Linee guida regionali patologie muscolo scheletriche

Decreto n. 7661 del 23 09 2015 Regione Lombardia

Linee guida regionali per la prevenzione delle patologie muscolo scheletriche connesse con movimenti e sforzi ripetuti degli arti superiori

Linee guida regionali patologie muscolo scheletriche1-”  Introduzione E Scopo
2 – Brevi Riferimenti Normativi
3 – Le Patologie Di Interesse Invariato
4 – Il Campo Di Applicazione
5 – L'identificazione Dei Lavori Ripetitivi E La Valutazione Rapida Del Rischio
6 – La Stima Dell'esposizione E La Valutazione Del Rischio
7 – La Sorveglianza Sanitaria
8 – Gli Aspetti Medico-Legali Invariato
9 – Orientamenti Per La (Ri)Progettazione Del Lavoro E Dei Posti Di Lavoro Con Compiti Ripetitivi Invariato
10 – Criteri Per Il Reinserimento Lavorativo Di Soggetti Portatori Di Patologie Muscolo- Scheletriche Degli Arti Superiori Sulla Base Di Prime Esperienze Applicative Invariato

Le patologie muscoloscheletriche lavoro – correlate degli arti superiori (Upper Limb Work related Muscoloskeletal Disorders nella letteratura internazionale e d'ora in avanti UL – WMSD) sono una famiglia di patologie per lo più includenti forme tendinee (tendiniti, peritendiniti e tenosino viti alla mano, al polso e alla spalla, epicondiliti al gomito) e da intrappolamento nervoso (sindrome del tunnel carpale, sindrome del canale di Guyon). Gli UL – WMSD sono in forte crescita in tutto il mondo industrializzato e rappresentano uno dei principali argomenti di interesse e di intervento nel campo della tutela della salute dei lavoratori

La presenta una lista, derivata dalla letteratura, non esaustiva dei principali determinanti di rischio (lavorativi e non) di tali patologie. Nel presente contesto va sottolineato come siano di specifico interesse i fattori di rischio lavorativo che determinano un sovraccarico biomeccanico degli arti superiori. Questi sono rappresentati, in relazione alla rispettiva durata di esposizione, da: ripetitività  (alta frequenza) dei gesti, uso di forza, posture incongrue dei diversi segmenti degli arti superiori, carenza di adeguati periodi di recupero. A questi principali determinanti di rischio se ne possono aggiungere altri, sempre di natura lavorativa (sia fisico-meccanici che di tipo organizzativo) che usualmente vengono raggruppati nella famiglia dei cosiddetti fattori complementari.

FATTORI CAUSALI EVOCATI
LAVORATIVI
– Movimenti Ripetitivi
– Alta Frequenza E Velocita'
– Uso Di Forza
– Posizioni Incongrue
– Compressioni Di Strutture Anatomiche
– Recupero Insufficiente
– Vibrazioni
– Disergonomie Degli Strumenti
– Uso Di Guanti
– Esposizione A Freddo
– Lavoro A Cottimo
– Parcellizzazione Lavoro
– Inesperienza Lavorativa
EXTRALAVORATIVI
– Sesso
– Eta'
– Traumi E Fratture
– Patologie Croniche
– Stato Ormonale
– Attivita' Tempo Libero
– Struttura Antropometrica
– Condizione Psicologica

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