On line il sito del Piano Nazionale Radon
Le attività del Piano Nazionale Radon, promosso nel 2002 (e parzialmente finanziato) dal Ministero della Salute e coordinato dall'Istituto Superiore di Sanità confermano la direttiva europea sulla radioprotezione che renderà obbligatorio per ogni Paese (incluso l'Italia) dotarsi di un PNR e aggiornarlo periodicamente.
Campagne di misura della concentrazione di radon indoor sono state effettuate a partire da fine anni 80, sia a livello nazionale che regionale, finalizzate a stimare l'esposizione della popolazione al radon.
In ogni Regione, il valore di concentrazione di radon all'interno di singole abitazioni, scuole e luoghi di lavoro varia da pochi Bq/m3 fino a migliaia di Bq/m3.
Anche in presenza di mappe, più o meno dettagliate, della concentrazione di radon misurata in tali campagne (disponibili per diverse Regioni), il modo più affidabile, nonché semplice ed economico, per conoscere la situazione nella propria abitazione è fare una misura con dispositivi e protocolli adeguati
Dati sulle attività svolte in Italia sono raccolti nell'Archivio Nazionale Radon. In una prima fase sono stati raccolti solo dati relativi alle attività svolte dagli enti pubblici preposti.
Complessivamente sono state svolte 94 campagne di misura, di cui 5 nazionali, coinvolgendo un totale di circa 38.000 abitazioni, 8.500 scuole e 12.000 luoghi di lavoro.
Complessivamente sono state svolte azioni di risanamento in oltre 300 edifici (di cui circa 160 scuole, circa 80 abitazioni e circa 60 luoghi di lavoro).
Il rischio attribuibile al radon in Italia è stato valutato dall'ISS sulla base dei più recenti studi epidemiologici, dei dati di concentrazione di radon rappresentativi dell'esposizione della popolazione italiana nelle abitazioni, e della mortalità per tumore polmonare: 3.300 casi ogni anno (la stima oscilla da un minimo di 1.100 a un massimo di 5.900 in relazione alle incertezze delle stime di rischio).
Il sito è strutturato in 10 sezioni principali strutturate con una sintesi iniziale dei contenuti, un testo ed eventuali documenti allegati. Vi sono inoltre altre due sezioni accessorie: una sezione Sommario che fornisce un panorama sintetico di ogni sezione del sito, ed una sezione Link che contiene link alle pagine sul radon di siti web di organizzazioni internazionali, enti pubblici nazionali e regionali, ed enti di altri Paesi.
Il sito verrà aggiornato in relazione alle nuove attività in ambito nazionale e internazionale, che cresceranno notevolmente a seguito dei numerosi obblighi previsti in materia dalla nuova direttiva.
E' possibile inviare commenti e suggerimenti all'indirizzo di email: radon@iss.it.