Linea guida per il monitoraggio delle sostanze prioritarie

D.Lgs. 172 2015 ISPRA Manuali e linee guida

Linea guida per il monitoraggio delle sostanze prioritarie

Linea guida per il monitoraggio delle sostanze prioritarieLa linea guida per il monitoraggio delle sostanze prioritarie è stata redatta in ottemperanza al Decreto Legislativo 13 ottobre 2015, n. 172 Art. 78 – undecies, comma g che richiede agli istituti scientifici nazionali di riferimento di definire: criteri e informazioni pratiche, necessarie all'utilizzo di taxa di biota alternativi ai fini della classificazione dei corpi idrici; criteri fisico-chimici per valutare la concentrazione di piombo e nichel in base alla biodisponibilità  sito-specifica nelle acque interne.

ISPRA Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale.” La presente linea guida è divisa in due parti :
PARTE I: Criteri per il monitoraggio delle sostanze prioritarie nel biota
PARTE II: Criteri fisico – chimi ci per valutare la concentrazione di piombo e nichel in base alla biodisponibilità  sito – specifica nelle acque interne Ognuna delle due parti risponde all' obiettivo richiesto dalla normativa , in particolare :
“· stabilire i criteri per l'utilizzo di taxa di biota alternativi ai fini della classificazione
“· definire i criteri fisico – chimici per valutare la concentrazione di piombo e nichel in base alla biodisponibilità  sito – specifica nelle acque interne
Ciascuna di queste due parti sarà  preceduta da alcune considerazioni di carattere generali sulla problematica in oggetto, seguite dalla presentazione di informazioni pratiche e proposte operative. La presente linea guida potrà  essere soggetta a revisione nel momento in cui si renderanno disponibili nuovi dati o informazioni utili all'implementazione della suddetta normativa.
La strategia di monitoraggio per il biota per un determinato corpo idrico deve includere: la selezione dei siti, la selezione delle specie rappresentative per un o specifico corpo idrico, il periodo di campionamento, la frequenza di monitoraggio e la definizione di un modello per la registrazione e archiviazione dei dati raccolti. Per questo ultimo punto nell'Allegato 1 si forniscono due schede per il rilevamento d elle informazioni stazionali e delle variabili biologiche. Le informazioni da registrare sono armonizzate con quelle richieste per il monitoraggio dello stato ecologico, consentendo, nel tempo, di costruire un set omogeneo e confrontabile di informazioni sia a livello regionale che nazionale. La naturale variabilità  nell'ambito dei campioni di organismi acquatici deve essere ridotta attraverso un'appropriata progettazione del campionamento tenendo conto di differenze nell'età , sesso, taglia, stato di maturità  sessuale e periodo riproduttivo, poiché tutti questi fattori possono influenzare i livelli di concentrazione dei contaminanti. Il campionamento del biota dovrebbe avvenire quando, ad esempio specie ittiche o molluschi, sono in una fase fisiologicamente stabile e fuori dal loro periodo di deposizione.
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