Da gennaio 2017 alcuni televisori saranno illegali
Dal primo gennaio cambiano le regole e alcuni modelli diventeranno obsoleti: ecco i trucchi per scegliere un nuovo apparecchio che sia economico ma anche innovativo
Da gennaio 2017 alcuni televisori saranno illegali
Grosse notizie per il mondo della televisione italiana. Il Governo ha deciso di rendere fuorilegge un particolare tipo di apparecchiature televisive, nell'ambito di un progetto di svecchiamento del sistema e di riorganizzazione delle frequenze. La scadenza per potersi liberare delle giacenze invendute è il primo gennaio 2017, mentre già dal primo luglio di questàanno era stato fatto scattare il divieto di introdurre sul mercato apparecchi non adeguati alle norme.
I televisori resi illegali sono quelli senza tuner DVB-T2 e codec HEVC. Non è un numero enorme di apparecchi, e ormai quasi tutti i commercianti hanno smesso di produrli, ma si tratta comunque di un numero significativo di elettrodomestici che giacciono invenduti nei grandi magazzini della distribuzione. Sono già considerati obsoleti da molti, e questàultima legge del governo italiano provvede a metterci definitivamente una pietra sopra.
Infatti, negli ultimi mesi, su sollecitazione di una parte della grande distribuzione con in casa ancora grandi quantità di TV non adeguati alle richieste di legge, il Ministero dello Sviluppo Economico, con una mossa “all'italiana”, ha dato un'interpretazione estensiva che riapre i giochi per i vecchi apparecchi: è possibile ancora vendere i TV non HEVC e non DVB-T2 a patto che in bundle venga offerto anche un decoder esterno con le caratteristiche richieste dalla legge. In pratica il TV da solo non sarebbe in grado di ricevere eventuali nuove trasmissioni, ma con il decoder sì. Questo ovviamente salva la possibilità di vendere i vecchi TV anche nel 2017 e comunque apre un ulteriore fronte sulla difficoltà da parte delle autorità competenti di ottenere l'osservanza della legge da parte dei negozianti meno corretti: i vecchi TV restano a scaffale e sta alle autorità dimostrare eventualmente che vengano venduti senza il decoder aggiuntivo.
In realtà la legge è finalizzata a forzare uno svecchiamento del parco installato tale da rendere plausibile nei prossimi anni un passaggio al nuovo standard televisivo DVB-T2 HEVC senza causare un ricambio massivo di TV in un tempo troppo breve. I tempi però si sono un po' più ristretti perché la prevista cessione della banda 700 MHz ai servizi di telecomunicazioni mobili sta spingendo il Governo italiano a pensare a uno switch off delle attuali trasmissioni già nel 2022, a solo 5 anni dall'entrata in vigore dell'obbligo.
Fino ad allora, i TV “fuorilegge” sono assolutamente perfettamente funzionanti. Il rischio futuro, se ci sarà effettivamente lo swtich off, è che questi TV richiedano, per continuare a funzionare, l'affiancamento di un decoder esterno, con la conseguente scomodità di avere due telecomandi e di dover selezionare l'ingresso giusto. Ma comunque non sarà necessario rottamare a tutti i costi un TV ancora ben funzionante.