Poletti, riformare la formazione è necessario

Poletti – riformare la formazione con competenze nazionale

formazioneBisogna riformare il sistema degli ammortizzatori sociali e quello della formazione. Lo ha sostenuto il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti.

Per quanto riguarda “i mestieri per lungo tempo in Italia sono stati ampliamente sottovalutati – ha spiegato Poletti – come qualcosa di datato e destinato a morire, senza renderci conto dell'importanza della capacità  del fare. Essere buoni artigiani, artisti, significa avere una gran testa e una grande passione”.

Quindi Poletti lancia la proposta di un “disegno condiviso a livello nazionale” in grado di favorire politiche attive in materia di formazione.

Una formazione gestita esclusivamente nella dimensione regionale – ha detto Poletti – non funziona e non ci aiuta neppure nell'usare al meglio le risorse“.

L'altra riforma sarà  rivolta a cambiare l'attuale sistema degli ammortizzatori sociali, “delle tutele, delle politiche sociali, avendo sempre l'idea che la comunità  deve occuparsi dei propri cittadini, mentre la mano pubblica deve aiutare e favorire i cittadini a costruire le condizioni di base ed eventualmente gestire i livelli minimi a cui è necessario dare risposta”.

Secondo il ministro Poletti “nessun italiano deve stare a casa ad aspettare.

Tutti devono avere tutte le mattine – sottolinea Poletti – una ragione per uscire di casa e fare qualcosa, sia questo studiare, lavorare, formarsi o aiutare qualcuno”.

Conclude il ragionamento il ministro del Lavoro: “dobbiamo passare da una storia fatta essenzialmente di trasferimenti monetari, cioè ti do un po' di soldi perché tu stia a casa ad aspettare, a una in cui mi impegno ad aiutarti se tu esci di casa”.

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