Sostanze chimiche â ambiente e salute
Bollettino di informazione Anno 8 – Numero 3 – Ottobre 2017
Sostanze chimiche – ambiente e salute
I nanomateriali sono sostanze chimiche con una dimensione che varia tra i 1 e 100 nanometri. Oggi se ne parla perché la nanotecnologia è entrata a far parte del linguaggio e della produzione industriale, ma in sé, come forma, entità , sono presenti in natura
I nanomateriali offrono nuove opportunità per l'innovazione in settori quali:
– ingegneria
– tecnologia dell'informazione e della comunicazione
– medicina e prodotti farmaceutici
– tessile
– chimico
– cosmetico
– alimentare
Attualmente nel Reach non esistono riferimenti diretti ai nanomateriali, ma in quanto sostanza chimica, sono soggetti a ogni norma prevista dal regolamento. L'Unione europea ha pubblicato il 18 ottobre 2011 la Raccomandazione sulla definizione di nanomateriale. Riferimenti ai nanomateriali sono contenuti nel Regolamento (UE) n.1169/2011 fornitura di informazioni sugli alimenti ai consumatori,” nel Regolamento (UE) n. 528/2012 messa a disposizione e mercato dei biocidi;” Regolamento (CE) n.1223/2009 sui prodotti cosmetici. La disciplina che si occupa della ricerca scientifica riguardante i rischi derivanti dai nanomateriali viene definita nanotossicologia, o eco-nanotossicologia se si riferisce all'ambiente. Gli ambiti di applicazione sono l'esposizione degli esseri viventi, dell'uomo e del consumatore, del lavoratore, quindi della biosfera, degli ecosistemi, i rischi nella catena alimentare.”
Valutazione del rischio per la salute umana Le criticità nel processo di valutazione del rischio dei nanomateriali sono legate all'incertezza su:
• rilevanza delle vie di esposizione
• sistemi di misura dell'esposizione
• meccanismi di traslocazione e possibilità di degradazione delle nanoparticelle all'interno del corpo umano
• meccanismi di tossicità .
L'es posizione umana può avvenire mediante inalazione, ingestione o attraverso la pelle. Ad oggi, gli effetti più importanti dei nanomateriali sono stati riscontrati sull'apparato respiratorio. Inoltre, i nanomateriali possono raggiungere, oltre ai polmoni, altri organi e tessuti, tra cui il fegato, i reni, il cuore, il cervello e i tessuti molli. La nanotossicologia riveste quindi un ruolo primario per la prevenzione dei rischi per la salute umana e per una completa e corretta informazione dei consumator.