Nota CISL decreto fare n.69 del 21 giugno 2013

Nota illustrativa CISL

delle modifiche previste dal decreto “fare” n.69 del 21 giugno 2013, a seguito dei lavori delle commissioni parlamentari e del voto di approvazione del testo espresso dalla Camera in data 26 luglio 2013

a cura del

Dipartimento Salute e Sicurezza sul Lavoro

Durato poco più di un mese, il lavoro delle commissioni parlamentari della Camera è terminato il 26 luglio u.s. con l'approvazione del testo del DL n.69 del 21 giugno 2013 (decreto “fare”), significativamente modificato ed ampliato in alcune parti.

Pur considerando che il testo adesso dovrà  andare al voto del Senato, al termine dei lavori ,anche in questo caso, delle relative commissioni, ” si possono già  comunque avanzare alcune valutazioni di merito su quanto votato, in prima lettura, dalla Camera.

Esprimendo un giudizio complessivo, riconducibile però ai soli provvedimenti previsti in tema di salute e sicurezza sul lavoro (e, pertanto, sostanzialmente sugli artt.32 e 35 del decreto legge n.69) si può affermare che a vincere è stata la linea volta al ripristino totale del modello partecipativo, nella forma del tripartitismo, e che la celerità  dell'agire nel prevedere modifiche, a ceduto alla scelta di tempistiche più ampie e coerenti con i diversi cambiamenti procedurali da attuare.

Non adeguandosi alla logica, ampiamente invalsa, del salire sul carro dei vincitori a battaglia finita o, ancor più, del rivendicare meriti personali di risultato, all'interno di processi svolti in modo collegiale, si può di certo registrare che l'azione intrapresa dalle organizzazioni sindacali di Cgil, Cisl e Uil, in modo unitario e mirata alle questioni (avendo sempre corredato le posizioni critiche espresse con note di merito), ha determinato ed inciso in modo consistente sui lavori redazionali praticati sul testo del decreto, risultando, a fronte delle modifiche apportate, per molti aspetti allineato pienamente a quanto sostenuto dai sindacati.

La ritrovata centralità  della Commissione consultiva permanente in ogni processo di decisione, il riconoscimento del ruolo delle Regioni, così come la conferma dell'applicazione di quanto ad oggi previsto dal DLgs 81/2008 s.m. (vedi ad esempio l'utilizzo delle procedure standardizzate per tutte le realtà  lavorative ” inferiori a dieci lavoratori), ” fino al varo definitivo di nuovi strumenti operativi, che dovranno essere sempre approvati in modo tripartito, sono senz'altro i tre ambiti di rilevo che emergono ” in ” modo ” positivo ” dagli ” interventi ” di ” modifica ” attuati ” a ” seguito ” dei ” lavori ” delle commissioni”  parlamentari”  della”  Camera.”  Risultati”  questi”  che”  si”  vanno”  ad”  aggiungere”  a”  due importanti cambiamenti di impostazione che, grazie ai lavori delle commissioni, possono oggi essere positivamente considerati terreno di lavoro: il primo relativo all'eliminazione dell'identificazione in un preposto dell'incaricato in costanza di lavori in appalto, nei casi alternativi alla redazione del DUVRI; ” il secondo, in merito a quanto previsto in tema di prestazioni lavorative di breve durata che, ridimensionando in modo più che positivo, quanto introdotto inizialmente dal decreto legge, punta a svolgere interventi di semplificazione sul mero piano della documentazione inerente i temi dell'informazione, formazione e sorveglianza sanitaria e non più sul merito di tali elementi fondamentali per una tutela adeguata dei lavoratori.

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