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  • Data di creazione 29 Giugno 2015
  • Ultimo aggiornamento 29 Giugno 2015

Smaltimento amianto domestico

Criteri per i Comuni di attivazione dei servizi per la rimozione e lo smaltimento dell'amianto da utenze domestiche in attuazione dell'art. 30 LR 19/2014 Regione Lombardia.
La Regione Lombardia ha approvato e pubblicato online il 15 giugno 2015 i nuovi criteri per l'attivazione di servizi per la rimozione e lo smaltimento dell'amianto in matrice compatta proveniente dalle utenze domestiche che dovranno essere seguiti da tutti i Comuni del territorio.
Il provvedimento è stato originariamente pubblicato il delibera di Giunta il 30 aprile 2015 (ai sensi della Legge regionale 19/2014) ed è stato integrato con decreto dirigenziale n.4523 il 3 giugno 2015.
Il Comune secondo i nuovi criteri potrà  procedere nell'istituzione di un servizio che dovrà  rispettare le seguenti caratteristiche:
"essere affidato alla società  che effettua la gestione dei rifiuti a livello comunale, ove ne abbia le caratteristiche, oppure aggiudicato ad un'azienda specializzata attraverso una procedura di gara pubblica;
il Comune attiva il servizio, ma non ha ruoli di intermediazione;
durata minima contratto Comune- società  aggiudicataria/affidataria = 3 anni".

Il materiale interessato dovrà  essere esclusivamente in matrice compatta e non friabile e in particolare:

"manufatti in cemento amianto di vario tipo in matrice compatta posti in opera che possono essere smontati senza frantumazione (es. canne fumarie, vasche) con peso complessivo non superiore a 450 Kg;
manufatti di vario tipo in matrice compatta non in opera (es. canne fumarie, vasche, mattonelle in vinilamianto ecc.) con peso complessivo non superiore a 450 Kg;
altri materiali contenenti amianto in matrice compatta (es. guanti, coperte, guarnizioni, sottopentole, phon, teli da stiro ecc.) con peso complessivo non superiore a 10 Kg".
Prevista infine l'estensione anche ai quantitativi piccoli, inferiori a 30m2 e 450 kg.