2019 Gli indicatori del clima in Italia

Documento ISPRA 2019

2019 Gli indicatori del clima in Italia

CLIMAL'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA), insieme alle 21 Agenzie” Regionali (ARPA) e Provinciali (APPA) per la protezione dell'ambiente, a partire dal 14 gennaio 2017″ fa parte del Sistema Nazionale a rete per la Protezione dell'Ambiente (SNPA), istituito con la Legge” 28 giugno 2016, n.132.
Le persone che agiscono per conto dell'Istituto non sono responsabili per l'uso che può essere fatto” delle informazioni contenute in questa pubblicazione.

Il XIV Rapporto del Sistema Nazionale per la Protezione dell'Ambiente “Gli indicatori del clima in” Italia” illustra l'andamento del clima nel corso del 2018 e aggiorna la stima delle variazioni climatiche” negli ultimi decenni in Italia.

Il rapporto si basa in gran parte su dati e indicatori climatici elaborati attraverso dal Sistema nazionale” per la raccolta, l'elaborazione e la diffusione di dati Climatologici di Interesse Ambientale (SCIA,” www.scia.isprambiente.it), realizzato dall'ISPRA in collaborazione con gli organismi titolari delle” principali reti osservative presenti sul territorio nazionale. I dati e le informazioni sul clima in Italia” vengono trasmessi all'Organizzazione Meteorologica Mondiale e contribuiscono a comporre il quadro” conoscitivo sulla evoluzione del clima a scala globale.” 

Le informazioni e i prodotti climatici aggiornati” al 2018 derivano da una grande mole di dati rilevati da stazioni densamente distribuite sul territorio” nazionale e messi a disposizione da enti nazionali e regionali responsabili del monitoraggio idrometeo-climatico. Le stime delle variazioni e delle tendenze climatiche nel lungo periodo sono invece” frutto dell'elaborazione di una selezione di serie temporali che rispondono ai necessari requisiti di” durata, completezza e qualità  controllata dei dati.

Le caratteristiche salienti del clima in Italia nel 2018 sono state il caldo, con i nuovi record della temperatura media annuale e della media annuale della temperatura minima giornaliera, e gli eventi meteorologici estremi, numerosi ed in alcuni casi eccezionali, che hanno interessato diverse aree del territorio nazionale.” 
Tra di essi, sono di particolare rilievo i fenomeni associati al ciclone denominato “Vaia”, che ha investito gran parte del territorio nazionale tra il 27 e il 30 ottobre: venti con intensità  medie orarie fino a 120 km/h e raffiche superiori a 200 km/h hanno soffiato insistentemente per diverse ore sulla nostra Penisola, causando, tra l'altro, danni ingenti ed estesi al patrimonio forestale dell'arco alpino; negli stessi giorni, precipitazioni di intensità  eccezionale per diverse durate, da un'ora a tre giorni, si sono abbattute sulle regioni del Nord Italia.
Sicurezza, Qualità, GDPR, HACCP, Medicina del lavoro, E-learning, Videoconferenza, Qualifica Fornitori, CRM...