DPI radiazione X per uso medico-diagnostico

Pubblicazione INAIL luglio 2016 Dipartimento di medicina, epidemiologia, igiene del lavoro ed ambientale

DPI radiazione X per uso medico-diagnostico

DPI XProposta di procedura per la gestione dei dispositivi di protezione individuale dalla radiazione X per uso medico-diagnostico: camici e collari per la protezione del lavoratore

La base normativa vigente in materia di radioprotezione è stata oggetto, in questi ultimi decenni, di progressive evoluzioni, finalizzate all'aumento del livello di prevenzione e protezione dal rischio professionale per i lavoratori esposti alle radiazioni ionizzanti. La codifica di molti degli aspetti operativi di radioprotezione risulta oramai particolarmente consolidata, ed il ruolo stesso di coloro che sono esperti qualificati, ed hanno quindi responsabilità  in merito alla sorveglianza fisica delle sorgenti di radiazioni ionizzanti, risulta per lo più definito in modo chiaro, univoco e privo di ambiguità . Nonostante quanto testé introdotto, può succedere che – in quanto a casistica – non sia così trascurabile che una buona strategia radioprotezionistica non produca una riduzione ottimale del fattore di rischio. Uno degli aspetti che più frequentemente contribuisce a questo discordante scenario è la modalità  di gestione dei dispositivi di protezione individuale (DPI), in ciò intendendosi tutti i livelli interessati: acquisto, conservazione, utilizzo, valutazione in itinere del grado di efficienza, smaltimento e ricambio. Strutturare un sistema prevenzionistico aziendale che persegua gli obiettivi della normativa in materia di radioprotezione, codificando gli aspetti sopra elencati, risulta di fondamentale importanza in quanto fornisce al datore di lavoro (DL) gli strumenti necessari per il controllo e la verifica del rispetto, da parte del lavoratore, delle direttive impartite, nonché consente di operare sempre nel pieno rispetto degli standard definiti dal d.lgs. 81/2008 e s.m.i. in materia di tutela e sicurezza sui luoghi di lavoro. Lo stesso, infine, garantisce un sicuro risparmio in termini di risorse economiche dell'azienda, una riduzione degli sprechi dei DPI in uso ed un approvvigionamento più contiguo alle reali necessità  dell'azienda. Risulta, quindi, fondamentale per il DL dotarsi di una procedura di gestione, in particolare dei camici anti radiazioni X, i quali rappresentano l'oggetto specifico della presente trattazione, al fine di regolare il comportamento delle figure coinvolte nelle attività  di valutazione dei rischi, supportandoli nelle fasi di identificazione, distribuzione e gestione dei dispositivi nonché nel controllo del loro corretto impiego. L'auspicio degli autori è quello di riuscire a fornire all'utenza, attraverso il presente documento, un contributo che possa rivelarsi quale valore aggiunto reale, nella convinzione che la sicurezza non debba essere percepita come un ostacolo da superare per lo svolgimento della propria attività  ma, piuttosto, come parte integrante di una strategia propedeutica allo svolgimento dell'attività  stessa, utile, se correttamente perseguita, a facilitarne l'intera gestione. L'obiettivo della presente pubblicazione è quello di trasmettere non solo conoscenze tecniche e procedure operative, ma anche una conoscenza di più ampio spettro, indirizzandosi a tutti i soggetti direttamente e indirettamente coinvolti nella gestione e nell'utilizzo dei DPI ai fini radioprotezionistici. È auspicabile, inoltre, che le indicazioni ivi riportate possano essere di ausilio ai dipartimenti di prevenzione delle aziende sanitarie PREMESSA locali, i quali, in sinergia con l'INAIL, svolgono, ai sensi dell'art.9 comma 6 lettera i) del d.lgs. 81/2008 e s.m.i. quelle attività  di vigilanza e di controllo sulle quali l'INAIL intende perpetuare e rinnovare, anche con questo documento, il proprio impegno, al fine di vedere sempre garantita, sull'intero territorio nazionale, una uniforme e univoca applicazione degli standard di sicurezza normativamente vigenti.

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