Certificazioni accreditate per i sistemi di gestione

L’efficacia delle certificazioni accreditate per i sistemi di gestione per la salute e la sicurezza sul lavoro. INAIL 2024, Norme tecniche, regolamenti, sostegno e rilevazione
dei risultati: dall’attualità alle prospettive.

Il volume presenta i risultati del confronto effettuato da Inail in collaborazione con Accredia degli indici infortunistici delle aziende con una certificazione accreditata del proprio sistema di gestione Uni En Iso 45001:23 rispetto alle omologhe a livello nazionale e una serie di approfondimenti sui temi correlati.

La prevenzione è certamente il filone di intervento principale sul quale continuare a investire per ridurre frequenza e gravità degli infortuni e delle malattie professionali.

L’operato governativo e istituzionale complessivo, in particolare quello dell’Inail, è votato a questa strategia di azione verso la quale si intende ulteriormente rafforzare l’impegno, sia attraverso la diffusione della cultura della sicurezza, sia attraverso il sostegno economico alle aziende.

Per conseguire tale obiettivo risulta indispensabile attivare azioni conoscitive e di monitoraggio volte a definire l’efficacia delle iniziative messe in atto e degli investimenti posti in essere.

Per questo, l’analisi oggetto di questo lavoro, frutto della intensa collaborazione tra l’Istituto e Accredia per confrontare i dati infortunistici delle aziende con Sistemi di Gestione della Salute e Sicurezza sul Lavoro (SGSL) certificati con quelli delle altre aziende, non appare solo opportuna ma utile e necessaria.

Peraltro, è di assoluto rilievo il fatto che essa si ripeta periodicamente in modo che si possano monitorare i risultati di tale confronto al mutare delle condizioni al contorno, come ad esempio la revisione delle norme tecniche di riferimento, dei regolamenti di certificazione ed accreditamento, dei sistemi produttivi nonché della platea delle aziende certificate.

Questo studio, che replica il precedente pubblicato nel 2018, rinnova l’evidenza di una significativa riduzione della frequenza e della gravità degli infortuni nelle aziende con SGSL certificato.

Ciò spinge a rinnovare l’impegno che l’Istituto continua a mettere in campo per sostenere la redazione delle norme gestionali, creare strumenti applicativi e linee di indirizzo di settore, collaborare nella predisposizione delle regole di accreditamento e certificazione, sostenere economicamente le aziende che decidono di dotarsi di questi strumenti di gestione aziendale della salute e sicurezza sul lavoro.

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SICUREZZA INFORMATICA – DDL Cbersicurezza

Il governo italiano si è impegnato in un deciso rafforzamento dell’impianto di cyber sicurezza nazionale, sulla base di un nuovo disegno di legge sul tema ora in studio alle commissioni riunite Affari Costituzionali e Giustizia della Camera. SICUREZZA INFORMATICA – DDL Cbersicurezza

Noto come DDL Cybersicurezza, il nuovo disegno di legge mira a contrastare, tra le altre disposizioni, i sempre più frequenti e invasivi attacchi del fenomeno del cybercrime as Service, in costante aumento negli ultimi anni.

La cybersecurity è la prassi di proteggere i sistemi, le reti e i programmi dagli attacchi digitali.

Introduzione

Nell’attuale contesto geopolitico e tecnologico, la cybersicurezza si conferma come elemento chiave per la preservazione dell’integrità nazionale e la sicurezza dei dati.

Il recente disegno di legge recante disposizioni in materia di rafforzamento della cybersicurezza nazionale e di reati informatici (c.d. Ddl Cybersicurezza) emerge quale risposta strategica indispensabile alle sfide in continua evoluzione del cyberspazio, mirando primariamente a consolidare la resilienza nazionale contro l’escalation di attacchi informatici sempre più sofisticati.

La nuova legislazione – che si trova ora all’esame delle Commissioni Riunite Affari Costituzionali e Giustizia della Camera e di cui è stata calendarizzata a maggio la discussione nell’aula parlamentare – si colloca nell’ambito di un processo di evoluzione normativa incentrato sulla cybersicurezza, con l’aspirazione di adeguare il corpus giuridico italiano alle necessità imposte dalle minacce digitali emergenti, sia nel settore penale sia in quello della sicurezza informatica.

Il Disegno di Legge propugna un ventaglio di innovazioni finalizzate a intensificare le capacità di prevenzione, individuazione e gestione degli incidenti informatici, sottolineando l’urgenza di un aggiornamento normativo che rifletta le specificità e la transnazionalità delle minacce informatiche.

Tra gli obiettivi principali si distingue l’implementazione di obblighi più rigidi per le Pubbliche Amministrazioni in termini di notifica degli incidenti informatici, nonché l’elaborazione di un regime sanzionatorio più severo in caso di inadempimenti.

