Qualità  dell’ambiente urbano

Qualità  dell'aria nel Rapporto 2015 ARPAT

Qualità  dell'ambiente urbano

I livelli di ozono continuano invece ad oscillare di anno in anno soprattutto in dipendenza di fattori meteorologici relativi alla stagione estiva, restando ben al di sopra degli obiettivi dettati dalle direttive europee. I limiti di legge di benzene, arsenico, cadmio e nichel (riferiti alla media annuale) sono rispettati in tutti i casi come accade ormai da alcuni anni. Per il PM2,5 fa eccezione solo l'agglomerato di Milano, mentre per il benzo(a)pirene si registrano superamenti del valore obiettivo anche a Torino, Bolzano e Terni.I dati su inquinamento atmosferico, diffusione dei pollini ed esposizione al radon sulla base dell'XI Rapporto su Qualità  dell'ambiente urbano, realizzato dal Sistema Nazionale per la Protezione dell'Ambiente che presenta i dati relativi alle principali tematiche ambientali in 85 città  italiane. Qualità  dell'aria nel Rapporto 2015 Qualità  dell'ambiente urbano
Nelle città  prese in esame si registra anche nel 2014 una significativa distanza dagli obiettivi di risanamento della qualità  dell'aria previsti dalla normativa. In generale si osserva comunque un miglioramento della qualità  dell'aria, rispetto agli anni precedenti.
Queste sono alcune delle informazioni che emergono dal capitolo Qualità  dell'aria, che analizza gli indicatori relativi a qualità  dell'aria, esposizione della popolazione agli inquinanti atmosferici outdoor, pollini e spore aerodispersi e radon.
Il capitolo si inserisce nell'XI Rapporto sulla qualità  dell'ambiente urbano, frutto del lavoro dell'intero Sistema Nazionale per la Protezione dell'Ambiente (ISPRA/ARPA/APPA) e della collaborazione con Enti e Istituti di livello nazionale. Nell'edizione 2015 i dati delle principali tematiche ambientali sono riferiti a 85 Comuni capoluogo di provincia, con popolazione superiore ai 40.000 abitanti, e a tutti i capoluoghi di regione.
Qualità  dell'aria
Nel 2014 per il PM10 si registrano superamenti del valore limite giornaliero in 30 aree urbane: di queste, Benevento è la sola a superare contemporaneamente sia il valore limite annuale che quello giornaliero in almeno una delle stazioni di monitoraggio. Nelle altre 29 città  è stato superato solo il valore limite giornaliero: si tratta della quasi totalità  delle città  del bacino padano e alcune città  di grandi e medie dimensione del Centro, Sud e Isole (Terni, Roma, Pescara, Napoli, Caserta, Avellino, Palermo, Siracusa e Cagliari).
Nel 2014 il contemporaneo superamento del valore limite annuale e del valore limite orario per il biossido di azoto in almeno una delle stazioni di monitoraggio della città  è stato registrato nell'agglomerato di Milano. Il valore limite annuale, ma non quello orario, è stato superato in almeno una delle stazioni di monitoraggio in 20 aree urbane distribuite al Nord, Centro, Sud e Isole.

Qualità  dell'ambiente urbanoQualità  dell'ambiente urbano

I livelli di ozono continuano invece ad oscillare di anno in anno soprattutto in dipendenza di fattori meteorologici relativi alla stagione estiva, restando ben al di sopra degli obiettivi dettati dalle direttive europee. I limiti di legge di benzene, arsenico, cadmio e nichel (riferiti alla media annuale) sono rispettati in tutti i casi come accade ormai da alcuni anni. Per il PM2,5 fa eccezione solo l'agglomerato di Milano, mentre per il benzo(a)pirene si registrano superamenti del valore obiettivo anche a Torino, Bolzano e Terni….

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