Monitoraggio nazionale dei pesticidi nelle acque

Indicazioni per la scelta delle sostanze ISPRA 2017

Monitoraggio nazionale dei pesticidi nelle acque

E-learningIl rapporto è stato realizzato dall'ex-Settore Sostanze Pericolose dell'ISPRA ed è stato presentato e condiviso con il Gruppo dei Referenti “Fitofarmaci” del Sistema Nazionale per la Protezione dell'Ambiente (SNPA)

Nell'ambito del monitoraggio nazionale dei pesticidi nelle acque, l'ISPRA svolge una funzione di coordinamento e indirizzo tecnico-scientifico nei confronti di Regioni e Agenzie regionali per la protezione dell'ambiente. Il presente documento amplia e aggiorna le informazioni utili per la scelta delle sostanze da considerare nella programmazione del monitoraggio, già  fornite in precedenti documenti di indirizzo predisposti dall'Istituto. Tali informazioni riguardano le sostanze rilevanti individuate dalla normativa comunitaria e nazionale, i dati di vendita, la pericolosità  , i dati di monitoraggio e le indicazioni ottenute con l'utilizzo di indici di previsione dell'esposizione. Nel documento è inoltre trattato il tema dei prodotti di degradazione, tuttora poco considerati nei programmi di monitoraggio e viene affrontato in via preliminare il tema della priorità  per i sedimenti. Viene presentata infine la problematica delle miscele, per i possibili effetti cumulativi, di cui si dovrebbe tener conto nella programmazione del monitoraggio.

L'Ispra realizza il rapporto nazionale pesticidi nelle acque con l'obiettivo di individuare eventuali effetti negativi non previsti nella fase di autorizzazione delle sostanze e non adeguatamente controllati nella fase di utilizzo, di fornire informazioni sulla qualità  delle risorse idriche rispetto alla contaminazione da pesticidi e di seguirne l'evoluzione.
Il rapporto si inquadra nell'ambito della regolamentazione dei pesticidi. Il Piano di Azione Nazionale (PAN), previsto dalla direttiva 2009/128/CE [Dir. 2009/128/CE] sull'utilizzo sostenibile dei pesticidi, e adottato con il decreto 22 gennaio 2014 [D.M. 35/2014], definisce i compiti e le scadenze per la realizzazione del monitoraggio. L'ISPRA svolge un compito di indirizzo tecnico-scientifico per la scelta delle sostanze da ricercare, i metodi di campionamento, l'analisi, il controllo di qualità . Le Regioni trasmettono i risultati del monitoraggio all'ISPRA, che li elabora e valuta. L'Istituto, inoltre, predispone gli indicatori stabiliti dal PAN stesso per la verifica dell'efficacia delle misure di tutela dell'ambiente acquatico. Il rapporto, inoltre, tiene conto della normativa per la tutela delle acque, che con la direttiva quadro acque (DQA) [Dir. 2000/60/CE] e le direttive figlie, stabilisce i criteri per lo sviluppo delle reti e per l'esecuzione del monitoraggio e fissa limiti di qualità  ambientale delle sostanze.
I pesticidi, dal punto di vista normativo, si distinguono in prodotti fitosanitari [Reg. CE 1107/2009], utilizzati in agricoltura, e biocidi [Reg. UE 528/2012], impiegati in vari campi di attività  (disinfettanti, preservanti, pesticidi per uso non agricolo, ecc.). Spesso i due tipi di prodotti utilizzano gli stessi principi attivi. Essendo concepiti per combattere organismi considerati nocivi, possono essere pericolosi per gli organismi viventi in generale. In funzione delle caratteristiche molecolari, delle condizioni di utilizzo e di quelle del territorio, infatti, possono migrare e lasciare residui nell'ambiente e nei prodotti agricoli, con un rischio per l'uomo e per gli ecosistemi.

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