Enti di formazione a rischio di revoca dell’accreditamento della Regione Siciliana.
Esodi incentivati e prepensionamenti, la Regione prova a ridurre il personale impiegato dagli enti di formazione. Lo ha comunicato l'assessore Nelli Scilabra in un incontro convocato lunedì a tarda sera per discutere del futuro dei dipendenti degli enti espulsi dal sistema pubblico e allargatosi a tutte le emergenze scoppiate negli ultimi mesi. La Scilabra – hanno riferito Cgil, Cisl e Uil – ha illustrato un piano che punta a impiegare parte dei 45 milioni stanziati all'interno del Piano giovani. Con questa somma il governo proverà innanzitutto a ridurre il personale in vista di una riforma più ampia – annunciata da Crocetta la settimana scorsa – che prevederà una formazione senza enti gestori dei corsi ma affidata a un'agenzia regionale .
La Scilabra annuncia inoltre verifiche a tappeto insieme alle fiamme gialle: “Non soltanto lo Ial Sicilia, i controlli saranno fatti su tutti gli enti â” dice l'assessore â” a giorni incontrerò il comandante regionale della Guarda di finanza”.
Intanto è muro contro muro tra l'assessorato e i sindacati sull'ipotesi di trasferire gli 850 dipendenti dello Ial al Ciapi di Priolo, trasformando però i contratti da tempo indeterminato a determinato. I sindacati accusano il governo Crocetta di voler “precarizzare” il comparto introducendo contratti 'flessibili' che non offrono garanzie per i lavoratori.
Quando il Governo della Regione Siciliana chiede come vengano utilizzati i soldi pubblici si pretende una risposta chiara e netta – ha detto l'assessore regionale Nelli Scilabra – Lo Ial Sicilia non ha saputo spiegare come abbia utilizzato ben 22 milioni di euro.
Chi non paga i lavoratori e non spiega come utilizza i soldi pubblici, evidentemente non puo' avere alcun rapporto con l'amministrazione regionale. Probabilmente qualcuno non ha ancora compreso che è cambiato il vento, questo provvedimento chiarirà le idee .
Lo Ial , intanto , smentisce le presunte irregolarità , contestate dalla Regione che ha revocato l'accreditamento all'ente di formazione. In una nota, lo Ial, che ha circa 800 dipendenti, fornisce alcuni dati sostenendo di essere in regola e contestando ''la campagna mediatica'' che starebbe subendo. Dopo aver elencato le cifre (20.993.718,61 euro rendicontati con documentazione di spesa quietanzate per 20.993.805,94 per il Prof 2010; 19.887.929,20 documentate per 19.935.207,27' per il Prof 2011), il consiglio direttivo dello Ial sottolinea che ''non esistono altre somme ricevute per il pagamento del personale da parte della Regione per i due Prof'' e che ''l'amministrazione regionale è a perfetta conoscenza dei dati sopra riportati, poiché contenuti in atti già depositati presso i suoi stessi uffici''. E che ''ogni possibile dichiarazione che contrasti con quanto sopra, da qualunque fonte possa essere pervenuta o pervenire in futuro è palesemente priva di ogni fondamento, quindi falsa''.
Per quanto riguarda i rapporti con il personale, l'ente precisa che ''al momento i lavoratori hanno ricevuto gli stipendi fino al mese di marzo 2013 incluso in linea con le erogazioni dell'assessorato per quanto concerne la prima annualità dell'Avviso 20''. ''Due mensilità del 2010 e quelle relative al periodo gennaio-maggio 2012 hanno formato oggetto di accordo sindacale e conciliativo al fine di garantirne l'erogazione entro il 31 dicembre 2013, suddivisa in tre tranche – conclude – Tale accordo è in fase di attuazione ed è pienamente rispettato. Non esistono altre mensilità pregresse da erogare. Le mensilità da aprile ad agosto 2013 saranno erogate quando l'assessorato provvederà alla liquidazione delle somme corrispondenti''.