L’inasprimento delle pene per i reati informatici

Una delle novità più rilevanti riguarda il raddoppiamento delle pene per l’accesso abusivo ai sistemi informatici, che ora prevedono una reclusione da 2 a 10 anni, a fronte del precedente range da 1 a 5 anni. Per affrontare efficacemente l’escalation del Cybercrime as-a-service, il disegno di legge stabilisce rigide penalità, inclusi fino a due anni di reclusione e multe superiori a 10.000 euro per coloro che distribuiscono o vendono software capaci di compromettere i sistemi informatici.

Tuttavia, sono previste notevoli mitigazioni della pena, con riduzioni che possono raggiungere i due terzi per gli individui che decidono di collaborare attivamente con le forze dell’ordine, fornendo assistenza nella raccolta di prove o nel recupero sia dei guadagni illeciti che degli strumenti impiegati per commettere tali crimini.

Un altro punto fondamentale è l’obbligo imposto alle Pubbliche Amministrazioni di segnalare attacchi informatici all’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale entro 24 ore dall’evento, un meccanismo che si pone l’obiettivo di migliorare la reattività e la resilienza dei sistemi pubblici di fronte alle minacce informatiche.

Comunicazioni medico competente

Comunicazioni medico competente: proroga termine di invio dati allegato 3B. Prorogato al 31 maggio 2024 il termine per l’invio delle informazioni relative ai dati collettivi aggregati e sanitari di rischio dei lavoratori sottoposti a sorveglianza sanitaria nell’anno 2023.

Il Ministero della Salute con circolare prot. n. 0009463 del 27 marzo 2024, ha prorogato fino al 31 maggio 2024 il termine per la trasmissione telematica da parte del medico competente dei dati collettivi aggregati e sanitari di rischio dei lavoratori sottoposti a sorveglianza sanitaria nell’anno 2023, secondo il modello allegato 3B.
In applicazione dell’art. 4, co. 1 del d.m. 9 luglio 2012, come modificato dal d.m. 6 agosto 2013 e dal successivo d.m. 12 luglio 2016, la comunicazione dei dati va effettuata esclusivamente per via telematica, tramite l’utilizzo della piattaforma informatica Inail “Comunicazione medico competente”, disponibile sul portale istituzionale al percorso www.inail.it>Servizi per te>Operatori della sanità>Medico competente.

Comunicazioni medico competente. proroga termine di invio dati allegato 3B. Prorogato al 31 maggio 2024 dati collettivi aggregati.

Che cos’è l’allegato 3B?

E’ un documento che riporta i dati aggregati sanitari e di rischio dei lavoratori sottoposti a sorveglianza sanitaria nell’anno precedente.

C’è l’obbligo di trasmissione?

Si certamente!
A chi va trasmesso e come.

L’allegato 3B deve essere obbligatoriamente trasmesso dal medico competente all’Inail, esclusivamente per via telematica.

Quando va trasmesso?

Entro il 31 marzo di ogni anno successivo a quello di riferimento

Fonte INAIL.it


 

Macchine per cantiere e costruzioni

Macchine per cantiere e costruzioni – L’accertamento per la sicurezza delle macchine per cantiere e costruzione. INAIL 2024.

Partendo dal patrimonio informativo che negli anni l’Istituto ha costituito e dalle competenze maturate nell’espletamento delle attività di accertamento tecnico, il documento raccoglie schede tecniche sulle macchine afferenti al tc 151 macchine per cantiere e costruzione, trattando le più significative non conformità rilevate, al fine di illustrare, rispetto allo stato dell’arte di riferimento, le soluzioni costruttive ritenute accettabili, e promuovere un miglioramento dei livelli di sicurezza nei luoghi di lavoro, come previsto nella mission istituzionale.


Nel corso degli anni si è evidenziato sempre più prepotentemente il valore della diffusione delle informazioni quale strumento imprescindibile per accrescere il livello di sicurezza negli ambienti di lavoro.

Le conclusioni maturate nell’ambito dell’attività di accertamento tecnico costituiscono un importante bagaglio informativo che può rendere più puntuale e tecnicamente valido il contributo offerto nell’espletamento dell’attività di vigilanza del mercato, indirizzando i soggetti preposti alla definizione di segnalazioni di presunta non conformità.

Partendo dalle informazioni ricavate dalla banca dati che Inail ha composto negli anni per gestire l’attività di accertamento tecnico per la vigilanza del mercato, si sono realizzate delle schede tecniche riferite alle macchine per cantiere e costruzione, per realizzare un archivio di pratico e immediato utilizzo tanto per gli organi di vigilanza territoriale quanto per fabbricanti, datori di lavoro/utilizzatori e distributori.

