Rapporto MALPROF

Giunto alla sesta edizione, il Rapporto MALPROF 2009-2010 è il principale risultato, in termini di trasferimento delle conoscenze del Sistema di Sorveglianza Nazionale sulle Malattie Professionali, costituito dall'Inail – Settore Ricerca, Certificazione e Verifica – ai sensi del “Patto per la tutela e la prevenzione nei luoghi di lavoro” (recepito dal DPCM 17 dicembre 2007).

Il Sistema di Sorveglianza costituisce uno degli strumenti operativi che concorrono alla costruzione del Sistema Informativo Nazionale Integrato per la Prevenzione degli Infortuni (SINP).

La sua finalità  principale è lo studio dell'insorgere delle patologie lavoro-correlate in relazione a specifiche attività  professionali e condizioni di lavoro, in modo da individuarne le più idonee misure di prevenzione. Il Sistema si basa su uno schema 'omogeneo' di rilevazione e rappresenta un modello per la standardizzazione delle informazioni acquisite con lo scopo di fornire dati statisticamente comparabili e confrontabili su tutto il territorio nazionale.

Tra le molte cose di cui si occupa l'Istituto Nazionale per l'Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro (INAIL), assegniamo grande rilevanza strategica alle politiche sanitarie considerandole come una delle due architravi sui cui poggiano le strategie della prevenzione.

Il sistema di sorveglianza MALPROF deve essere considerato come uno strumento di grande importanza, non solo dal punto di vista della armonizzazione dei dati, ma anche della “statisticazione” della rilevanza del nesso causale che collega la malattia professionale all'attività  lavorativa svolta.
Sono convinto che il sistema debba far parte di un discorso più ampio: un discorso che da una parte deve riguardare il ruolo della prospettiva della medicina dell'INAIL, e che dall'altra abbia a che vedere con il modo in cui l'Istituto è chiamato ad interpretare il rapporto con i sistemi sanitari regionali nello sviluppo delle politiche di prevenzione.

Nella letteratura l'INAIL si presenta come il polo della salute e sicurezza, definizione che si è rafforzata a seguito del processo di integrazione che ha riguardato l'Istituto Superiore per la Prevenzione e la Sicurezza del Lavoro (ISPESL) e l'Istituto di Previdenza per il Settore Marittimo (IPSEMA), tuttavia, sono convinto che l'INAIL sarà  davvero tale quando la missione prevenzionale avrà  consolidato un vero e proprio primato rispetto alla missione assicurativa storicamente definita.

L'Istituto deve continuare a svolgere con efficacia la funzione assicurativa e risarcitoria e, del resto, un aspetto del lavoro che svolge il sistema MALPROF ha in qualche modo a che vedere con le funzioni assicurative e risarcitorie. Tuttavia occorre spingere affinché la missione prevenzionale che il D.Lgs. 23
febbraio 2000, n. 38 inizia ad assegnare all'Istituto, assuma il primato nella definizione delle politiche e delle strategie dell'Istituto medesimo.

Le malattie professionali devono essere considerate come un fenomeno dal quale ricavare gli elementi per rafforzare la missione prevenzionale.

I dati dicono che le malattie professionali (MP) sono un fenomeno in crescita. Sul Rapporto Annuale INAIL si registra una divaricazione delle linee di tendenza. La linea che descrive gli infortuni sul lavoro sta diminuendo, mentre quella che descrive le malattie professionali sta crescendo. Si tratta di capire il perché stabilendo da dove si parte. Se il fenomeno deriva dal perfezionamento degli strumenti di rilevazione del nesso causale, questo rende ancora più impellente l'approntamento di politiche di contrasto delle malattie professionali di cui l'INAIL deve essere soggetto attivo.

Conoscere meglio e conoscere di più è importante, a patto che (la conoscenza) fornisca gli strumenti ed i percorsi da seguire per realizzare un efficace contrasto del fenomeno delle malattie professionali.

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