Ddl semplificazioni nota CGIL, CISL e UIL

La scelta che il Governo ha inteso prendere, e che vedrà  nei prossimi giorni la concretizzazione mediante Decreto legge, di rilevanti interventi, di modifica dell'attuale quadro normativo in materia di salute e sicurezza sul lavoro, trova unitariamente le Organizzazioni sindacali di CGIL, CISL e UIL, assolutamente contrarie nel merito di quanto previsto.

“Riteniamo – affermano i Segretari Confederali di CGIL, CISL e UIL Fabrizio Solari, Fulvio Giacomassi, Paolo Carcassi – sia inopportuno che tra le priorità  del Governo, come azioni del “fare“, ci siano interventi di alleggerimento degli adempimenti in materia di prevenzione, a partire da temi quali gli appalti, la valutazione del rischio nelle piccole imprese, il lavoro edile, che in questi anni -e ancora in questi ultimi giorni – fanno registrare il più alto numero di infortuni gravi e mortali”.

Inoltre, avviare un così delicato processo di cambiamento senza alcun confronto con chi rappresenta i lavoratori, appare senz'altro un atto contrario alla linea perseguita dal legislatore, attraverso gli stessi dispositivi normativi oggi oggetto di modifica.

“A tale riguardo – concludono i tre dirigenti sindacali – chiediamo al Governo che ci siano concrete occasioni per un'analisi congiunta delle tematiche in oggetto al fine di individuare percorsi sostenibili di intervento”.

Il nostro giudizio sull'iniziativa di semplificazione messa in campo dal governo è assolutamente positivo: il sistema ne ha assolutamente bisogno. Attenzione però ai diritti dei più deboli perché le anticipazioni di nuovi interventi sulla normativa per la sicurezza sul lavoro e sulla disciplina degli appalti rischiano di scaricare sull'ultimo anello della catena eventuali comportamenti fraudolenti. Tutto ciò va assolutamente evitato . E' quanto afferma il Segretario Confederale della CGIL, Fabrizio Solari, in merito alle anticipazioni sulle prossime iniziative del governo in tema di semplificazioni.

La difficoltà  crescente nel nostro paese – prosegue il dirigente sindacale – certamente risente di un eccesso di burocrazia e di regole contorte e obsolete ma l'operazione di pulizia, di semplificazione, non può nascondere la soppressione di norme di salvaguardia dei diritti dei lavoratori.

Anche perché l'altro motivo che impedisce a questo paese di crescere è l'opinione comune che sia più conveniente tagliare i costi anziché investire in ricerca e innovazione. Su questi punti quindi bisogna essere particolarmente vigorosi, vigileremo perché questa operazione non ricada negativamente sui più deboli , conclude Solari.

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