Qualità  dell’ambiente urbano

XIII Rapporto. Focus su Mobilità  pedonale in città 

Qualità  dell'ambiente urbano – ISPRA

XIII Rapporto. Focus su Mobilità  pedonale in città  Il Focus promuove la consapevolezza che il muoversi a piedi in città  è la modalità  più naturale e sostenibile che si possa praticare per migliorare la qualità  della vita in ambiente urbano. Non si tratta più di avere soltanto un trasporto pubblico locale ecologico e intermodale con la ciclabilità , ma di costruire la città  sostenibile del futuro, sul modello di alcune città  europee, dotata di una rete di percorsi fruibili a piedi per la mobilità  quotidiana dei cittadini e per la promozione di un nuovo turismo lento ed esperienziale. Il Focus ci restituisce un'idea di città  che, agevolando la mobilità  lenta, è a misura di bambini e di anziani, contribuisce al benessere psico-fisico di tutti i cittadini, fa riscoprire il valore del prendersi cura di strade e piazze e quindi anche del verde urbano, contribuendo al benessere di tutti.

Nato nel 2004, il Rapporto “Qualità  dell'ambiente urbano” è stato da sempre un prodotto di una consolidata e sinergica collaborazione di ISPRA con le ARPA/APPA. L'istituzione del Sistema nazionale a rete per la protezione dell'ambiente (SNPA) ha dato ancor più vigore all'impegno congiunto e nella sua XIII Edizione il Rapporto costituisce la più organizzata e organica raccolta di dati ambientali a livello comunale pubblicata in Italia. L'informazione ambientale è uno strumento di conoscenza fondamentale per i cittadini, i decisori politici e tutti i portatori di interesse, sia per superare la logica emergenziale, sia per favorire una cultura della prevenzione che aiuti ad accrescere la consapevolezza dell'urgenza ormai improcrastinabile di una razionale, efficace ed efficiente politica ambientale. La grande attenzione che a livello mondiale viene data oggi alle aree urbane conferma la lungimiranza della scelta di 14 anni fa di introdurre il Rapporto “Qualità  dell'ambiente urbano” tra le attività  istituzionali dell'ISPRA: l'interazione con l'ambiente si svolge prevalentemente negli spazi sempre più antropizzati del nostro territorio, ed è quindi da questi che occorre partire per orientare lo sviluppo alla sostenibilità . Le aree urbane, infatti, per la densità  della popolazione e delle attività  produttive, si configurano quali ambiti del territorio in cui si producono i massimi livelli di inquinamento e pressione. Allo stesso tempo, la dimensione urbana è determinante per sperimentare nei grandi insediamenti umani sia la sostenibilità  dei modelli di sviluppo alla scala mondiale, sia le politiche rilevanti per le sorti planetarie e per la qualità  della vita dei cittadini. Punto di forza del Rapporto – che ha reso possibile presentare i dati per i 116 capoluoghi di provincia italiani e per 3 città  densamente abitate ma non capoluogo di provincia (Cesena, Guidonia Montecelio, Giugliano in Campania) per un totale di 119 città , più una lettura per tutte le Città  metropolitane – è l'esperienza maturata negli anni che ha consentito di sviluppare e consolidare insieme con le ARPA/APPA conoscenze ed esperienze, di comprendere il bisogno di allargare gli orizzonti di analisi, di sollecitare le istituzioni tecniche territoriali a lavorare in sinergia per costruire un modello comune di analisi e valutazione integrate. Il Rapporto sulla qualità  dell'ambiente urbano rappresenta a oggi quindi l'analisi più ricca a livello nazionale in termini di numerosità  di Comuni considerati. Hanno contribuito a questo risultato le collaborazioni con il Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, con le Regioni, le Province e i Comuni; con l'ANCI, con cui è stato siglato un protocollo d'intesa sulle attività  relative alle aree urbane già  nel 2006; con l'ISTAT, l'ACI, l'Arma dei Carabinieri (Comando Unità  per la Tutela Forestale, Ambientale e Agroalimentare) e i Corpi Forestali delle Regioni a statuto speciale e delle Province autonome che hanno consentito l'approfondimento di temi quali la mobilità  urbana, gli incendi in boschi e foreste urbane, il verde pubblico e le infrastrutture verdi fornendo direttamente i dati necessari per le analisi. Tutti i dati sulla qualità  dell'ambiente nelle nostre città  sono già  da anni in modalità  “open” sul sito dell'ISPRA, ed è già  stato intrapreso l'adeguamento di questi dati ai formati Linked Open Data (LOD) con l'obiettivo di erogare un servizio utile ai cittadini, agli esperti di settore, agli amministratori pubblici, alla comunità  scientifica nazionale e internazionale.
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