Mappatura dell’amianto nelle scuole

La presenza dei materiali contenenti amianto nelle scuole della Regione Lazio.

Mappatura dell'amianto nelle scuole

Pubblicazione realizzata da INAIL Dipartimento di Medicina, Epidemiologia, Igiene del Lavoro ed Ambientale 2015

amianto scuoleL'amianto (dal greco amiantos ovvero immacolato, incorruttibile), detto anche asbesto (dal greco asbestos ovvero indistruttibile) è un termine generico, commerciale, che raggruppa un insieme di minerali appartenenti alla serie degli anfiboli e dei serpentini, chimicamente costituiti da silicati idrati di calcio e magnesio.
Appartiene al gruppo morfologico del serpentino l'amianto crisotilo, presente in molti manufatti commerciali; è detto anche amianto bianco e da solo costituisce il 95% dell'amianto estratto a livello mondiale.
A livello mondiale, il maggiore impiego industriale dell'amianto è stato in combinazione con il cemento, per la realizzazione di una grande varietà  di prodotti, come condutture, lastre piane e corrugate. Altri impieghi significativi dell'amianto sono stati la realizzazione di prodotti a base di asfalto o vinile per la pavimentazione, prodotti isolanti per le condutture e le caldaie, feltri per la costruzione di tetti, tessuti speciali, materiali di attrito, prodotti antincendio spruzzati ed isolanti elettrici. Malgrado la normativa italiana abbia proibito nel 1992 la vendita e la produzione dell'amianto e dei materiali che lo contengono, il rischio di esposizione a tale minerale permane tuttora e, anche in molti edifici pubblici, sono ancora installati materiali contenenti amianto. Ciò non implica che tutti gli edifici contenenti amianto siano inquinati da fibre, anche perché nella maggioranza dei casi si tratta di materiali contenenti amianto con matrice compatta, unanimemente considerati meno pericolosi poiché non rilasciano facilmente le fibre in aria se non disturbati con attrezzi meccanici.
L'Istituto Nazionale per l'Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro (INAIL), in attuazione della delibera del Consiglio di Indirizzo e Vigilanza n.13/2011, ha approvato e finanziato, con determina n. 52/2012, il progetto “Sistemi di prevenzione e monitoraggio in esposizione atipica di amianto e materiali sostitutivi: ambiente scolastico” proposto dal Dipartimento di Medicina, Epidemiologia, Igiene del Lavoro ed Ambientale nell'ambito della tematica “Emersione e prevenzione dell'esposizione in settori non tradizionali”. Il Dipartimento di Medicina, Epidemiologia, Igiene del Lavoro ed Ambientale, in qualità  di responsabile scientifico del progetto, e la Consulenza Tecnica Accertamento Rischi e Prevenzione dell'INAIL, in collaborazione con il Centro Regionale Amianto (CRA) della Regione Lazio (AUSL Viterbo) e l'Istituto Superiore di Sanità  (ISS), hanno avviato, a partire da giugno 2012, un sistema di monitoraggio con l'obiettivo di realizzare la mappatura dei materiali contenenti amianto presenti negli edifici scolastici nel territorio della Regione Lazio.
È stata data la priorità  alle scuole in quanto gli studenti hanno una serie di aspetti che ne rendono peculiare l'esposizione. I ragazzi si caratterizzano infatti sia per fattori fisiologici, quale una maggiore attività  biologica, sia comportamentali quale l'assenza della percezione del pericolo, che contribuiscono ad aumentare il rischio di effetti nocivi sulla loro salute, rispetto a quelli della popolazione adulta.
Il progetto nasce con l'obiettivo di fornire una descrizione dello stato attuale delle nostre scuole, individuando la presenza di materiali contenenti amianto ancora in opera. In questo senso, il lavoro svolto ha permesso di ottenere una prima valutazione relativamente alla conoscenza dei materiali contenenti amianto ancora installati negli istituti scolatici della Regione Lazio. Allo stesso tempo, l'analisi dei dati forniti (es: anno di costruzione della scuola, numero di studenti presenti e tipologia dei materiali contenenti amianto) ha consentito di identificare alcune situazioni critiche, nei confronti delle quali sono state attivate azioni di controllo e gestione del rischio per il personale scolastico e per gli stessi studenti.
Il gruppo di lavoro INAIL – AUSL Viterbo – ISS ha fornito, per tutta la durata del progetto ai Dirigenti scolastici che hanno aderito all'iniziativa, l'assistenza ed il supporto tecnico necessario, laddove non si era ancora proceduto ad una attenta ricognizione e valutazione dei materiali sospetti.

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