimento delle qualifiche è legato al raggiungimento dei requisiti previsti dalla normativa vigente, ovvero la presenza in aula ad almeno il 90% delle ore di formazione previste, e il superamento di un esame.

Le competenze e le capacità  saranno quindi sviluppate durante attività  formativa d'aula, con docenti qualificati provenienti da Regione Toscana, Inail e dalle Università  partecipanti al progetto, e sul campo, con due tirocini da svolgersi presso enti pubblici di controllo e aziende private partecipanti all'iniziativa (tale attività  sarà  utile al conseguimento dei requisiti di esperienza richiesti dalle normative in vigore, e ad assolvere gli obblighi di attività  formativa di tirocinio presenti negli ordinamenti dei corsi universitari).

Modalità  di svolgimento della prima edizione

Gli studenti che hanno seguito e superato l'esame di uno o più corsi curriculari fra quelli elencati nel” bando” (con scadenza 3 settembre 2010), dopo selezione per titoli che avverrà  entro il 15 settembre, parteciperanno alla formazione d'aula che inizierà  il 20 Settembre 2010 nella sede di Empoli dell'Università  di Firenze, in Via Rosselli, 40. Sono previste 6 ore di lezione giornaliere per cinque giorni la settimana.
Tale periodo formativo si concluderà  entro Dicembre 2010. A partire dal mese di Gennaio 2011 avrà  avvio il primo tirocinio di tre mesi presso un ente pubblico di controllo. Nel mese di Aprile 2011 avrà  inizio il secondo tirocinio di tre mesi presso una azienda.

Il percorso formativo si conclude entro il mese di Luglio 2011. Gli studenti non ancora laureati, se in pari con gli esami, potranno anche conseguire la Laurea di Primo Livello in Ingegneria nella sessione estiva.

Il numero massimo di studenti partecipanti al corso è fissato in 30, e ciascuno di essi riceverà  un borsa di studio di 2.500 € lordi, qualora segua con profitto la formazione, conseguendo le qualifiche previste e svolgendo completamente i tirocini.


scadenza 15 ottobre 2010

Università  di Firenze

300 mila € per la formazione

Potenziata l'attività  di formazione per prevenire incidenti e malattie professionali. Stanziati 300 mila €

Potenziare l'attività  di formazione per prevenire incidenti e malattie professionali promuovendo nelle aziende comportamenti più orientati alla salute e al miglioramento delle qualità  delle condizioni di lavoro. E' con questi obiettivi che la Provincia di Modena ha stanziato nei giorni scorsi 305 mila euro per organizzare, a partire dal prossimo autunno, percorsi formativi rivolti sia ai lavoratori che ai datori di lavoro, con particolare attenzione ai settori considerati più a rischio come agricoltura, edilizia, meccanica, trasporti, lavorazione delle carni e ceramica.

Le domande possono essere presentate da enti di formazioni o da gruppi di imprese entro il 27 ottobre.

“«Negli ultimi anni – spiega”  Francesco Ori, assessore provinciale al Lavoro e alla formazione professionale – gli infortuni sono in calo con una tendenza al miglioramento della situazione che ha un incidenza superiore alla riduzione dell'occupazione, soprattutto nei settori dove più si è insistito sulla formazione dei lavoratori, sulla prevenzione e sul controllo. Proprio per questo motivo – aggiunge Ori – è necessario continuare a tenere alta l'attenzione e migliorare l'attività  di prevenzione non obbligatoria soprattutto nei settori più esposti e, in particolare, in un periodo difficile come questo dal punto di vista economico in cui i tagli alla sicurezza o il ricorso al lavoro nero rappresentano una tentazione forte e un rischio evidente”».

Secondo i dati contenuti nel Rapporto annuale sull'andamento degli infortuni e delle malattie professionali curato da Provincia di Modena, Azienda Usl e Inail sono stati 17.355 in totale gli infortuni sul lavoro denunciati nel 2009 a Modena (erano 21.755 nel 2008) e, sulla base dei dati Inail aggiornati al 31 ottobre 2010, l'Istituto nazionale per l'assicurazione contro gli infortuni ne ha indennizzati 11.018: 10.308 nell'industria e nei servizi, 711 in agricoltura.

Il Piano, condiviso con le parti sociali nell'ambito del Coordinamento provinciale per la sicurezza sul lavoro, prevede sei tipi di azioni formative, con un'attenzione particolare per i giovani, anche con contratti di apprendistato, e per gli stranieri. Azioni specifiche, inoltre, sono rivolte ai lavoratori stagionali del settore agricolo, ai datori di lavoro nelle piccole e medie imprese e ai piccoli imprenditori, ai lavoratori autonomi e ai parasubordinati, a piani formativi per gruppi di aziende.

