800 milioni per l’efficienza energetica

efficienza energeticaAl via le nuove misure per promuovere l'efficienza energetica nella pubblica amministrazione centrale, nell'edilizia pubblica e privata, nei processi produttivi, nei sistemi di produzione, trasmissione e distribuzione di energia e nel settore domestico. L'obiettivo è ridurre i consumi di energia al 2020 in linea con quanto fissato dalla Strategia energetica nazionale.

Lo schema del decreto è stato approvato il 4 aprile dal Consiglio dei Ministri, su propsota della Presidenza del Consiglio, del Ministero dello Sviluppo Economico e del Ministero dell'Ambiente.

Consiglio dei Ministri : 800 milioni per l'efficienza energetica

Su proposta della Presidenza del Consiglio, del Ministero dello Sviluppo Economico e del Ministero dell'Ambiente, il CdM ha approvato oggi, in prima lettura, il decreto di recepimento della direttiva europea (2012/27 UE).

Roma, 4 aprile 2014. Lo schema del decreto approvato oggi introduce un set di nuove misure finalizzate a promuovere l'efficienza energetica nella pubblica amministrazione centrale, nell'edilizia pubblica e privata, nei processi produttivi, nei sistemi di produzione, trasmissione e distribuzione di energia e nel settore domestico, per conseguire l'obiettivo di riduzione dei consumi di energia al 2020 già  fissato dalla Strategia energetica nazionale.

“Consumare meno e meglio: un'economia più efficiente sotto il profilo energetico è la chiave di volta per rilanciare la crescita economica e favorire la creazione di nuovi posti di lavoro connessi alla diffusione di soluzioni tecnologiche innovative – ha commentato il ministro dello Sviluppo economico, Federica Guidi.- Il Governo mette a disposizione quasi 800 milioni di euro dal 2014 al 2020 per promuovere l'efficienza energetica. Sono inoltre previste – conclude il Ministro – iniziative che mirano ad accrescere la consapevolezza dei consumi energetici tra le famiglie”.

“a sfida dell'efficienza energetica ” – ha sottolineato il Ministro dell'Ambiente Gianluca Galletti – può rappresentare un volano per la ripartenza del Paese, perché innescherà  lavoro e quindi sviluppo sia nel pubblico che nel privato nell'ambito della Green Economy. Otterremo così, in prospettiva, un rilevante risparmio sia ambientale, in termini di minori emissioni di gas serra e polveri sottili, che economico grazie al minore consumo di energia. – Se pensiamo che il consumo degli edifici pubblici è pari al 18% di quello generale dello Stato, si comprende come acquisisca assoluto rilievo già  il solo obiettivo di 'ambientalizzazione' del nostro patrimonio pubblico immobiliare”.

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