Il Piano Transizione 4.0

Credito d'imposta formazione 4.0, ricerca, sviluppo, innovazione e design

Il Piano Transizione 4.0

credito impostaIl Piano Transizione 4.0 è la nuova politica industriale del Paese, più inclusiva e attenta alla sostenibilità .
In particolare, il Piano prevede una maggiore attenzione all'innovazione, agli investimenti green e per le attività  di design e ideazione estetica.

Le principali azioni
  • Credito d'imposta per investimenti in beni strumentali
  • Supportare e incentivare le imprese che investono in beni strumentali nuovi, materiali e immateriali, funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi destinati a strutture produttive ubicate nel territorio dello Stato.” 
  • Credito d'imposta ricerca, sviluppo, innovazione e design
  • Stimolare la spesa privata in Ricerca, Sviluppo e Innovazione tecnologica per sostenere la competitività  delle imprese e favorire i processi di transizione digitale e nell'ambito dell'economia circolare e della sostenibilità  ambientale.” 
  • Credito d'imposta formazione 4.0
  • Stimolare gli investimenti delle imprese nella formazione del personale sulle materie aventi ad oggetto le tecnologie rilevanti per la trasformazione tecnologica e digitale delle imprese.

E' stato registrato dalla Corte dei Conti ed è in corso di pubblicazione in Gazzetta ufficiale il decreto attuativo del Piano Transizione 4.0 firmato dal Ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli.

Il decreto disciplina le numerose novità  introdotte nella legge di bilancio 2020 per incentivare e supportare la competitività  delle nostre imprese e valorizzare il Made in Italy. L'obiettivo del Piano Transizione 4.0 è quello di avviare una nuova politica industriale del Paese che sia in grado di sostenere una veloce ripresa dell'economia dopo l'emergenza Covid.

Con il Piano saranno, infatti, mobilitati 7 miliardi di euro di risorse per le imprese che maggiormente punteranno sull'innovazione, gli investimenti green, in ricerca e sviluppo, in attività  di design e innovazione estetica, sulla formazione 4.0. Si tratta di ambiti nei quali sarà  sempre più fondamentale investire nei prossimi anni per favorire il processo di transizione digitale del nostro sistema produttivo, anche nell'ambito dell'economia circolare e della sostenibilità  ambientale, e accrescere le competenze tecnologiche dei lavoratori.

Il decreto, oltre a consentire alle imprese di condurre gli investimenti in corso e di programmare quelli successivi con maggiori certezze sul piano operativo e interpretativo, definisce le modalità  attuative del nuovo credito d'imposta per il periodo successivo al 31 dicembre 2019.” 
Si definiscono in particolare i criteri tecnici per la classificazione delle attività  di ricerca e sviluppo, di innovazione tecnologica e di design e innovazione estetica ammissibili al credito d'imposta, nonché l'individuazione, nell'ambito delle attività  di innovazione tecnologica, degli obiettivi di innovazione digitale 4.0 e di transizione ecologica rilevanti per la maggiorazione dell'aliquota del credito d'imposta.” 
Sono inoltre individuati i criteri per la determinazione e l'imputazione temporale delle spese ammissibili e in materia di oneri documentali.
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