La valutazione dei rischi
Adriana Stolfa, La valutazione dei rischi, I WORKING PAPERS DI OLYMPUS n.36/2014.
Il datore di lavoro, nella qualità di soggetto titolare del rapporto di lavoro, è obbligato sin dal 1942, ai sensi dell'art. 2087 c.c., ad “adottare nell'esercizio dell'impresa le misure che, secondo la particolarità del lavoro, l'esperienza e la tecnica, sono necessarie a tutelare l'integrità fisica e la personalità morale dei prestatori di lavoro“. La dottrina ha configurato questàobbligo, anche in virtù della particolare formulazione della norma, in termini di dinamicità e onnicomprensività 1: al datore di lavoro spetta, cioè, il compito di individuare, di volta in volta ed in relazione alle particolari caratteristiche della prestazione lavorativa, tutte le misure di prevenzione e protezione che nel corso del tempo si rendano necessarie al fine di garantire la tutela della salute dei propri lavoratori.
SOMMARIO: 1. Evoluzione ed inquadramento normativo. – 2. La non delegabilità della valutazione dei rischi. – 3. Oggetto della valutazione dei rischi. – 4. Elaborazione del Documento di Valutazione dei rischi. – 5. La valenza “contrattuale” del Documento di Valutazione dei Rischi. – 6. Il DUVRI. – 7. L'autocertificazione e le procedure standardizzate.
Parole chiave: lavoro, salute e sicurezza, valutazione dei rischi, DVR, interferenze, DUVRI, procedure standardizzate, autocertificazione
