le misure per la patrimonializzazione delle PMI

i decreti attuativi sul credito d'imposta e sul 'Fondo Patrimonio Pmi'

le misure per la patrimonializzazione delle PMI

PORTALE-CONSULENTI-news.pngSono operative le misure per la” patrimonializzazione delle PMI, introdotte dal Governo nel Decreto Rilancio, che hanno l'obiettivo di sostenere le imprese che necessitano di un aumento di capitale per fronteggiare le difficoltà  determinate in questi mesi dall'emergenza Covid.

Nel corso di un evento di presentazione svoltosi oggi al Ministero dell'Economia e delle Finanze con i Ministri Roberto” Gualtieri” e Stefano” Patuanelli, e l'Amministratore delegato di Invitalia Domenico” Arcuri, è stato firmato il decreto attuativo del programma denominato “Pari Passu”, che prevede incentivi sotto forma di credito d'imposta per gli aumenti di capitale effettuati dalle imprese, e istituito il “Fondo Patrimonio PMI” per il co-investimento da parte dello Stato, che potrà  contare su una dotazione iniziale di 4 miliardi e che verrà  gestito da Invitalia.

“Oggi presentiamo un insieme di strumenti per sostenere le PMI e quindi rafforzare il sistema industriale e produttivo del Paese nella loro patrimonializzazione”, ha dichiarato il Ministro” Patuanelli.” “Il decreto Rilancio ha, infatti, introdotto una serie di importanti misure a supporto delle imprese, proprio con l'obiettivo di tutelare e rafforzare il nostro sistema produttivo, duramente colpito nel corso del periodo di emergenza”.

Le misure sono destinate a società  di capitali o cooperative (ad esclusione di quelle che operano nei settori bancario, finanziario e assicurativo) che abbiano sede legale in Italia, con ricavi compresi fra 5 e 50 milioni di euro, e che abbiano subito una riduzione complessiva dei ricavi nei mesi di marzo e aprile 2020 pari ad almeno il 33% rispetto al medesimo periodo dell'anno precedente e che per questo motivo abbiano deliberato ed eseguito un aumento di capitale, dopo l'entrata in vigore del decreto Rilancio, il 19 maggio 2020, ed entro il 31 dicembre 2020.

Il” 'Fondo Patrimonio Pmi'” potrà  sottoscrivere obbligazioni o titoli di debito di imprese con ricavi superiori a 10 milioni che effettuano un aumento di capitale non inferiore ai 250.000 euro.

Il decreto attuativo sul 'Fondo Patrimonio Pmi', firmato una volta conclusa positivamente l'interlocuzione con la Commissione Europea, specifica le condizioni e i termini degli strumenti finanziari subordinati che potranno essere sottoscritti a valere sul Fondo stesso. Gli strumenti finanziari subordinati sono remunerati ad un tasso agevolato e non è prevista una valutazione del merito di credito per l'accesso alla misura.

Il finanziamento deve essere destinato ad investimenti, capitale circolante e costi del personale. Vengono incentivati gli investimenti finalizzati alla” sostenibilità  ambientale” o all'innovazione tecnologica, oltre che a fronte del mantenimento dei” livelli occupazionali, attraverso una riduzione del valore di rimborso. A salvaguardia delle risorse pubbliche sono previsti obblighi informativi e il monitoraggio sull'andamento delle imprese beneficiarie.

Tra i principali benefici attesi da questa misura ci sono il” rafforzamento della struttura patrimoniale delle Pmi, grazie all'apporto dei capitali privati e all'effetto amplificativo del prestito statale, l'immediata liquidità  disponibile per le aziende e una maggiore facilità  di accesso al credito bancario.

È previsto un processo di richiesta ed erogazione semplice e rapido, gestito da” Invitalia, che ha pubblicato a partire dalle ore 12 del 16 settembre, sul proprio sito Internet il modello per la presentazione della domanda e la restante documentazione richiesta ai fini dell'accesso alla misura.

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