AMBIENTE DI LAVORO LA SICUREZZA SUL LAVORO È UN DIRITTO DI TUTTI. Le persone con disabilità hanno il diritto di lavorare su basi paritarie.

AMBIENTE DI LAVORO

LA SICUREZZA SUL LAVORO È UN DIRITTO DI TUTTI

Prodotto: Fact sheet Edizioni: Inail – 2023


Design for All

Progettare secondo la strategia Design for All significa concepire ambienti, sistemi, prodotti e servizi fruibili in modo autonomo da parte di persone con esigenze ed abilità differenti coinvolgendo la diversità umana nel processo progettuale. Questo approccio olistico ed innovativo costituisce una sfida creativa ed etica per soddisfare le necessità di tutti gli utenti a prescindere dalle loro abilità fisiche, sensoriali e cognitive.

Le persone con disabilità hanno il diritto di lavorare su basi paritarie con gli altri e in un ambiente di lavoro aperto, inclusivo e accessibile

La parità dei diritti e il contrasto alla discriminazione si afferma an- che con la parità di trattamento in materia di occupazione e di condizioni di lavoro, sia a livello europeo che a livello italiano.

SICUREZZA SUL LAVORO

La prevenzione da danni alla salute e sicurezza dei lavoratori non deve essere motivo di esclusione ma, al contrario, una spinta al raggiungimento della migliore con- dizione di lavoro per tutti: dopotutto un luogo di lavoro accessibile alle persone con disabilità è a maggior ragio- ne più sicuro e accessibile per tutti i dipendenti.

La spinta europea a garantire uguali diritti a tutti i cittadini, nella vita come nel lavoro mira a perseguire l’inclusione, che va ben oltre il concetto di accessibilità troppo spesso ridotto al solo concetto di accessibilità fisica del posto di lavoro.

In tale contesto, alla fine dello scorso anno è stata ap- provata la legge delega che affida al Governo Italiano il compito di adottare nei successivi 20 mesi regole volte a riordinare la disciplina in materia di disabilità, nel rispetto della Costituzione e in conformità alla Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, ratificata dall’Italia nel 2009.

L’obiettivo da raggiungere, con direttive chiare ed attuabili, è consentire alle persone con disabilità di essere protagoniste della propria vita e di realizzare una effettiva inclusione nella società. Tale ini- ziativa rappresenta l’attuazione di una delle riforme (riforma 1.1) previste dalla Missione 5 “Inclusione e Coesione” Componente “Infrastrutture sociali, famiglie, comunità e Terzo settore” del PNRR.

A tale scopo l’obbligo delle pubbliche amministrazioni di dotarsi di un Disability Manager, figura espressamente menzionata dalla Legge Delega, quale «responsabile del processo di inserimento delle persone con disabilità nell’ambiente di lavoro», viene esteso a tutti i datori di lavoro pubblici, senza alcun limite minimo o massimo di dipendenti.

Al tempo stesso, il nuovo standard internazionale – ISO 30415:2021 Human Resources Management Diversity and Inclusion – consen- te ora alle aziende di dimostrare, attraverso parametri oggettivi e misurabili, il proprio impegno nel valorizzare la diversità e l’inclusione sul lavoro.

DISABILITÀ IN DATI

Nel nostro Paese le persone che, a causa di problemi di salute di vario genere, soffrono di gravi limitazioni che impediscono loro di svolgere le abituali attività quotidiane sono circa 3 milioni e 100 mila (il 5,2% della popolazione).

Tuttavia, questi dati sono molto inferiori a quelli stimati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) per cui il 15% della popolazione mondiale, almeno un miliardo di persone, è in condizione di disabilità. La stima dell’ISTAT sull’incidenza della disabilità in Italia, è il frutto di un’indagine basata su “dati autoriferiti” secondo il metodo Global activity limitation indicator (Gali) e paga il prezzo di ritardi sulla digitalizzazione dei dati e, soprattutto, il disallineamento tra la normativa italiana e quella europea sul riconoscimento della disabilità.

Disabilità in cifrecostituisce il portale principale sui dati della disabilità in Italia.
Tuttavia, anche INPS e INAIL raccolgono dati in merito alla disabilità, con funzioni diverse.

I dati ISTAT sono utilizzati dal governo per program- mare le politiche e i relativi finanziamenti, pertanto dovranno essere integrati alla luce di quanto previsto dalla Legge delega.

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Sul piano lavorativo, un ambiente di lavoro inclusivo ed accessibile è una condizione imprescindibile a garantire il diritto di lavorare su basi paritarie e quindi in condizione di sicurezza, salute e benessere. Il documento fornisce un quadro sinottico della normativa di riferimento con particolare attenzione agli aspetti relativi all’ambiente di lavoro.

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