Rischio sovraccarico biomeccanico caseario

Rischio sovraccarico biomeccanico caseario

Le patologie muscolo scheletriche rappresentano oggi uno dei problemi più rilevanti nel campo delle malattie occupazionali.

Valutazione del rischio da sovraccarico biomeccanico degli arti superiori nei processi di caseificazione industrialeSi intendono”  con questo termini i disturbi”  muscolo”­scheletrici di natura cronica che l'interessano i nervi, i tendini, i muscoli, le articolazioni, che insorgono in”  risposta” ”  a”  cause”  multifattoriali”  e”  cumulative.

I fattori d'insorgenza più importanti sono fortemente correlati all'organizzazione del lavoro e includono lo sforzo muscolare, le posture incongrue, i movimenti ripetitivi”  e”  i tempi”  di recupero”  insufficienti (Colombini et al., 2002; Armstrong et al., 1996).

Le affezioni”  da sovraccarico biomeccanico”  che interessano”  l'arto”  superiore,”  inclusa”  la spalla, sono identificate internazionalmente con l'acronimo UL-WMSDs, Upper Limb .Work related Musculo Skeletal Disorders, e risultano in continuo aumento in tutti le tipologie di lavoro, fenomeno”  che si riscontra”  in”  tutti i paesi”  industrializzati”  (Armaioli et”  al.,”  1996;”  Baldasseroni et al., 1997; Webster et al., 1994).

L'industria alimentare”  rappresenta”  uno”  dei”  settori in”  cui”  il”  problema”  è”  di”  notevole importanza (Ghersi et al. 1996, Douillet e Aptel, 2000) anche in considerazione del fatto che, nonostante il crescente livello di automazione,”  permangono numerose attività  manuali che richiedono frequenti stazionamenti”  prolungati ” in”  posizione”  eretta, sforzi di”  trazione e”  di prensione, azioni ripetitive i cui ritmi sono spesso”  determinati dai macchinari delle linee di lavoro. Sotto questàaspetto”  il settore dell'industria casearia ovina merita di essere accuratamente analizzato e valutato, considerata anche la concomitanza di altri fattori critici di rischio”  lavorativo quali la movimentazione”  di carichi”  pesanti e”  lo stesso ambiente di lavoro caratterizzato da un'elevata umidità  ambientale,”  dall'alternanza di alte e basse temperature nelle diverse aree lavorative, dalla presenza di pavimenti costantemente bagnati (Murgia”  et al., 2003; Marras et al., 2005).

La misura accurata dell'esposizione ai fattori predisponenti allo sviluppo di patologie muscolo scheletriche durante l'attività  lavorativa è di importanza rilevante sia per l'identificazione degli elementi critici che per la messa a punto di programmi nella prevenzione e nella riduzione del rischio.

Le tecniche sviluppate per valutare il rischio”  ergonomico”  si basano su approcci metodologici differenti”  che”  comportano”  un”  diverso”  livello”  di”  precisione”  della”  stima.”  I principali fattori occupazionali considerati sono: i movimenti ripetitivi ad alta frequenza.

La forza esercitata, le posture incongrue, il recupero insufficiente, la compressione di strutture anatomiche, le vibrazioni,”  l'uso”  di strumenti non ergonomici. In linea”  generale le misure dell'esposizione al rischio si possono ottenere sulla base di:giudizi soggettivi espressi”  dai lavoratori stessi”  (attraverso”  questionari o scale psicofisiche), di osservazioni sistematiche effettuate eia un esperto (col supporto di checklist e dei filmati video), di misure strumentali dirette”  ( Van der”  Beek”  and”  Fri.ngs-Dresen, 1998;”  Capodaglio et”  al.,”  2001).” 

Le tecniche osservazionali sono quelle più frequentemente utilizzate per la valutazione del carico biomeccanico”  lavorativo e del rischio”  ergonomico conseguente e la letteratura scientifica riporta numerosi metodi”  messi”  a punto”  per”  la valutazione”  del rischio”  a carico”  degli”  arti superiori. Non esiste”  un unico metodo”  di riferimento,”  ma l'adozione”  di una”  determinata tecnica deve essere modulata in funzione ” degli obiettivi dell'indagine delle caratteristiche del lavoro, degli individui che useranno il metodo, delle risorse disponibili per la raccolta e l'analisi dei dati ( Takala et al., 2010 ).

Alcune metodiche di più semplice utilizzo”  per una rapida”  ricognizione”  del problema ergonomico hanno trovato diffusa”  applicazione”  in vari ambiti lavorativi.”  Tra i principali metodi di valutazione del rischio da movimenti ripetuti degli arti superiori citiamo: RULA – Rapid Upper-Limb”  Assessment:”  STR.I\IN INDEX: CTD”  RISK INDEX; OSHA”  CHECK LIST: ACGIH-HAL”  -American Conf.”  Govenun. Industria!Hygienist”  hand activity”  leve!; OCRA-Occupational Repetitive Actions.

metodi per la valutazione del rischio biomeccanico degli arti superiori.

a cura di L. Murgia, T. Marras, M. Bullitta e M. Angius (Servizio SPRESAL, ASL Sassari), T. Gallu e A. Pazzona (Dipartimento Ingegneria del Territorio, Università  degli Studi, Sassari), intervento alla giornata di studio “Salute e sicurezza sul lavoro nel comparto zootecnico e caseario”

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