I moduli base di formazione sono di 16 ore (40 ore per la formazione linguistica per gli stranieri), ma sono previsti anche progetti di accompagnamento nei contesti lavorativi per applicare nelle situazioni concrete le nozioni apprese.

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Formazione 116 mila Euro Prov. di Piacenza

La Provincia mette a disposizione quasi 116mila euro (115.842) per la formazione sulla sicurezza delle categorie più esposte al rischio infortuni sul lavoro.

” Il bando si inserisce nel solco degli indirizzi tracciati dalla giunta provinciale il 28 luglio scorso ed è coerente con il “Piano della formazione per la sicurezza” approvato questàanno dalla Regione Emilia Romagna. Rispetto ai settori prioritari d'intervento indicati da Bologna (comparto agricolo, edilizia, meccanica e trasporti), la Provincia ha ritenuto di considerare anche la logistica e l'agroalimentare, interpretando in tal modo le richieste emerse dal confronto con gli Enti con competenze in materia di sicurezza e regolarità  del lavoro e con le Parti sociali, che siedono con proprie rappresentanze al “Tavolo interistituzionale per la regolarità , sicurezza, qualità  sociale del lavoro” e alla “Commissione di Concertazione”.

” La scelta di ampliare le priorità  nasce anche dall'analisi di documenti di studio sul fenomeno infortunistico, redatti in ambito regionale e provinciale. Nel dettaglio i 116mila euro sono destinati alla progettazione di piani formativi per: giovani lavoratori, stagionali del settore agricolo, lavoratori stranieri. Le risorse verranno destinate anche per la formazione dei datori di lavoro delle piccole e medie imprese, dei piccoli imprenditori e dei lavoratori autonomi o parasubordinati. Attenzione, inoltre, alle imprese: i fondi sono destinati anche a specifici piani di formazione aziendali, interaziendali e di settore.” 

Il bando si inserisce in un quadro generale di interventi per dare attuazione a quanto previsto dal “Programma Provinciale delle politiche formative e del lavoro 2011-2013″ e dall'”Intesa in materia di mercato del lavoro”, siglata dalle associazioni sindacali e di categoria il 20 aprile 2011 con l'obiettivo di perseguire azioni per la prevenzione del rischio e la promozione della salute negli ambienti di lavoro.”  “Con questo avviso pubblico – spiega l'assessore provinciale Andrea Paparo – intendiamo attuare una formazione per sensibilizzare lavoratori e datori di lavoro sul tema della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, inteso in una accezione ampia che ricomprenda anche la promozione del benessere psicofisico dei lavoratori e il miglioramento della qualità  della vita lavorativa”.

“Negli ultimi anni la necessità  delle imprese di formazione specifica su salute e sicurezza è aumentata notevolmente, sia per gli adeguamenti normativi, sia per una crescente sensibilità “.

“a formazione incide in maniera notevole sul calo degli infortuni. La disponibilità  di risorse specifiche (che, ricordo, l'attuale giunta provinciale ha sempre incrementato dalla data del suo insediamento) stimola la progettazione di nuove attività  formative, determinanti nella prevenzione. Per questo abbiamo voluto essere pronti e tempestivi nella messa a disposizione delle risorse rafforzando il piano regionale con una particolare attenzione al mondo della produzione del nostro territorio”.

“Il comparto della logistica – continua l'assessore Paparo – merita specifica attenzione; mediante le azioni formative e di prevenzione previste dal bando auspico si possa contribuire all'abbattimento di un fenomeno infortunistico che rischia di essere sottostimato per la tipologia degli addetti al settore (come la forte presenza di cittadini extracomunitari, elevato turn over). Anche il settore delle trasformazioni agroalimentari, individuato nelle Mappe di Rischio Infortuni Emilia Romagna (Inail regionale) risulta essere critico nel piacentino”.

“a sicurezza negli ambienti di lavoro deve essere un obiettivo da raggiungere con continuità  e costanza coinvolgendo privati e pubblica amministrazione: sono sicuro che sul nostro territorio ci siano i presupposti perché l'opportunità  formativa venga colta e accolta”

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La Provincia di Rimini vuole insegnare la sicurezza sul posto di lavoro

La Provincia di Rimini vuole insegnare la sicurezza sul posto di lavoro. Ieri ha infatti approvato un avviso pubblico per l'assegnazione di 130.628 euro per interventi “volti a migliorare i comportamenti tra i lavoratori e promuovere nei datori di lavoro un approccio orientato alla salute e alla qualita' delle condizioni di lavoro”, scrive l'ente di Corso d'Augusto in una nota.

