Presentato il nuovo piano amianto Regione Emilia romagna

Oltre 3 milioni per il 2018

Presentato il nuovo piano amianto Regione Emilia Romagna

Oltre 3 milioni per il 2018La costruzione di archivi di lavoratori attualmente o precedentemente esposti all'amianto. Un ulteriore rafforzamento dell'attività  di vigilanza e controllo. La presa in carico “globale” dei pazienti affetti da mesotelioma, per fornire la migliore assistenza sia in ospedale che sul territorio garantendo anche il supporto medico-legale e psicologico. La definizione di procedure uniformi regionali di riferimento per la rimozione e lo smaltimento di piccole quantità  di materiale contente amianto in matrice compatta da parte dei privati cittadini. Sono solo alcune delle novità  del nuovo Piano Amianto della Regione Emilia-Romagna, presentato oggi in viale Aldo Moro nel corso di una conferenza stampa in cui è anche stata annunciata la disponibilità  di risorse regionali per oltre 3 milioni di euro nel 2018. Inoltre, è proprio di questi giorni l'annuncio, dato dal ministro Galletti, che le Officine Grandi Riparazioni di Bologna saranno individuate, con la legge Finanziaria 2018, come 41esimo Sito di interesse nazionale, a cui il ministero destinerà  per il prossimo anno 1 milione di euro. In Emilia-Romagna sarà  il secondo Sin: si aggiunge infatti a quello di Fidenza già  destinatario, nel corso di questa legislatura regionale, di 4 milioni di euro per la bonifica.

Tra le azioni previste, la “sistematizzazione” di archivi regionali informatizzati dei lavoratori esposti ed ex esposti, il miglioramento dei processi di acquisizione delle informazioni sulla diffusione di amianto nelle condotte degli acquedotti, il consolidamento della capacità  d'analisi dei laboratori. Per effettuare le bonifiche e i controlli secondo criteri di priorità , in raccordo con gli altri enti coinvolti, il Piano vuole approfondire le più efficaci modalità  di mappatura e promuovere procedure semplificate fra i diversi enti pubblici per gestire le segnalazioni per presenza di amianto. Non solo: si punta a favorire sistemi più veloci per la rimozione e lo smaltimento di piccole quantità  di amianto in matrice compatta da parte dei privati cittadini; attualmente questa tipologia di raccolta è già  presente circa nell'80% dei Comuni e gratuita nel 50%.”  Per tutelare ancora di più i lavoratori che sono esposti – o che sono stati esposti -all'amianto, il Piano prevede la costruzione di un programma regionale di assistenza, informativa e sanitaria, dedicata ai lavoratori ex esposti ad amianto nei Dipartimenti di Sanità  Pubblica delle Aziende Usl, e l'istituzione di una rete regionale per la presa in carico dei pazienti affetti da mesotelioma pleurico. Il Piano, inoltre, vuole migliorare la qualità  della cura di questi pazienti attraverso la messa a punto di un modello che consenta la presa in carico globale, in grado di fornire la migliore assistenza sia in ospedale che sul territorio garantendo anche il supporto medico-legale e psicologico. Per consentire unapproccio trasversalefra i settori ambiente, salute e lavoro, e la cooperazione tra i diversi soggetti coinvolti, sono”  previsti l'istituzione di una Cabina di regia, con funzioni di indirizzo e monitoraggio dell'applicazione del Piano, e di un Gruppo tecnico regionale, che si avvarrà  di Gruppi di lavoro tematici, composti da esperti di diversa professionalità , con il compito di supportare la realizzazione e lo sviluppo del Piano Amianto nel tempo, anche in relazione alle mutate condizioni di contesto e alle esigenze della popolazione.


Scuole di ogni ordine e grado, ospedali e case di cura, impianti sportivi, grande distribuzione commerciale, istituti penitenziari, cinema, teatri, sale convegni, biblioteche, luoghi di culto. Sono 1.198 i siti (pubblici o privati aperti al pubblico accesso) mappati, dove l'amianto (sia friabile che compatto) è stato totalmente rimosso in oltre il 70% dei casi (894); i rimanenti 300 circa sono per la maggior parte parzialmente bonificati e comunque sotto controlloe in sicurezza. Questo, in sintesi, il bilancio al 31 dicembre 2016 dell'attività  di bonifica per rimozione completa del materiale contenente amianto in Emilia-Romagna. La Regione infatti, con un'apposita delibera (la n. 1302 del 5 luglio 2004), ha approvato il progetto “Mappatura delle zone del territorio regionale interessate dalla presenza di amianto”. Già  prima, con il Censimento dell'amianto friabile nell'ambito del precedente Piano regionale del 1996, erano stati individuati 1.889 edifici privati o di interesse pubblico e 2.540 edifici aziendali con materiali contenenti amianto in matrice friabile, bonificati negli anni successivi

fonte regione emilia romagna

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