La gestione del rischio clinico
Costituire un sistema di competenze integrate per migliorare la sicurezza in chemioterapia
La gestione del rischio clinico
La gestione del rischio clinico in sanità (clinical risk management) rappresenta l'insieme di varie azioni messe in atto per migliorare la qualità delle prestazioni sanitarie e garantire la sicurezza dei pazienti, sicurezza, tra l'altro, basata sull'apprendere dall'errore. Solo una gestione integrata del rischio può portare a cambiamenti nella pratica clinica, promuovere la crescita di una cultura della salute più attenta e vicina al paziente ed agli operatori, contribuire indirettamente ad una diminuzione dei costi delle prestazioni ed, infine, favorire la destinazione di risorse su interventi tesi a sviluppare organizzazioni e strutture sanitarie sicure ed efficienti.
Un'efficace gestione del rischio clinico passa necessariamente attraverso la comprensione del problema e per tale ragione è opportuno partire da una possibile definizione di rischio. Il rischio clinico può essere definito come la possibilità che un paziente sia vittima di un evento avverso, cioè subisca un qualsiasi danno o disagio, imputabile, anche se in modo involontario, alle cure mediche prestate durante il periodo di degenza.
Il sistema sanitario è un sistema complesso quindi l'errore e la possibilità di incidente non sono eliminabili ma devono essere attuati tutti gli interventi possibili perché siano, perlomeno, controllabili.
Le azioni in atto del Ministero della Salute
- Il governo del rischio clinico – Affrontare la sicurezza dei pazienti in un'ottica di miglioramento della qualità globale del sistema sanitario. Per questo è stato già istituito nel mese di dicembre 2006 il “Centro di riferimento nazionale sulla sicurezza dei pazienti”
- Monitoraggio e analisi degli eventi avversi – Attivazione del “Sistema informativo per il monitoraggio degli errori in sanità ” (SIMES).
- Raccomandazioni – Fornire indicazioni per prevenire il verificarsi di eventi avversi
- Coinvolgimento dei cittadini, pazienti ed utenti – Rendere cittadini e pazienti protagonisti della propria salute e dei propri percorsi assistenziali
- Aspetti medico-legali ed assicurativi – Una nuova legge per la responsabilità professionale e per l'assicurazione obbligatoria di Asl e Ospedali
Pubblichiamo un documento per costituire un sistema di competenze integrate per migliorare la sicurezza in chemioterapia. Il Manuale è il prodotto dal progetto di ricerca finalizzata “The validation of Safety Walk Round as a” risk” assessment” tool” in” an” Italian” clinical” setting:” the” hematoncologic” area”” che” prevedeva” la sperimentazione” dello” strumento” del” Safety” Walk” Round” presso” alcune” strutture” sanitarie.” Nel progetto si è fatto riferimento ed applicato il modello di Safety Walk Round introdotto da Frankel nel 2003 per le strutture accreditate Joint Commission, che prevede interviste strutturate basate su una serie di domande, sia chiuse che aperte, e la tassonomia delle criticità rilevate secondo i fattori contribuenti di Vincent. Sulla” scorta” delle” informazioni” acquisite” si” possono” identificare” e” valutare” le” vulnerabilità ” del sistema” ed” introdurre” misure” preventive” per” migliorare” la” sicurezza” del” paziente,” alcune direttamente nelle unità operative, altre invece a livelli dirigenziali superiori.
L'accordo avrà durata triennale. Gli interventi previsti dall'intesa includono l'attuazione e lo sviluppo, su scala nazionale, di un modello sistemico di gestione del rischio nelle aziende sanitarie sviluppato da Federsanità e l'organizzazione della raccolta e della gestione dei dati in materia sanitaria e rischio clinico. Ridurre il rischio clinico e le pratiche di medicina difensiva, rendendo più sicuri i percorsi organizzativi e gestionali delle strutture sanitarie ed ospedaliere. E' la finalità del protocollo d'intesa appena siglato tra Federsanità Anci, il Sindacato italiano specialisti in medicina legale e delle assicurazioni (Sismla) e la Società italiana degli healthcare risk managers (Sihrma). Una delle prime azioni dell'accordo, che avrà una durata triennale, sarà l'attuazione e lo sviluppo, su scala nazionale, di un modello sistemico di gestione del rischio nelle aziende sanitarie sviluppato da Federsanità Anci, nato dalla sperimentazione in 92 strutture ospedaliere. La metodologia, spiega una nota della Federazione, è quella di una governance diffusa, secondo una logica trasversale per processi, gestita da un gruppo di dipendenti della struttura sanitaria (facilitatori) formati ad hoc. “a dinamicità del modello – ha commentato Angelo Lino Del Favero, presidente di Federsanità – ha il duplice vantaggio di migliorare se stesso continuamente, sulla base delle esperienze del settore, e di adattarsi alle diverse realtà organizzative. Il fine è l'eliminazione del rischio organizzativo, attraverso un sistema strutturato e diffuso di audit, sulla base dell'analisi della “foto del rischio” di partenza”.