La sicurezza sul lavoro è una priorità  e costituisce il banco di prova dell’efficienza di un Paese

Anmil in occasione della giornata nazionale delle vittime sul lavoro

“La sicurezza sul lavoro è una priorità  e costituisce il banco di prova dell'efficienza di un Paese. Sul tema non è accettabile alcun calo di attenzione da parte delle istituzioni e delle forze sociali”. Lo scrive il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio all'Anmil in occasione della giornata nazionale delle vittime sul lavoro.

giornata nazionale delle vittime sul lavoro“Qualsiasi incidente sul lavoro – aggiunge – è infatti intollerabile, e anche una sola vittima infligge al corpo sociale una ferita non rimarginabile”. Tema essenziale per la prevenzione è l'effettività  delle norme “Un Paese moderno si misura anche dalla capacità  di creare e conservare ambienti di lavoro sicuri: morire sul lavoro, ammalarsi per una causa professionale o restare invalidi o mutilati a seguito di un infortunio sul lavoro non è accettabile in un contesto industriale avanzato”, scrive il presidente della Repubblica. “Giornate come questa nel ricordare le vittime degli incidenti sul lavoro, forniscono l'occasione di riflettere su un dramma che non vede fine”, e contribuiscono “a diffondere quella cultura della prevenzione che è la base per la creazione di condizioni di lavoro che prevengano rischi e incidenti”. “Un tema essenziale in questo senso – prosegue Mattarella – è quello dell'effettività  delle norme. Non è sufficiente dotarsi di una legislazione sofisticata, occorre altresì che essa venga concretamente attuata, anche nella disciplina di dettaglio”. Mattarella si rivolge quindi alle autorità  presenti al convegno Anmil di Venezia, per un invitarle ad adoperarsi “affinche' vuoti di legislazione non si traducano in assenze di tutele per i lavoratori e in incertezze applicative per i datori di lavoro”. “L'attuazione dei provvedimenti sulla sicurezza sul lavoro, a partire da quelli che discendono dal testo unico promulgato nel 2008 – conclude – deve assumere un significato prioritario”.

Ricordiamo che, calano gli infortuni sul lavoro nel 2015 ma, dopo un decennio, tornano ad aumentare i morti. In totale, riferisce l'Inail, l'anno scorso si sono avute 632.665 denunce, con una riduzione del 3,9% rispetto al 2014. Le denunce di infortunio mortale sono state invece 1.172, contro le 1.009 di un anno prima.
I settori più a rischio Il maggior incremento di denunce si è registrato nei settori fabbricazione dei macchinari (da 4 a 15), costruzioni (da 106 a 132), trasporto e magazzinaggio (da 74 a 91) attività  dei servizi di alloggio e ristorazione.
Se dovesse proseguira la tendenza al rialzo degli infortuni sul lavoro, “dopo un decennio ininterrotto di contrazione delle morti sul lavoro, l'anno in corso vedrà  segnare una preoccupante inversione nell'andamento del fenomeno come non si verificava dal 2006”. Lo ha affermato il presidente Anmil Franco Bettoni che ha anche sottolineato come gli infortuni sul lavoro restano “un'emergenza”. Nei primi 8 mesi di questàanno infatti le denunce di infortuni mortali arrivate all'Inail sono sono aumentate, 752 contro le 652 dello stesso periodo del 2014 (+15%), secondo i dati dell'Anmil.

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