Le schede tecniche collezionate trattano le principali non conformità rilevate sulle macchine per cantiere e costruzione, evidenziando, rispetto allo stato dell’arte di riferimento, le soluzioni costruttive ritenute accettabili. Naturalmente i documenti sono stati resi anonimi, recuperando esclusivamente le informazioni tecnicamente utili, senza alcun riferimento a dati sensibili (riferiti al fabbricante o alla circostanza in cui la macchina segnalata è stata rinvenuta), ma comunque garantendo un’informazione sufficiente per indirizzare eventuali interventi di approfondimento sulle macchine da verificare.

Macchine per cantiere e costruzioni. L’accertamento per la sicurezza delle macchine per cantiere e costruzione. INAIL 2024.
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Amianto lavoratori rischi connessi all’esposizione

Amianto, in Gazzetta UE la Direttiva 2023/2668 sulla protezione dei lavoratori dai rischi connessi all’esposizione. Il testo della Direttiva (UE) 2023/2668, volta a fornire maggiore protezione ai lavoratori esposti all’amianto, modifica considerevolmente le disposizioni della Direttiva 2009/148/CE. Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea serie L del 30/11/2023.

Amianto in greco (Amiantos) significa immacolato, ma anche incorruttibile. il termine asbesto equivale ad amianto, e in greco significa perpetuo, inestinguibile.

L’amianto è un minerale naturale a struttura microcristallina e di aspetto fibroso appartenente alla classe chimica dei silicati e alle serie mineralogiche del serpentino e degli anfiboli. Si ottiene a seguito di un’attività estrattiva, e il suo nome deriva dalla parola Asbesto che tradotto significa “Che non si spegne mai”.

La direttiva 203/2668 del 22/11/23 definisce i nuovi obbiettivi per gli Stati Europei in materia di protezione dei lavoratori nei confronti dei manufatti contenenti amianto.

La Direttiva definisce l’ambito di applicazione: tutte le attività, ivi compresi i lavori di costruzione, ristrutturazione e demolizione, la gestione dei rifiuti, l’attività estrattiva e la lotta antincendio, in cui i lavoratori sono o possono essere esposti alla polvere proveniente dall’amianto o da materiali contenenti amianto durante il lavoro.
Le nuove norme riducono in modo considerevole gli attuali valori limite per l’amianto e prevedono modalità più accurate per misurare i livelli di esposizione basate sulla microscopia elettronica, un metodo più moderno e sensibile.
Prevedono inoltre misure di prevenzione e protezione rafforzate, quali l’ottenimento di autorizzazioni speciali per la rimozione dell’amianto e la verifica dell’eventuale presenza di amianto negli edifici più vecchi prima dell’inizio dei lavori di demolizione o di manutenzione. Questo passo è particolarmente importante alla luce dell’obiettivo dell’UE di promuovere le ristrutturazioni energetiche nell’UE, che potrebbe comportare la ristrutturazione di 35 milioni di edifici entro il 2030.

All’articolo 11, il primo comma recita :

«Prima di intraprendere lavori di demolizione, di manutenzione o di ristrutturazione in locali costruiti prima dell’entrata in vigore del divieto degli Stati membri relativo all’amianto, i datori di lavoro adottano ogni misura necessaria volta a individuare la presenza di materiali a potenziale contenuto di amianto, in particolare chiedendo informazioni ai proprietari dei locali, ad altri datori di lavoro e ottenendole da altre fonti, compresi i registri pertinenti.

Se tali informazioni non sono disponibili, il datore di lavoro garantisce l’esame della presenza di materiali contenenti amianto da parte di un operatore qualificato conformemente alle leggi e alle prassi nazionali e ottiene il risultato di tale esame prima dell’inizio dei lavori. Il datore di lavoro mette a disposizione di un altro datore di lavoro, su richiesta ed esclusivamente al fine di ottemperare all’obbligo di cui al presente comma, tutte le informazioni ottenute nell’ambito di tale esame.»

DIRETTIVA (UE) 2023/2668 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 22 novembre 2023 che modifica la direttiva 2009/148/CE sulla protezione dei lavoratori contro i rischi connessi con un’esposizione all’amianto durante il lavoro
Download DIRETTIVA (UE) 2023/2668

Situazioni sui cantieri Sbagliato – giusto

Situazioni sui cantieri Sbagliato – giusto. Memorandum, PDF. SUVA 2024

Descrizione

Se si guarda la statistica degli infortuni, si nota che la scarsa consapevolezza in tema di sicurezza sui cantieri è sempre all’ordine del giorno.

«Piccoli dettagli» come un casco mancate, un fissaggio inadeguato del ponteggio, un’apertura nel pavimento non coperta possono spesso avere gravi conseguenze.