I progetti sono dedicati principalmente “ai giovani, agli imprenditori delle piccole e medie imprese, ai lavoratori autonomi e ai soggetti – spiega il documento – che sono ritenuti piu' vulnerabili e maggiormente esposti a rischi, quali i lavoratori stranieri ed i lavoratori stagionali nel settore agricolo”.

Anche per rilanciare l'economia la Provincia intende investire sulla formazione: un altro avviso pubblico, per un totale di 700mila euro finanziati dal Fondo sociale europeo, mira “da un lato al proseguimento delle azioni per consolidare e ampliare le opportunita' di riqualificazione e aggiornamento dei lavoratori, potenziando l'investimento sulle competenze – specifica la Provincia – dall'altro al miglioramento del profilo competitivo delle imprese, sostenendo la formazione rivolta ai ruoli decisionali”.

Gli altri obiettivi dell'iniziativa sono “promuovere e sostenere le reti di imprese e favorire lo sviluppo di relazioni con chi fa ricerca – prosegue la nota -, per migliorare la produttivita' e il posizionamento delle imprese all'interno del mercato”.

L'ultimo obiettivo e' “la realizzazione di attivita' formative di supporto alla imprenditorialita' – conclude l'ente – finalizzata a favorire la nascita di nuove attivita' imprenditoriali e quindi di nuove opportunita' di lavoro”.

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La Giunta regionale dell'Emilia-Romagna ha approvato il nuovo Piano della formazione per la sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro.

Il Piano, approvato anche dal Comitato regionale di coordinamento sulla sicurezza sul lavoro, l'organo che garantisce la programmazione coordinata a livello regionale degli interventi, mette a disposizione quasi 3 milioni di euro tra risorse nazionali e regionali.

Con questo secondo Piano la Regione intende procedere in continuità  con il Piano straordinario della formazione per la sicurezza 2009, sia per quanto riguarda gli obiettivi da perseguire che le modalità  di progettazione degli interventi formativi apportando i necessari elementi di miglioramento emersi dal confronto su quanto realizzato.

La formazione dovrà  riguardare i diversi aspetti che concorrono a sensibilizzare lavoratori e datori di lavoro rispetto al tema della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, inteso in una accezione ampia che ricomprenda anche la promozione del benessere psico-fisico dei lavoratori e il miglioramento della qualità  della vita lavorativa, in particolare nelle situazioni organizzative complesse.

“a sicurezza è un risultato di consapevolezza – ha detto l'assessore regionale alla Formazione e al Lavoro Patrizio Bianchi – dobbiamo dare ai lavoratori tutti gli strumenti necessari per comprendere in quali ambiti del processo produttivo si possono generare i rischi e metterli così in condizione di prevenirli”.

Le risorse a disposizione finanzieranno per il 70% gli interventi formativi da attuarsi a livello provinciale tramite appositi bandi emanati dalle Province, mentre il restante 30% finanzierà , attraverso un bando della Regione, gli interventi che per specializzazione e bacino d'utenza e carattere sperimentale, possono essere adeguatamente svolti a livello regionale.

La progettazione di interventi formativi dovrà  favorire la contestualizzazione delle conoscenze e delle competenze, anche per le realtà  organizzative complesse e per i diversi ruoli svolti dai lavoratori all'interno dello stesso contesto produttivo, in cui si generano rischi interferenziali.

L'Emilia-Romagna è l'unica Regione in Italia che in attesa di una normativa nazionale in materia ha creato un proprio standard per la formazione sulla sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro. L'esperienza maturata negli anni passati ha evidenziato che questo tipo di formazione è in grado di attivare processi di apprendimento se vengono resi riconoscibili i rischi legati al lavoro e all'utilizzo di specifiche attrezzature, e se si coinvolgono i partecipanti nella riflessione sui propri comportamenti, favorendo lo scambio di esperienze e la riflessione all'interno del gruppo di apprendimento.

Il Piano 2011 prevede che gli interventi formativi dedichino particolare attenzione alla formazione degli stranieri, dei giovani, degli imprenditori delle piccole e medie imprese, dei lavoratori autonomi e dei soggetti più vulnerabili e maggiormente esposti a rischi.