RELAZIONE INTRODUTTIVA AL REGOLAMENTO MEZZI AEREI A PILOTAGGIO REMOTO

ENAC Il nuovo regolamento per i droni

RELAZIONE INTRODUTTIVA AL REGOLAMENTO MEZZI AEREI A PILOTAGGIO REMOTO

droniTra le novità  che hanno maggiormente caratterizzato il settore dell'aviazione civile negli ultimi anni, un posto di assoluto riguardo è certamente da attribuire agli aeromobili a pilotaggio remoto, sia per la notevole diffusione del loro impiego sia per la valenza che essi possono avere sullo sviluppo di nuove ed innovative attività  economiche.

La rilevanza del fenomeno è stata riconosciuta anche dalla Commissione Europea che con la Comunicazione 8 aprile 2014 ha assunto forti impegni per il sostegno allo sviluppo di questo settore, evidenziando il beneficio che ogni singolo paese può derivare da esso sia in termini di sviluppo economico sia per l'impatto positivo sui livelli occupazionali, in particolare sottolineando la qualità  dell'occupazione connessa all'impiego dei SAPR.

I mezzi a pilotaggio remoto costituiscono oggi una forte innovazione nello scenario dell'aviazione civile e pongono notevoli sfide al sistema regolatorio, nell'individuazione di regole adeguate a fornire da un lato le necessarie garanzie di sicurezza ai cittadini che si servono del trasporto aereo ed ai cittadini sorvolati e dall 'altro certezze nell'uso di tali mezzi per gli operatori economici che intendono farne uso.

La singolarità  di tale settore e te sostanziali differenze che caratterizzano lo scenario operativo, dalle attività  svolte con piccoli APR in spazi contenuti ed in continua vista, con voli brevi con basso pay Joad, alle missioni di APR ad elevata tecnologia che operano su grandi distanze, con voli di lunga durata ed in spazi aerei condivisi con gli aeromobili con pilota a bordo, rendono necessario lo sviluppo di una ampia e differenziata gamma di risposte. E' quindi necessario elaborare concetti operativi (concept of operations) dedicati , a fronte dei quali definire il set di requisiti differenziati attraverso i quali conseguire livelli dì sicurezza appropriati alla esposizione al rischio associato allo specifico “·concepl of operations”·.

In tal senso il Regolamento intende fornire le risposte alte tematiche sottese alto sviluppo delle attività  condotte con APR, proponendo un approccio bilanciato ai temi della sicurezza che tenga conto delle caratteristiche tecniche ed operative dei sistemi a pilotaggio remoto, delle modalità  di occupazione dello spazio aereo, del contributo conferito dalla capacità  di gestione dell'operatore e dalla qualificazione dei piloti di tali mezzi.

Per cogliere al meglio gli orientamenti sopra indicati e fornire una disciplina delle operazioni flessibile, semplice ed efficace, mirata quindi a regolare secondo le effettive necessità , il regolamento introduce una classificazione per peso cui fa anche seguito una differenziazione sulla criticità  delle operazioni specializzate. Vengono definite due classi di APR con un limite di peso fissato a 25 kg, in linea con similari scelte fatte da altre Autorità  dell'aviazione civile europee e dalla Aeronautica Militare che fissa attualmente a 20 kg detto limite. La seconda importante differenziazione si basa invece su aspetti operativi legati alla capacità  del pilota di avere o meno in vista l'APR, operazioni VLOS o BLOS.

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