Il LAVORO PROTEGGERE DAI SUOI RISCHI, ABILITARE AI SUOI VANTAGGI

Pier Alberto Bertazzi Università  degli Studi & Fondazione IRCCS Ca' Granda Clinica del Lavoro L. Devoto ‐ Ospedale Maggiore Policlinico Milano SIMLII 2015 ‐ Milano

Il LAVORO PROTEGGERE DAI SUOI RISCHI, ABILITARE AI SUOI VANTAGGI

SIMLII 2015 ‐ Milano Le sfide per il medico del lavoro

rischi_proteggere.pngIl lavoro corrisponde a una dimensione essenziale, originale degli esseri umani
L'uomo è comparso e si è distinto tra le specie viventi per la sua capacità  di manipolare in modo cosciente e creativo, e non solo istintivo, la realtà  intorno a sé, inaugurando un modo di vita e un'organizzazione sociale e culturale prima inusitati. Già  dalle prime testimonianze preistoriche appare evidente che il lavoro – anche nella sua manifestazione come “arte” – rappresenta per l'uomo e la donna uno strumento non solo di sopravvivenza, di sé e della società  cui appartengono, ma anche di appagamento di una profonda esigenza personale di espressione, creatività  e costruzione.
L'Homo habilis cominciò a fabbricare oltre 2 milioni d'anni fa' i primi utensili litici che sarebbero stati poi perfezionati (qualche centinaia di migliaia d'anni dopo) da Homo ergaster (lavoratore), fino alla comparsa – da un nucleo di popolazione ridotto ma capace di rapida diffusione e straordinaria mobilità  e adattabilità  – di Homo sapiens, l'essere umano moderno, che da oltre 40.000 anni ha cominciato a lasciare tracce (oggetti, arte, riti, incisioni,….) della “sua capacità  di pensiero simbolico, […] qualcosa di completamente nuovo, […] che non ha precedenti […] di cui le specie precorritrici non erano dotate”.
Oggi, al tempo della globalizzazione e dopo la rivoluzione informatica, tali pericoli sono più subdoli ma non meno reali di quelli delle epoche precedenti; e si aggiungono a quelli tradizionali.
Con l'affermarsi di nuove tecnologie, sono cambiati non solo gli strumenti, l'organizzazione e gli ambienti del lavoro ma, in qualche modo, la sua stessa natura, non più legata allo sforzo fisico, a un luogo stabile (es. smart work, 'lavoro agile'), a una professionalità  e competenza acquisite una volta per tutte e praticate in modo permanente.
I pericoli di questo 'nuovo' lavoro sono meno clamorosi che in passato, ma più pervasivi influenzando le prevalenti malattie croniche metabolico‐degenerative.
Le sfide per il medico del lavoro
– Garantire a chi lavora protezione dai rischi per la sicurezza e la salute che l'attività  lavorativa può comportare.
– Rendere l'esperienza del lavoro possibile anche in presenza di condizioni limitanti.
– Favorire/promuovere la salute attraverso l'esperienza del lavoro e le condizioni (ambientali, organizzative e relazionali) nelle quali si svolge.
Necessarie particolari competenze e una specifica formazione. Fatta salva l'autonomia professionale, il suo ruolo è all'interno del sistema aziendale (“«consulente globale”»).

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