Le figure maggiormente colpite sono gli apprendisti, i giovani lavoratori, gli ausiliari e il personale temporaneo.

Voi lo sapete meglio di chiunque altro: il cantiere non è solo un luogo caratterizzato da numerosi pericoli, ma è altamente frequentato anche da persone con conoscenze linguistiche inadeguate. Pertanto vi mettiamo a disposizione un opuscolo senza descrizioni. Infatti, è noto che un’immagine vale più di mille parole.

L’opuscolo:

  • contiene più di cento illustrazioni
  • mostra le situazioni che causano infortuni più frequentemente
  • contrappone i comportamenti giusti a quelli sbagliati con immagini

Distribuite la pubblicazione al vostro personale. Se date maggiore importanza a determinati aspetti, abbinate la consegna dell’opuscolo illustrato a una breve istruzione. E fate capire al vostro team che il cantiere può diventare più sicuro solo se tutti si impegnano per migliorare la sicurezza.

Situazioni sui cantieri Sbagliato - giusto. Memorandum, PDF. SUVA 2024
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Spesso si parla di sicurezza nei cantieri, facendo riferimento alla necessità di garantire elevati livelli di prevenzione e protezione in un ambiente di lavoro caratterizzato da un’alta incidenza infortunistica, spesso con eventi anche gravi o mortali.

Il cantiere è un luogo di lavoro caratterizzato sempre da una evoluzione nel tempo delle caratteristiche dell’ambiente e delle lavorazioni svolte.

A questo contesto, che determina una maggiore difficoltà nel definire e mantenere le corrette procedure di lavoro in sicurezza, si aggiunge che spesso le attività svolte sono caratterizzate da rilevanti rischi di infortunio (si pensi ai lavori in quota, scavi, sollevamento e movimentazione di carichi).

Garantire la sicurezza nei cantieri è pertanto una sfida che coinvolge competenza, professionalità ed esperienza di tutte le figure che operano in tali contesti.

Protezione della pelle

Due documenti SUVA 2024 Protezione della pelle sul posto di lavoro.

Sul lavoro le mani, in particolare, ma anche gli avambracci, il collo e il viso vengono in contatto con sostanze di ogni tipo. Per esempio detergenti, disinfettanti e solventi, malta e prodotti chimici: l’elenco è lungo. Il contatto costante con questi prodotti provoca irritazioni e può scatenare eczemi e allergie. Nei casi più estremi, il personale qualificato deve cambiare professione.

Le lesioni cutanee interessano soprattutto le mani. Poiché sono lo strumento più importante dei vostri collaboratori, meritano di essere adeguatamente protette. Con la nostra lista di controllo potete analizzare il vostro piano di protezione della pelle ed eventualmente ottimizzarlo.

In genere le misure sono facili da attuare e i vantaggi superano di gran lunga i costi. Potete già fare molto informando esaustivamente il personale specializzato e fornendo guanti, detergenti e prodotti curativi rispettosi della pelle.

Vale la pena rispondere alle domande della nostra lista di controllo: così potrete affrontare il tema della protezione della pelle in modo mirato. Darete così una mano al vostro personale!


industria alimentare

Il personale che lavora nell’industria alimentare e nella gastronomia soffre spesso di eczema alle mani. Ciò è dovuto al frequente lavaggio delle mani, ai disinfettanti che seccano la pelle e ai detergenti aggressivi.

Le malattie cutanee possono portare all’incapacità lavorativa, obbligando a cambiare professione. La lista di controllo della Suva aiuta a evitare situazioni simili.

Verificate, per esempio, se i detergenti e disinfettanti possono essere sostituiti con prodotti meno irritanti per la pelle. Fornite inoltre guanti adeguati e saponi rispettosi della pelle.

Fornite alle vostre collaboratrici e ai vostri collaboratori dei guanti protettivi, creme e lozioni nutrienti. Sensibilizzate il vostro personale sui rischi delle malattie cutanee. Se si verificano cambiamenti della pelle, la persona interessata deve essere immediatamente esaminata da un medico.

Scaricate la lista di controllo «La protezione della pelle nell’industria alimentare e nei servizi di ristorazione collettiva e catering» e verificate la situazione nella vostra azienda per individuare le possibilità di miglioramento.

Oltre ai punti da verificare, nella lista di controllo trovate anche i principi della protezione della pelle durante la lavorazione degli alimenti oltre a un modello per un piano per la protezione della pelle nei servizi di ristorazione.


sicurezza sul lavoro ristorazione. Il personale che lavora nell’industria alimentare e nella gastronomia soffre spesso di eczema alle mani. Ciò è dovuto al frequente lavaggio delle mani, ai disinfettanti che seccano la pelle e ai detergenti aggressivi. SUVA 2024
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Protezione della pelle sul posto di lavoro
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