Bando nazionale indetto dal Mipaaf

Distretti del cibo

Bando nazionale indetto dal Mipaaf

Bando nazionale indetto dal MipaafDistretti del cibo. Indetto dal Ministero delle Politiche Agricole il primo bando per la presentazione delle domande di accesso per i Contratti di distretto previsti dalla Legge 27 dicembre 2017, n. 205.” Parte il primo bando nazionale per il finanziamento dei Distretti del cibo, strumento per garantire ulteriori risorse e opportunità  per la crescita e il rilancio a livello nazionale di filiere e territori.” Al via anche il bando per il finanziamento di contratti di distretto nell'area colpita da Xylella, secondo quanto previsto dalle leggi di bilancio 2018 e 2019.

“Investiamo nella progettazione territoriale – ha detto pochi minuti fa la Ministra Teresa Bellanova dalla Sicilia, dove è impegnata in incontri e visite istituzionali anche in alcune aziende agroalimentari del palermitano – per favorire la crescita dell'Italia. Dobbiamo sbloccare energie e investimenti. L'agricoltura e l'agroalimentare sono un motore di idee, progetti, nuovi posti di lavoro. Di futuro. Abbiamo lavorato con le Regioni per mettere a punto un bando, il primo, che dia stimolo a una nuova stagione dei distretti del cibo. C'è molto interesse e fermento in tutti i territori, già  questa è una scommessa vinta. L'Italia può essere un laboratorio di buone pratiche, investendo sull'economia circolare, sulla ricerca e su formule più forti di collaborazione tra agricoltori, allevatori, imprese di trasformazione e istituzioni. Noi ci siamo e vogliamo accompagnare questo sviluppo”.

Tutti i dettagli per la partecipazione, e per l'invio delle domande che dovrà  avvenire entro il 17 aprile 2020, sono già  disponibili sul sito del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali.


Alla stessa pagina è pubblicato anche il Registro nazionale dei Distretti del cibo che raccoglie tutte le realtà  riconosciute dalle Regioni. Il riconoscimento dei Distretti, infatti, viene affidato per legge alle Regioni e alle Province autonome che provvedono a comunicarlo al” Mipaaf” presso il quale è istituito il Registro nazionale.

I bandi finanziano progetti da 4 a 50 milioni di euro di investimenti con un'ampia tipologia di spese ammissibili.
Il Contratto di distretto ha lo scopo di promuovere lo sviluppo, la coesione e l'inclusione sociale, favorire l'integrazione di attività  caratterizzate da prossimità , garantire la sicurezza alimentare, diminuire l'impatto ambientale delle produzioni, ridurre lo spreco alimentare e salvaguardare il territorio e il paesaggio rurale attraverso le attività  agricole e agroalimentari.

Il Contratto di distretto Xylella, oltre quanto previsto sopra, ha lo scopo di realizzare un programma di rigenerazione dell'agricoltura nei territori colpiti dal batterio Xylella fastidiosa, anche attraverso il recupero di colture storiche di qualità .

Le risorse disponibili per il finanziamento in conto capitale ammontano a 18 milioni di euro per il bando dei distretti del cibo e a 13 milioni di euro per il distretto Xylella, che utilizza fondi diversi rispetto allo stanziamento di 300 milioni di euro del Piano recentemente approvato in Conferenza Stato-Regioni.

Laddove la richiesta di fondi superasse la disponibilità , è previsto un tetto massimo al contributo a fondo perduto per singolo programma di investimenti pari a 2,5 milioni di euro.

I bandi sono disponibili ai link:” 

https://www.politicheagricole.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/15042” ” 

https://www.politicheagricole.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/15043” 

I DISTRETTI DEL CIBO
La legge definisce Distretti del cibo:
– i distretti rurali e agroalimentari di qualità  già  riconosciuti o da riconoscere;
– i distretti localizzati in aree urbane o periurbane caratterizzati da una significativa presenza di attività  agricole volte alla riqualificazione ambientale e sociale delle aree;
– i distretti caratterizzati dall'integrazione fra attività  agricole e attività  di prossimità .
– i distretti biologici.
Per garantire lo sviluppo di tutto il territorio e non solo delle singole filiere, i Distretti opereranno attraverso programmi di progettazione integrata territoriale.

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